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Gerda Enk / Roswitha Vogtmann – Segni ricorrenti e “mixed media”
I timbri dominati sono in bianco, nero, grigio e feltro. La purezza, pur nella forza libera dell’informale e delle intromissioni reciproche fra tecniche diverse, è quella di due autrici nel solco del rigore poetico nord europeo dell’arte, della ricerca formale e della cultura.
Comunicato stampa
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I timbri dominati sono in bianco, nero, grigio e feltro. La purezza, pur nella forza libera dell’informale e delle intromissioni reciproche fra tecniche diverse, è quella di due autrici nel solco del rigore poetico nord europeo dell’arte, della ricerca formale e della cultura.
S’inaugura sabato 25 agosto 2012, alle ore 18.30, in un vernissage che accoglie nelle atmosfere del Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), la doppia personale di Gerda Enk e Roswitha Vogtmann, per un ritorno finale alla vocazione internazionale nelle arti visive, per il centro della Marco Polo, Accademia Libera Natura e Cultura diretto da Ursula Vetter.
Nella mostra, allestita nella sala di via di Borgo 1, dove ancora il cortocircuito di classe riconduce l’antico nei ritmi del contemporaneo, un faccia a faccia con i mixed media di Gerda Enk, conduce nell’azione eternamente mai conclusa della percezione del mondo “da” e “oltre” la fotografia.
Sovrascrizioni, applicazioni successive, interventi, fotografie multiple di uno stesso soggetto, ma anche l’immagine originaria tendenzialmente pura, sperimentano il rapporto ermeneutico interpretativo del punto di vista soggettivo: l’impiego di media forti-fragili, alle prese con i confini sfuggenti dell’infinito.
Una prova di forza e debolezza, allietata dalla poesia dell’immagine, per un’autrice, designer della comunicazione e pittrice, formata al lato creativo della stessa comunicazione. E la realtà si tinge di valenze proprie, di passaggi esistenziali, di forme archetipiche e scrittura insieme individuale e universale.
Segni casuali o intenzionali, riflessioni ponderate e libere espressioni. Gli strumenti condivisi e appresi, orientano gli imprevisti di un viaggio personale, che diviene contributo alla conoscenza. Agganci di senso, apparentemente “senza senso”, nella rincorsa multistrato con le logiche dello spazio attraversato dal tempo.
Simmetrie, armonie, dialoghi materici “altri” nell’apparente scompaginamento dell’informale, nel segno deciso di Roswitha Vogtmann.
Una sorta di ciclo che mai si conclude, ma che anche si rinnova, da un’opera all’altra, simile e mai eguale, in una ricerca animata da un segno ricorrente, narrativamente dinamico, ma anche drammatico, irrisolto fra il grafema che tende alla compiutezza ed il più libero esito energetico dai misteri del rimosso.
Dai colori “presi in prestito” e manifestati dal paesaggio naturale, al bianco e nero secco, a tratti quasi violento e disorientante, negli appunti “grafici” da taccuino, la stessa materia cromatica diviene sperimentale, ora compatta, più spesso però velata e sovrapposta, riconsegnata alle visioni della memoria, da un implicito rimando tra materia e luce.
E le forme si rincorrono, dialogano, urtano tra di loro e tracciano un racconto ermetico, reale nell’invisibile, svelando lo spazio che precede la definizione dei contorni del significato, della memoria, e forse della stessa essenza della vita.
La doppia personale sarà in corso fino al 15 settembre 2012, tutti i giorni negli orari: 10-12.30 e 16-20 (ingresso libero).
Info: +39 333 6405250, +39 329 8826391, accademialibera@tiscali.it, www.association-marcopolo.org.
Elena Capone
S’inaugura sabato 25 agosto 2012, alle ore 18.30, in un vernissage che accoglie nelle atmosfere del Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), la doppia personale di Gerda Enk e Roswitha Vogtmann, per un ritorno finale alla vocazione internazionale nelle arti visive, per il centro della Marco Polo, Accademia Libera Natura e Cultura diretto da Ursula Vetter.
Nella mostra, allestita nella sala di via di Borgo 1, dove ancora il cortocircuito di classe riconduce l’antico nei ritmi del contemporaneo, un faccia a faccia con i mixed media di Gerda Enk, conduce nell’azione eternamente mai conclusa della percezione del mondo “da” e “oltre” la fotografia.
Sovrascrizioni, applicazioni successive, interventi, fotografie multiple di uno stesso soggetto, ma anche l’immagine originaria tendenzialmente pura, sperimentano il rapporto ermeneutico interpretativo del punto di vista soggettivo: l’impiego di media forti-fragili, alle prese con i confini sfuggenti dell’infinito.
Una prova di forza e debolezza, allietata dalla poesia dell’immagine, per un’autrice, designer della comunicazione e pittrice, formata al lato creativo della stessa comunicazione. E la realtà si tinge di valenze proprie, di passaggi esistenziali, di forme archetipiche e scrittura insieme individuale e universale.
Segni casuali o intenzionali, riflessioni ponderate e libere espressioni. Gli strumenti condivisi e appresi, orientano gli imprevisti di un viaggio personale, che diviene contributo alla conoscenza. Agganci di senso, apparentemente “senza senso”, nella rincorsa multistrato con le logiche dello spazio attraversato dal tempo.
Simmetrie, armonie, dialoghi materici “altri” nell’apparente scompaginamento dell’informale, nel segno deciso di Roswitha Vogtmann.
Una sorta di ciclo che mai si conclude, ma che anche si rinnova, da un’opera all’altra, simile e mai eguale, in una ricerca animata da un segno ricorrente, narrativamente dinamico, ma anche drammatico, irrisolto fra il grafema che tende alla compiutezza ed il più libero esito energetico dai misteri del rimosso.
Dai colori “presi in prestito” e manifestati dal paesaggio naturale, al bianco e nero secco, a tratti quasi violento e disorientante, negli appunti “grafici” da taccuino, la stessa materia cromatica diviene sperimentale, ora compatta, più spesso però velata e sovrapposta, riconsegnata alle visioni della memoria, da un implicito rimando tra materia e luce.
E le forme si rincorrono, dialogano, urtano tra di loro e tracciano un racconto ermetico, reale nell’invisibile, svelando lo spazio che precede la definizione dei contorni del significato, della memoria, e forse della stessa essenza della vita.
La doppia personale sarà in corso fino al 15 settembre 2012, tutti i giorni negli orari: 10-12.30 e 16-20 (ingresso libero).
Info: +39 333 6405250, +39 329 8826391, accademialibera@tiscali.it, www.association-marcopolo.org.
Elena Capone
25
agosto 2012
Gerda Enk / Roswitha Vogtmann – Segni ricorrenti e “mixed media”
Dal 25 agosto al 15 settembre 2012
arte moderna e contemporanea
Location
ACCADEMIA LIBERA NATURA E CULTURA
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Orario di apertura
10-12.30 e 16-20
Vernissage
25 Agosto 2012, sabato 25 agosto 2012,ore 18.30
Autore
Curatore