Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Germano Paolini – Complicità romane
La Galleria La Vetrata di Roberto Lombardi presenta questa nuova serie di lavori di Germano Paolini, artista toscano di adozione, ispirata dalle sue più recenti “visitazioni” romane.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ripercorrendo le vie di una città che da alcuni anni è diventata uno dei punti focali del proprio lavoro, Paolini prosegue nel suo percorso di lettura di quei luoghi che, per motivi cercati o fortuiti, voluti o solo “incontrati”, sono diventati materia viva “di una ricerca artistica che accompagna fedelmente un modo di pensare e di descrivere il mondo”.
Questa nuova mostra dedicata a Roma, dopo quella del 2000, presentata allora da Mario Lunetta e Nicoletta Cardano, costituisce una nuova fase di quel cammino che, dopo le “città inventate” del primo periodo, approdava alle visioni praghesi, a quelle dei viaggi a Cottbus o Malta, fino ad una Verona riecheggiante di ricordi paterni, in alternanza a quelle di un paesaggio toscano così lontano dalle sue origini lombarde, ma fortemente amato e assimilato fino a diventare esso stesso strumento e stimolo per la ricerca di più sintetici linguaggi espressivi.
Come scrive nel catalogo Dino Carlesi, “I suoi “ luoghi” hanno il sapore delle poesie – lunghe o brevi – secondo le vibrazioni che le accendono e il quotidiano che le penetra: si può diventarne passanti di quei luoghi, offrire loro una dimensione umana e segreta. Le sue città invitano alla complicità, ti adescano in un sogno ovattato di strade case tetti, eliminando le distanze tra centri e periferie.”
E ancora, parlando di questi ultimi lavori,“Ora Paolini ritorna alla sua Roma. [...] La fatica dell’artista è quella di restituircela vera e contemporaneamente diversa secondo un gusto visionario che è un modo di lettura tutto paoliniano: uno spettacolo trasferito su un palco invisibile dove ogni elemento fa da quinta all’altro, con case strade tetti volutamente avvolti nel ricordo di una “scuola romana” (da Mafai a Scipione) che la distrusse per amarla maggiormente. [...] La città vista come spazio colmo di una eredità che ci va soverchiando: pensarla nella luce piena vorrebbe dire coglierla solo in superficie. Paolini l’avvolge generalmente entro ombre che ci svelano assai più segreti.
Dalle tele non traspare il caos che la chiude nel suo ritmo frenetico, pare che ogni evento si sia placato, ogni elemento storico sopito, ogni quartiere spento. E’ un territorio saturo di muri e di tensioni. La città pare voglia raccontare la sua cultura e anche i suoi disagi. [...] Ma Paolini guarda la città col gli occhi del suo stile, con la sua maniera particolare di ragionare e di descrivere, unendo la città nella sua entità di materia e di idealità, di volumi e di pensieri.”
Questa nuova mostra dedicata a Roma, dopo quella del 2000, presentata allora da Mario Lunetta e Nicoletta Cardano, costituisce una nuova fase di quel cammino che, dopo le “città inventate” del primo periodo, approdava alle visioni praghesi, a quelle dei viaggi a Cottbus o Malta, fino ad una Verona riecheggiante di ricordi paterni, in alternanza a quelle di un paesaggio toscano così lontano dalle sue origini lombarde, ma fortemente amato e assimilato fino a diventare esso stesso strumento e stimolo per la ricerca di più sintetici linguaggi espressivi.
Come scrive nel catalogo Dino Carlesi, “I suoi “ luoghi” hanno il sapore delle poesie – lunghe o brevi – secondo le vibrazioni che le accendono e il quotidiano che le penetra: si può diventarne passanti di quei luoghi, offrire loro una dimensione umana e segreta. Le sue città invitano alla complicità, ti adescano in un sogno ovattato di strade case tetti, eliminando le distanze tra centri e periferie.”
E ancora, parlando di questi ultimi lavori,“Ora Paolini ritorna alla sua Roma. [...] La fatica dell’artista è quella di restituircela vera e contemporaneamente diversa secondo un gusto visionario che è un modo di lettura tutto paoliniano: uno spettacolo trasferito su un palco invisibile dove ogni elemento fa da quinta all’altro, con case strade tetti volutamente avvolti nel ricordo di una “scuola romana” (da Mafai a Scipione) che la distrusse per amarla maggiormente. [...] La città vista come spazio colmo di una eredità che ci va soverchiando: pensarla nella luce piena vorrebbe dire coglierla solo in superficie. Paolini l’avvolge generalmente entro ombre che ci svelano assai più segreti.
Dalle tele non traspare il caos che la chiude nel suo ritmo frenetico, pare che ogni evento si sia placato, ogni elemento storico sopito, ogni quartiere spento. E’ un territorio saturo di muri e di tensioni. La città pare voglia raccontare la sua cultura e anche i suoi disagi. [...] Ma Paolini guarda la città col gli occhi del suo stile, con la sua maniera particolare di ragionare e di descrivere, unendo la città nella sua entità di materia e di idealità, di volumi e di pensieri.”
26
novembre 2004
Germano Paolini – Complicità romane
Dal 26 novembre al 12 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA VETRATA
Roma, Via Di Gesù E Maria, 23, (Roma)
Roma, Via Di Gesù E Maria, 23, (Roma)
Orario di apertura
11.00 / 13.00 - 16.00 / 19.30
chiuso lunedì e festivi
domenica 28 novembre aperto dalle 10.30 alle 13.00
Vernissage
26 Novembre 2004, ore 18,30