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Gerald Bruneau – Andy Warhol’s dust
Il sottile filo di scambio di esperienze creative e di vita che unisce il fotografo “ritrattista” Gerald Bruneau e il padre della Pop Art per la prima volta viene raccontato in una mostra fotografica “Andy Warhol’s dust” (La polvere di Andy Warhol) a cura di Agnieszka Zakrzewicz.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giacomo Guidi è lieto di presentare Andy Warhol's dust, mostra fotografica a cura di Agnieszka Zakrzewicz.
Il sottile filo di scambio di esperienze creative e di vita che unisce il fotografo “ritrattista" Gerald Bruneau e il padre della Pop Art per la prima volta viene raccontato in una mostra fotografica "Andy Warhol's dust" (La polvere di Andy Warhol) a cura di Agnieszka Zakrzewicz, nella galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea a Roma, dal 10 Giugno al 30 Agosto 2015.
Nella Hallway della galleria saranno esposte otto fotografie scattate nel periodo tra 1978 e 1988. Gerald per due anni (1978-80) ha fatto “l’operaio” della Factory di Andy Warhol, e da questo periodo provengono due scatti del “maestro” mentre dipinge da solo. Nel 1982 Bruneau tornò da Warhol per fotografarlo. I suoi ritratti hanno la magia del realismo pittorico dei dagherrotipi degli anni Quaranta del 1800, che ritraevano gli uomini in un atteggiamento di sicurezza e dignità che derivava loro dal raggiunto status sociale: Andrew Warhola (il suo nome originale) seduto sulla sedia, serio e solenne. Un’inquadratura che ne mostra la figura intera in una sequenza psichedelica. Un ritratto quadruplo a mezzo primo piano, virato in blu, che richiama il “Self Portrait“ del 1963. Un campo totale dove in una grande stanza buia la faccia chiara e il parrucchino grigio del soggetto fotografato diventano un forte contrappunto. In queste tre opere il ritrattista francese è riuscito a catturare l'aura di Andy Warhol per la quale così tanti volevano sempre pagare molto.
Dopo la morte del padre della Pop Art nel 1987, Gerald è tornato a fotografare la sua casa e gli oggetti di sua proprietà venduti poi all'asta da Sotheby's. Questa serie è diventata oggi preziosa perché ci riporta nell'intimità warholiana: la camera da letto di Andy, il salotto della sua casa con i quadri di pittori contemporanei famosi, un cavalluccio di legno che teneva in scantinato; anche uno slide show life col fotoreportage di Bruneau sul Chelsea Hotel e sul nightclub Tunnel di New York degli anni Ottanta. Edoardo Dionea Cicconi ha supervisionato l’editing fotografico e collaborato artisticamente al progetto.
In occasione della mostra Andy Warhol’s Dust è stato realizzato un vinile dalla band The Language come sonorizzazione per le foto inedite dell’artista Gerarld Bruneau.
Il sottile filo di scambio di esperienze creative e di vita che unisce il fotografo “ritrattista" Gerald Bruneau e il padre della Pop Art per la prima volta viene raccontato in una mostra fotografica "Andy Warhol's dust" (La polvere di Andy Warhol) a cura di Agnieszka Zakrzewicz, nella galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea a Roma, dal 10 Giugno al 30 Agosto 2015.
Nella Hallway della galleria saranno esposte otto fotografie scattate nel periodo tra 1978 e 1988. Gerald per due anni (1978-80) ha fatto “l’operaio” della Factory di Andy Warhol, e da questo periodo provengono due scatti del “maestro” mentre dipinge da solo. Nel 1982 Bruneau tornò da Warhol per fotografarlo. I suoi ritratti hanno la magia del realismo pittorico dei dagherrotipi degli anni Quaranta del 1800, che ritraevano gli uomini in un atteggiamento di sicurezza e dignità che derivava loro dal raggiunto status sociale: Andrew Warhola (il suo nome originale) seduto sulla sedia, serio e solenne. Un’inquadratura che ne mostra la figura intera in una sequenza psichedelica. Un ritratto quadruplo a mezzo primo piano, virato in blu, che richiama il “Self Portrait“ del 1963. Un campo totale dove in una grande stanza buia la faccia chiara e il parrucchino grigio del soggetto fotografato diventano un forte contrappunto. In queste tre opere il ritrattista francese è riuscito a catturare l'aura di Andy Warhol per la quale così tanti volevano sempre pagare molto.
Dopo la morte del padre della Pop Art nel 1987, Gerald è tornato a fotografare la sua casa e gli oggetti di sua proprietà venduti poi all'asta da Sotheby's. Questa serie è diventata oggi preziosa perché ci riporta nell'intimità warholiana: la camera da letto di Andy, il salotto della sua casa con i quadri di pittori contemporanei famosi, un cavalluccio di legno che teneva in scantinato; anche uno slide show life col fotoreportage di Bruneau sul Chelsea Hotel e sul nightclub Tunnel di New York degli anni Ottanta. Edoardo Dionea Cicconi ha supervisionato l’editing fotografico e collaborato artisticamente al progetto.
In occasione della mostra Andy Warhol’s Dust è stato realizzato un vinile dalla band The Language come sonorizzazione per le foto inedite dell’artista Gerarld Bruneau.
10
giugno 2015
Gerald Bruneau – Andy Warhol’s dust
Dal 10 giugno al 30 agosto 2015
fotografia
Location
GIACOMO GUIDI
Roma, Largo Cristina Di Svezia, 17, (Roma)
Roma, Largo Cristina Di Svezia, 17, (Roma)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 10.30 - 13.30 | 15.00 - 19.30
Vernissage
10 Giugno 2015, ore 18.30
Autore
Curatore