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Getulio Alviani – Anthropometry
La Fondazione Getulio Alviani promuove la mostra Anthropometry e una performance per celebrare Getulio Alviani, artista poliedrico, ideatore plastico e apostolo del movimento dell’arte cinetica e della Op-Art. In concomitanza con la 58esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel segno di Getulio Alviani, il progetto Anthropometry muove arte, moda e suono in una performace
Ad un anno dalla scomparsa di Getulio Alviani, artista poliedrico tra i più grandi protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento, che amava definirsi ideatore plastico, la Fondazione a lui intitolata, ha ideato una mostra e una performance per celebrarlo nel contesto della 58esima esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia. L’evento, dal titolo Anthropometry, avrà luogo a Palazzo Barbaro sul Canal Grande e coniuga insieme arte, moda, gioiello, musica, performance teatrale, coinvolgendo personalità di grande spessore culturale. Getulio Alviani è da annoverarsi fra i maggiori protagonisti dell’arte cinetica e della Op-Art.
Diora Fraglica Alviani, presidente della Fondazione Getulio Alviani, così spiega il progetto: "Per il titolo del progetto ci siamo ispirati a Yves Klein e alla sua Anthropometries. Nasce così un evento interdisciplinare che mette al centro il movimento a cui Alviani ha contribuito con numerose opere, dando vita con il corpo alla moda optical. L’antropometria per Alviani si trasforma, per il movimento di chi li indossa, in un organismo produttore di immagini in continuo divenire".
L’evento sarà imperniato su una performance e una mostra di realizzazioni di Getulio Alviani, abbracciate dalle opere di amici della coppia e colleghi del maestro, quali Yaacov Agam, Josef Albers, Hans Arp, Max Bill, Alexander Calder, Enrico Castellani, Tony Costa, Lucio Fontana, Yves Klein, Enzo Mari, Almir Mavignier, François Morellet, Man Ray e Paolo Scheggi per un richiamo visivo agli anni ’60.
L’evento inizierà l’8 maggio, alle ore 17.00, con una prolusione tenuta da Vittorio Sgarbi, che illustrerà le reciproche influenze fra arte, moda, design, suono in un fluire continuo di un pensiero.
Seguirà l’interpretazione dell’attrice teatrale Lígia Cortez, diretta da Bob Wilson in “Garrincha” nel 2017. L’interprete brasiliana, che ha già consolidate e acclamate esperienze come art performer, indosserà gli abiti e i gioielli ideati da Getulio Alviani per mostrare la portabilità di un‘opera d’arte e il suo cangiante mutare con il movimento.
Infine, si esibirà Olen Cesari, compositore eclettico e virtuoso del violino tra i più celebri al mondo, che interpreterà col suo violino smaterializzato “Anthropometry”.
L’evento Anthropometry è ideato e realizzato dalla Fondazione Getulio Alviani, in collaborazione con Carolina Piccolomini Lantieri ed Elizabeth Royer-Grimblat.
L’accesso all’evento artistico del giorno 8 è riservato ad inviti, mentre la mostra, che si terrà a palazzo Barbaro dal 9 al 30 maggio 2019, dalle 10 alle 18, è aperta al pubblico su appuntamento.
Ad un anno dalla scomparsa di Getulio Alviani, artista poliedrico tra i più grandi protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento, che amava definirsi ideatore plastico, la Fondazione a lui intitolata, ha ideato una mostra e una performance per celebrarlo nel contesto della 58esima esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia. L’evento, dal titolo Anthropometry, avrà luogo a Palazzo Barbaro sul Canal Grande e coniuga insieme arte, moda, gioiello, musica, performance teatrale, coinvolgendo personalità di grande spessore culturale. Getulio Alviani è da annoverarsi fra i maggiori protagonisti dell’arte cinetica e della Op-Art.
Diora Fraglica Alviani, presidente della Fondazione Getulio Alviani, così spiega il progetto: "Per il titolo del progetto ci siamo ispirati a Yves Klein e alla sua Anthropometries. Nasce così un evento interdisciplinare che mette al centro il movimento a cui Alviani ha contribuito con numerose opere, dando vita con il corpo alla moda optical. L’antropometria per Alviani si trasforma, per il movimento di chi li indossa, in un organismo produttore di immagini in continuo divenire".
L’evento sarà imperniato su una performance e una mostra di realizzazioni di Getulio Alviani, abbracciate dalle opere di amici della coppia e colleghi del maestro, quali Yaacov Agam, Josef Albers, Hans Arp, Max Bill, Alexander Calder, Enrico Castellani, Tony Costa, Lucio Fontana, Yves Klein, Enzo Mari, Almir Mavignier, François Morellet, Man Ray e Paolo Scheggi per un richiamo visivo agli anni ’60.
L’evento inizierà l’8 maggio, alle ore 17.00, con una prolusione tenuta da Vittorio Sgarbi, che illustrerà le reciproche influenze fra arte, moda, design, suono in un fluire continuo di un pensiero.
Seguirà l’interpretazione dell’attrice teatrale Lígia Cortez, diretta da Bob Wilson in “Garrincha” nel 2017. L’interprete brasiliana, che ha già consolidate e acclamate esperienze come art performer, indosserà gli abiti e i gioielli ideati da Getulio Alviani per mostrare la portabilità di un‘opera d’arte e il suo cangiante mutare con il movimento.
Infine, si esibirà Olen Cesari, compositore eclettico e virtuoso del violino tra i più celebri al mondo, che interpreterà col suo violino smaterializzato “Anthropometry”.
L’evento Anthropometry è ideato e realizzato dalla Fondazione Getulio Alviani, in collaborazione con Carolina Piccolomini Lantieri ed Elizabeth Royer-Grimblat.
L’accesso all’evento artistico del giorno 8 è riservato ad inviti, mentre la mostra, che si terrà a palazzo Barbaro dal 9 al 30 maggio 2019, dalle 10 alle 18, è aperta al pubblico su appuntamento.
08
maggio 2019
Getulio Alviani – Anthropometry
Dall'otto al 30 maggio 2019
arte contemporanea
performance - happening
incontro - conferenza
performance - happening
incontro - conferenza
Location
PALAZZO BARBARO
Venezia, S. Marco, 2840, (Venezia)
Venezia, S. Marco, 2840, (Venezia)
Orario di apertura
dal 9 al 30 maggio dalle 10 alle 18 solo su appuntamento
Vernissage
8 Maggio 2019, ore 17 su invito
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