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Gérard Titus-Carmel
La mostra propone una lettura dell’opera recente di Gérard Titus-Carmel attraverso un centinaio di opere (pitture e disegni), che saranno suddivise tra la mostra Napoli e quella del Castello Aragonese, scelte fra quelle degli ultimi dieci anni, a partire da « Forêts » del 1995 fino alle tele dell’ultima serie di « Jungles » del 2005
Comunicato stampa
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La mostra propone una lettura dell’opera recente di Gérard Titus-Carmel attraverso un centinaio di opere (pitture e disegni), che saranno suddivise tra la mostra Napoli e quella del Castello Aragonese, scelte fra quelle degli ultimi dieci anni, a partire da « Forêts » del 1995 fino alle tele dell’ultima serie di « Jungles » del 2005.
In effetti noi consacreremo questa mostra allo spiegamento dell’opera più recente che ci conduce in modo costruito e poetico ad una nuova definizione del nostro sguardo sul tema classico della pittura detta di « Paesaggio ».
In effetti, da poeta quale è, Titus-Carmel chiama questo lavoro, « paesaggio all’incontrario» ; poiché se il paesaggio qui è presente nell’umidità delsuo spesso fogliame, lo è con il traboccare ed il vigore che prende l’esuberanza del fogliame, che, pur meticolosamente contenuto in una rigorosa costruzione, ci prende come all’incontrario; non è più allo spettacolo della natura, come ad una rappresentazione di questa al di fuori di noi stessi, che siamo invitati, ma ad un’ esperienza interiore, violentemente emotiva, che scrive sotto i nostri occhi le sponde di una specie di paesaggio interiore la cui geografia è quella di un pensiero che si applica ai legami sensibili e visibili del nostro essere al mondo.
La mostra si propone di ricostruire le due facce di questo pensiero attraverso questo intreccio o scambio tra l’ invenzione del paesaggio costituito dalle serie delle Foreste (1995-1996), delle Foglie (2001-2002) e delle Giungle (2004-2005) da una parte, e questa interruzione del corpo provocata dalle serie delle Nielles (1996-1998) da una parte e delle Memento Mori (2000-2001) dall’altra parte, quell’articolazione che le Sables (1998) e le Quartiers d’Hiver (1999) sembrano accentuare; la mostra volendo far risaltare – non è nè un’opposizione nè una disgiunzione dai due versanti dell’opera, ma una cucitura – un modo particolare di costruire al posto stesso della distruzione, un pensiero dell’assenza come presenza acuta, poetica ed estetica al mondo.
La mostra sarà presentata in primavera 2007 a Tunisi al Palazzo Kherredine, a maggio 2007 a Napoli al Grenoble ed al Castello Aragonese d’Ischia.
In effetti noi consacreremo questa mostra allo spiegamento dell’opera più recente che ci conduce in modo costruito e poetico ad una nuova definizione del nostro sguardo sul tema classico della pittura detta di « Paesaggio ».
In effetti, da poeta quale è, Titus-Carmel chiama questo lavoro, « paesaggio all’incontrario» ; poiché se il paesaggio qui è presente nell’umidità delsuo spesso fogliame, lo è con il traboccare ed il vigore che prende l’esuberanza del fogliame, che, pur meticolosamente contenuto in una rigorosa costruzione, ci prende come all’incontrario; non è più allo spettacolo della natura, come ad una rappresentazione di questa al di fuori di noi stessi, che siamo invitati, ma ad un’ esperienza interiore, violentemente emotiva, che scrive sotto i nostri occhi le sponde di una specie di paesaggio interiore la cui geografia è quella di un pensiero che si applica ai legami sensibili e visibili del nostro essere al mondo.
La mostra si propone di ricostruire le due facce di questo pensiero attraverso questo intreccio o scambio tra l’ invenzione del paesaggio costituito dalle serie delle Foreste (1995-1996), delle Foglie (2001-2002) e delle Giungle (2004-2005) da una parte, e questa interruzione del corpo provocata dalle serie delle Nielles (1996-1998) da una parte e delle Memento Mori (2000-2001) dall’altra parte, quell’articolazione che le Sables (1998) e le Quartiers d’Hiver (1999) sembrano accentuare; la mostra volendo far risaltare – non è nè un’opposizione nè una disgiunzione dai due versanti dell’opera, ma una cucitura – un modo particolare di costruire al posto stesso della distruzione, un pensiero dell’assenza come presenza acuta, poetica ed estetica al mondo.
La mostra sarà presentata in primavera 2007 a Tunisi al Palazzo Kherredine, a maggio 2007 a Napoli al Grenoble ed al Castello Aragonese d’Ischia.
17
maggio 2007
Gérard Titus-Carmel
Dal 17 maggio al 30 settembre 2007
arte contemporanea
Location
CASTELLO ARAGONESE
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Ischia, Ponte Aragonese, (Napoli)
Biglietti
euro 10
Vernissage
17 Maggio 2007, ore 19 al Grenoble
sabato 19 maggio, ore 19 al Castello
Ufficio stampa
CRISTINA MARCHI COMUNICAZIONE
Autore
Curatore