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Georgeanne Kalweit
L’artista presenta i suoi lavori in tecnica mista: piccolo universo tra il pop e la psichedelia in cui rimandi pubblici e privati caricano le opere di una forte valenza psicoanalitica e simbolica
Comunicato stampa
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Artista di origine americana, nel 1986 raggiunge per la prima volta l’Italia spinta da un forte desiderio di poter vedere dal vivo i capolavori dell’arte italiana da lei studiati all’università di Minneapolis, dove dopo qualche anno si laurea in Pittura, Incisione e Storia dell’arte.
Nel 1990 si trasferisce definitivamente nel nostro Paese, dove inizia a dedicarsi alla pittura, partendo da opere di genere figurativo e passando poi a quelle di tecnica mista, oggetto della presente mostra personale, in cui sperimenta i più diversi materiali di recupero. L’influenza di certa arte popolare centroamericana, unita ad una carica ironica e giocosa, determinano un piccolo universo, tra il pop e la psichedelia, in cui si ritrovano ricordi e rimandi pubblici e privati che caricano le opere di una forte valenza psicoanalitica e simbolica. Non possiamo trascurare, inoltre, alcune opere a sfondo politico, nate negli anni in cui il potere vedeva schierate in prima fila l’Italia e gli USA simpatizzanti grazie a due figure in primo piano quali Bush e Berlusconi; l’artista, coinvolta in prima persona nella storia di questi due Stati ha così dato sfogo alle sue personali sensazioni attraverso opere che sintetizzano i suoi pensieri. Si deve sottolineare, infine, come dice la stessa artista, che molti dettagli presenti nei suoi quadri, non sono decodificabili a tutti i costi, ma sono immagini e colori da cui farsi semplicemente abbagliare.
Nel 1990 si trasferisce definitivamente nel nostro Paese, dove inizia a dedicarsi alla pittura, partendo da opere di genere figurativo e passando poi a quelle di tecnica mista, oggetto della presente mostra personale, in cui sperimenta i più diversi materiali di recupero. L’influenza di certa arte popolare centroamericana, unita ad una carica ironica e giocosa, determinano un piccolo universo, tra il pop e la psichedelia, in cui si ritrovano ricordi e rimandi pubblici e privati che caricano le opere di una forte valenza psicoanalitica e simbolica. Non possiamo trascurare, inoltre, alcune opere a sfondo politico, nate negli anni in cui il potere vedeva schierate in prima fila l’Italia e gli USA simpatizzanti grazie a due figure in primo piano quali Bush e Berlusconi; l’artista, coinvolta in prima persona nella storia di questi due Stati ha così dato sfogo alle sue personali sensazioni attraverso opere che sintetizzano i suoi pensieri. Si deve sottolineare, infine, come dice la stessa artista, che molti dettagli presenti nei suoi quadri, non sono decodificabili a tutti i costi, ma sono immagini e colori da cui farsi semplicemente abbagliare.
06
aprile 2008
Georgeanne Kalweit
Dal 06 al 20 aprile 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA PIETRO CERETTI
Verbania, Via Vittorio Veneto, 138, (Verbano-cusio-ossola)
Verbania, Via Vittorio Veneto, 138, (Verbano-cusio-ossola)
Orario di apertura
Lun / Ven 17 - 19,30, Sab/Dom 10-12,30 e 17-19,30
Vernissage
6 Aprile 2008, ore 17
Autore
Curatore