Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Geo-Graphies. Rituali identitari e fragili ecosistemi
In mostra artiste internazionali, con opere su tematiche di grande attualità sociale, ambientale e di diversità culturale. Un dialogo a più voci che dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente all’America, arriva a Lecce, con una molteplicità di interventi che abbracciano le arti visive e la performance
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura la mostra d’arte contemporanea femminile “ GEO-GRAPHIES: Rituali identitari e fragili ecosistemi” a cura di Dores Sacquegna, organizzata da Primo Piano LivinGallery Progetti & Servizi per l’Arte Contemporanea, per la Giornata Mondiale della Donna. L’esposizione, allestita presso la chiesa Rinascimentale di San Sebastiano, luogo - che dal 1634 ha accolto nei suoi ambienti donne provenienti da varie geografie, e sede della Fondazione Palmieri - oggi si confronta con le “geo-grafie” del nostro tempo, evocando la sua storia tra echi e richiami, tra rinvenimenti e ascolti.
L'evento è dedicato a Luciana Palmieri e a tutte le donne visionarie e audaci del mondo. In mostra artiste internazionali, con opere su tematiche di grande attualità sociale, ambientale e di diversità culturale. Un dialogo a più voci che dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente all’America, arriva a Lecce, con una molteplicità di interventi che abbracciano le arti visive e la performance “Travesia” dell’artista Sandra Miranda Pattin, una azione che ha attraversato vari luoghi e che riflette le dinamiche delle migrazioni. A rappresentanza dell’evento e in anteprima nazionale a Lecce, due madrine di eccezione del XXI secolo: Louise Bourgeois e LeoNilde Carabba.
Di Louise Bourgeois - in anteprima nazionale e in collaborazione con lo Studio Bourgeois di New York - due importanti opere audiovisive che riguardano la prima grande retrospettiva al MoMA di New York che consacra l’artista in campo internazionale, ma è anche la prima personale che il museo abbia mai dedicato a una donna. In mostra: “Partial Recall” del 1982 ( prodotto da © The Easton Foundation, NY, 1983), e “The Spider, The Mistress, and The Tangerine” (prodotto © Art Kaleidoscope Foundation, NY, 2008), dei registi Marion Cajori e Amei Wallach, girato nell'arco di 15 anni, seguendo l’artista, con un accesso senza confronti: un viaggio drammaticamente umano dentro la vita, le memorie, le emozioni, il genio dell’artista franco-americana, icona dell’arte moderna e contemporanea.
LeoNilde Carabba, è una grande artista italiana della Black Light Art, co-fondatrice della “Libreria delle Donne” e attivista nel “Movimento delle donne”. Sostenuta da grandi artisti - come Fontana, Chin, Crippa, Baj, Turcato, Tancredi, Fautrier, Manzoni, Christo e Jeanne Claude, Accardi - la Carabba ha esposto in varie parti del mondo ed è presente in collezioni pubbliche di prestigio tra cui: Museo Sperimentale di Verucchio; Pinacoteca di Civitanova Marche; Pinacoteca di Bari; Italian-American Museum a San Francisco in USA; The Rosicrucian Egyptian Museum a San Josè in USA; Museo di Città Bolivar in Venezuela; Primo Museo d’Arte Moderna a Asyla in Marocco; Museo de Arte Contemporaneo di Ibiza in Spagna; Museo Civico di Taverna; MUSPAC-Museo d’Arte Sperimentale dell’Aquila.
L’evento si snoda in due sessioni di ricerca di cui: Rituali identitari e Fragili Ecosistemi. Nel primo, le opere evocative e fluorescenti di LeoNilde Carabba, il potere ancestrale della Fenice con Sandra Miranda Pattin; l’installazione sulle donne vittime della violenza di razza con Christine Palamidessi; le figure archetipe e infantili con Maria Luisa Imperiali; l’identità nell’era della tecnologia con Eva Clone in realtà aumentata di Pey-Chwen Lin; le donne di San Sebastiano con Beatrice Hansson. Fragili identità con Zhiwei Pan e teatri immaginari e corpi antropomorfi con Agnieszka Laskus, e Bikkel. Solidarietà femminile con Aristi Hadjisavva, e solidarietà all’Amazzonia con Sal Sidner. Simboli, scrittura e archetipi, con Kohlene Hendrickson, Laetitia Ambroselli e Margot Reding-Schroeder.
In “Fragili ecosistemi”, l’attenzione degli artisti è incentrata su tematiche specificatamente ambientali, come la riduzione dei ghiacci artici con Brigitt Müeller Hunziker, o le conseguenze del surriscaldamento globale e l’inquinamento con Christel Sobke. Paesaggio-corpo e unità-frammento con Valérie Novello; animali estinti con Catherine Bercusson; rapporto tra essere umano e spazio urbano con Tomomi Sato.
Completano la mostra sei artiste con opere di video arte che esplorano il folklore della Turchia con risvolti identitari con İrem Çoban, la dicotomia tra vita e morte, con allusioni all'antropocene con la video performance di Sall Lam Toro, la memoria dell’acqua e i giochi della psiche con Tanja Ravlic, il cortometraggio sul peccato immaginario con Sihui Shao, i fenomeni naturali, assemblati ad estratti del 1902 sullo studio della natura umana di William James con Kacie Lees e i diversi ecosistemi nelle dimensioni umane della migrazione e della forza delle donne con Sama Alshaibi, ex rifugiata politica irachena con all’attivo diverse mostre e collezioni museali incluso il MoMa di New York. I video in mostra, della serie “Silsila” sono stati girati in 15 Paesi musulmani del Medio Oriente, Nord Africa e isole delle Maldive nel sud-est asiatico.
L'evento è dedicato a Luciana Palmieri e a tutte le donne visionarie e audaci del mondo. In mostra artiste internazionali, con opere su tematiche di grande attualità sociale, ambientale e di diversità culturale. Un dialogo a più voci che dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente all’America, arriva a Lecce, con una molteplicità di interventi che abbracciano le arti visive e la performance “Travesia” dell’artista Sandra Miranda Pattin, una azione che ha attraversato vari luoghi e che riflette le dinamiche delle migrazioni. A rappresentanza dell’evento e in anteprima nazionale a Lecce, due madrine di eccezione del XXI secolo: Louise Bourgeois e LeoNilde Carabba.
Di Louise Bourgeois - in anteprima nazionale e in collaborazione con lo Studio Bourgeois di New York - due importanti opere audiovisive che riguardano la prima grande retrospettiva al MoMA di New York che consacra l’artista in campo internazionale, ma è anche la prima personale che il museo abbia mai dedicato a una donna. In mostra: “Partial Recall” del 1982 ( prodotto da © The Easton Foundation, NY, 1983), e “The Spider, The Mistress, and The Tangerine” (prodotto © Art Kaleidoscope Foundation, NY, 2008), dei registi Marion Cajori e Amei Wallach, girato nell'arco di 15 anni, seguendo l’artista, con un accesso senza confronti: un viaggio drammaticamente umano dentro la vita, le memorie, le emozioni, il genio dell’artista franco-americana, icona dell’arte moderna e contemporanea.
LeoNilde Carabba, è una grande artista italiana della Black Light Art, co-fondatrice della “Libreria delle Donne” e attivista nel “Movimento delle donne”. Sostenuta da grandi artisti - come Fontana, Chin, Crippa, Baj, Turcato, Tancredi, Fautrier, Manzoni, Christo e Jeanne Claude, Accardi - la Carabba ha esposto in varie parti del mondo ed è presente in collezioni pubbliche di prestigio tra cui: Museo Sperimentale di Verucchio; Pinacoteca di Civitanova Marche; Pinacoteca di Bari; Italian-American Museum a San Francisco in USA; The Rosicrucian Egyptian Museum a San Josè in USA; Museo di Città Bolivar in Venezuela; Primo Museo d’Arte Moderna a Asyla in Marocco; Museo de Arte Contemporaneo di Ibiza in Spagna; Museo Civico di Taverna; MUSPAC-Museo d’Arte Sperimentale dell’Aquila.
L’evento si snoda in due sessioni di ricerca di cui: Rituali identitari e Fragili Ecosistemi. Nel primo, le opere evocative e fluorescenti di LeoNilde Carabba, il potere ancestrale della Fenice con Sandra Miranda Pattin; l’installazione sulle donne vittime della violenza di razza con Christine Palamidessi; le figure archetipe e infantili con Maria Luisa Imperiali; l’identità nell’era della tecnologia con Eva Clone in realtà aumentata di Pey-Chwen Lin; le donne di San Sebastiano con Beatrice Hansson. Fragili identità con Zhiwei Pan e teatri immaginari e corpi antropomorfi con Agnieszka Laskus, e Bikkel. Solidarietà femminile con Aristi Hadjisavva, e solidarietà all’Amazzonia con Sal Sidner. Simboli, scrittura e archetipi, con Kohlene Hendrickson, Laetitia Ambroselli e Margot Reding-Schroeder.
In “Fragili ecosistemi”, l’attenzione degli artisti è incentrata su tematiche specificatamente ambientali, come la riduzione dei ghiacci artici con Brigitt Müeller Hunziker, o le conseguenze del surriscaldamento globale e l’inquinamento con Christel Sobke. Paesaggio-corpo e unità-frammento con Valérie Novello; animali estinti con Catherine Bercusson; rapporto tra essere umano e spazio urbano con Tomomi Sato.
Completano la mostra sei artiste con opere di video arte che esplorano il folklore della Turchia con risvolti identitari con İrem Çoban, la dicotomia tra vita e morte, con allusioni all'antropocene con la video performance di Sall Lam Toro, la memoria dell’acqua e i giochi della psiche con Tanja Ravlic, il cortometraggio sul peccato immaginario con Sihui Shao, i fenomeni naturali, assemblati ad estratti del 1902 sullo studio della natura umana di William James con Kacie Lees e i diversi ecosistemi nelle dimensioni umane della migrazione e della forza delle donne con Sama Alshaibi, ex rifugiata politica irachena con all’attivo diverse mostre e collezioni museali incluso il MoMa di New York. I video in mostra, della serie “Silsila” sono stati girati in 15 Paesi musulmani del Medio Oriente, Nord Africa e isole delle Maldive nel sud-est asiatico.
25
maggio 2020
Geo-Graphies. Rituali identitari e fragili ecosistemi
Dal 25 maggio al 07 giugno 2020
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PALMIERI – CHIESA DI SAN SEBASTIANO
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Lecce, Vico Dei Sotterranei, 26, (Lecce)
Orario di apertura
Lunedì-Venerdì: 10:30h - 12:30h| 17:00h - 20:30h Sabato-Domenica: 17:00h - 20:30h
Vernissage
25 Maggio 2020, riapertura post lockdown
Sito web
Editore
Primo Piano Edizioni
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini