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Geografie dell’uomo islamico
La mostra è di natura geografico-antropologica e propone un approccio al mondo islamico al di là delle bandiere e dei pregiudizi. L’occhio dello studioso è diverso da quello di un giornalista o di un turista, e perciò vengono esposte fotografie scattate da Piero Dagradi durante i suoi lunghi e numerosi viaggi di studio in Medio Oriente, soprattutto in Turchia e in Iran.
Comunicato stampa
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Geografie dell’uomo islamico
a cura di Sergio Dagradi
con materiali di Piero Dagradi
La mostra è di natura geografico-antropologica e propone un approccio al mondo islamico al di là delle bandiere e dei pregiudizi.
L’occhio dello studioso è diverso da quello di un giornalista o di un turista, e perciò vengono esposte fotografie scattate da Piero Dagradi durante i suoi lunghi e numerosi viaggi di studio in Medio Oriente, soprattutto in Turchia e in Iran.
Si mira a mostrare aspetti di vita ordinaria, tipi di organizzazione del lavoro e dell’economia, configurazioni di paesaggio che ne derivano.
A complemento delle immagini un arazzo supporta dei brevi testi esplicativi sotto forma di F.A.Q. e relative risposte, tratte dagli scritti di Piero Dagradi.
L’opening sarà caratterizzato da un momento performativo articolato in due parti.
La prima proporrà alcuni versetti del Corano cantati da Rosanna D’Agostino sulla base di una partitura per pianoforte composta appositamente da Marialuisa Balza: il titolo del brano è “Luce”. La seconda sarà incentrata sui 99 appellativi con cui Dio è nominato nel Corano (“I 99 nomi di Dio”), con un recitativo interpretato da Rosanna D’Agostino e Sergio Dagradi.
Nell’occasione, l’area interessata dalla performance sarà ricoperta da un tappeto di carta riproducente la scenografica foce del Nilo, occupata da una moltitudine di saline colorate tali da richiamare l’idea di tavolozza.
La forza unificatrice dell’Islam – fede religiosa ma anche sistema di vita pubblica e privata – ha cementato in un solo grande corpo genti fra le più diverse, disseminate dal Marocco all’Indonesia. Se è vero che il nucleo del dominio islamico è l’area propriamente araba, non si può non sottolineare l’importanza fondamentale della Turchia, fino al primo ’900 cuore dell’Impero Ottomano che inglobava tutti i paesi di questo Islam centrale, al quale si integra anche l’Iran per il suo apporto culturale originario.
Si viene ad avere così un territorio delineato secondo un taglio storico e – appunto – culturale, diverso dalla tradizionale partizione per aree strettamente geografiche.
PROFILI
Sergio Dagradi, artista, ha tenuto, fra le altre, una personale presso la Loggetta Lombardesca (M.A.R.) di Ravenna, ha partecipato a varie edizioni di Arte Fiera, Artissima, Miart, Futurshow, ha curato per neon>fdv la mostra-evento “Sister Morphine” sui Rolling Stones e il loro mondo, che gli ha fruttato la partecipazione al film “Verse l’Olimpe” di Philippe Puicouyoul, prodotto dal Centre Pompidou.
Piero Dagradi (scomparso nel 2006) era ordinario di Geografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Ha compiuto ricerche in diversi campi della geografia umana, anche su paesi extra-europei, con particolare interesse per i problemi demografici, le strutture agrarie e gli insediamenti rurali, le attività industriali, lo sviluppo urbano. Era socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Bologna, Classe di Scienze Morali.
Rosanna D’Agostino, cantante-attrice, fra le altre cose è stata performer nello spettacolo teatrale “Iena di San Giorgio” su testi di Tonino Guerra e Arnaldo Picchi (regia di M. Cossati, Bologna, 2007), cantante nello spettacolo “Follie del varietà” (regia di D. Dianelli e G. Ferma, Cattolica, 2008), curatrice della videoinstallazione “Y” per il ventennale dell’associazione Giardini Pensili (Roma, 2005).
Marialuisa Balza, compositrice, pianista e organista, ha ricevuto svariati riconoscimenti. È autrice di musica per organo, pianoforte, flauto, violino e di musica corale, ha composto brani di musica sacra anche su commissione. È docente di armonia, contrappunto, fuga e composizione presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma.
a cura di Sergio Dagradi
con materiali di Piero Dagradi
La mostra è di natura geografico-antropologica e propone un approccio al mondo islamico al di là delle bandiere e dei pregiudizi.
L’occhio dello studioso è diverso da quello di un giornalista o di un turista, e perciò vengono esposte fotografie scattate da Piero Dagradi durante i suoi lunghi e numerosi viaggi di studio in Medio Oriente, soprattutto in Turchia e in Iran.
Si mira a mostrare aspetti di vita ordinaria, tipi di organizzazione del lavoro e dell’economia, configurazioni di paesaggio che ne derivano.
A complemento delle immagini un arazzo supporta dei brevi testi esplicativi sotto forma di F.A.Q. e relative risposte, tratte dagli scritti di Piero Dagradi.
L’opening sarà caratterizzato da un momento performativo articolato in due parti.
La prima proporrà alcuni versetti del Corano cantati da Rosanna D’Agostino sulla base di una partitura per pianoforte composta appositamente da Marialuisa Balza: il titolo del brano è “Luce”. La seconda sarà incentrata sui 99 appellativi con cui Dio è nominato nel Corano (“I 99 nomi di Dio”), con un recitativo interpretato da Rosanna D’Agostino e Sergio Dagradi.
Nell’occasione, l’area interessata dalla performance sarà ricoperta da un tappeto di carta riproducente la scenografica foce del Nilo, occupata da una moltitudine di saline colorate tali da richiamare l’idea di tavolozza.
La forza unificatrice dell’Islam – fede religiosa ma anche sistema di vita pubblica e privata – ha cementato in un solo grande corpo genti fra le più diverse, disseminate dal Marocco all’Indonesia. Se è vero che il nucleo del dominio islamico è l’area propriamente araba, non si può non sottolineare l’importanza fondamentale della Turchia, fino al primo ’900 cuore dell’Impero Ottomano che inglobava tutti i paesi di questo Islam centrale, al quale si integra anche l’Iran per il suo apporto culturale originario.
Si viene ad avere così un territorio delineato secondo un taglio storico e – appunto – culturale, diverso dalla tradizionale partizione per aree strettamente geografiche.
PROFILI
Sergio Dagradi, artista, ha tenuto, fra le altre, una personale presso la Loggetta Lombardesca (M.A.R.) di Ravenna, ha partecipato a varie edizioni di Arte Fiera, Artissima, Miart, Futurshow, ha curato per neon>fdv la mostra-evento “Sister Morphine” sui Rolling Stones e il loro mondo, che gli ha fruttato la partecipazione al film “Verse l’Olimpe” di Philippe Puicouyoul, prodotto dal Centre Pompidou.
Piero Dagradi (scomparso nel 2006) era ordinario di Geografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Ha compiuto ricerche in diversi campi della geografia umana, anche su paesi extra-europei, con particolare interesse per i problemi demografici, le strutture agrarie e gli insediamenti rurali, le attività industriali, lo sviluppo urbano. Era socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Bologna, Classe di Scienze Morali.
Rosanna D’Agostino, cantante-attrice, fra le altre cose è stata performer nello spettacolo teatrale “Iena di San Giorgio” su testi di Tonino Guerra e Arnaldo Picchi (regia di M. Cossati, Bologna, 2007), cantante nello spettacolo “Follie del varietà” (regia di D. Dianelli e G. Ferma, Cattolica, 2008), curatrice della videoinstallazione “Y” per il ventennale dell’associazione Giardini Pensili (Roma, 2005).
Marialuisa Balza, compositrice, pianista e organista, ha ricevuto svariati riconoscimenti. È autrice di musica per organo, pianoforte, flauto, violino e di musica corale, ha composto brani di musica sacra anche su commissione. È docente di armonia, contrappunto, fuga e composizione presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma.
07
novembre 2009
Geografie dell’uomo islamico
Dal 07 al 14 novembre 2009
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
NEON>CAMPOBASE
Bologna, Via Francesco Zanardi, 2/5, (Bologna)
Bologna, Via Francesco Zanardi, 2/5, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 11-13 e 15-19
Vernissage
7 Novembre 2009, ore 19.00
Autore
Curatore