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Giacomo Brunelli – Animali
Le immagini di Brunelli riattivano le emozioni altalenanti tra apprensione e affetto, attrazione e repulsione che caratterizzano da sempre il nostro rapporto con gli animali. Un delicato, ma determinato invito ad ascoltare la parte più intima della nostra personalità.
Comunicato stampa
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Nato a Perugia nel 1977, vive tra Perugia, Roma e Londra.
Dopo gli studi in comunicazione internazionale all’Università di Perugia, comincia un percorso d’autore nella fotografia in bianco e nero.
Dal 2005 riprende con una macchina fotografica d’antan, una Miranda Sensomat del 1968, gli animali che scova nel giardino e nei dintorni della sua casa. Segue un lungo e personale lavoro in camera oscura: le immagini sono bordate da un forte segno scuro che le contiene come una cornice e sono decisamente segnate dalla personalità dell’autore che trasforma la ripresa diretta in un immaginifico mondo surreale e intensamente emotivo. La stampa molto densa dalla quale emergono, come da una grotta del tempo, forme isolate di animali del mondo domestico trasforma le fotografie in delicati oggetti tattili.
La dimensione stessa delle stampe, 20x25 cm e 24x30 contribuisce a fare del lavoro del giovane Brunelli un mondo visivo molto innovativo, capace di dialogare con le ricerche più contemporanee proprio nel ricorso alla manualità e alla preziosità della stampa classica.
L’impatto con il lavoro di Brunelli è sempre forte: che piaccia senza remore o che susciti diffidenza o timore, racconta in modo incisivo del nostro rapporto con la natura. Riattiva le emozioni altalenanti tra apprensione e affetto, tra attrazione e repulsione, tra simpatia e razionalità che caratterizzano dai tempi più lontani il nostro rapporto con gli animali. Animali vicini anche quando ci dimentichiamo di loro. E’ un delicato ma determinato invito ad ascoltare soprattutto una parte profonda della nostra umanità, quella forse più intima, come dichiara nel bel testo qui riportato Alison Nordström. Difficile restare insensibili.
“Nell’intensità della luce e del set di ripresa che caratterizzano queste curiose e coinvolgenti immagini si individua l’intensa evocazione di un’apocalissi….. Queste sono creature dell’oscurità che emergono dall’oscurità; noi le conosciamo ma non possiamo individuare cosa queste creature significano…
Sono immagini segrete e magiche che hanno la potenza e l’intensità del totem, del feticcio, fotografie cariche della forza del mito. Fanno parte delle piccole storie che ci raccontiamo perchè da sempre le conosciamo…
Le immagini in bianco e nero di Brunelli sono dirette ma non semplici e guardate nella serie, dimostrano la magica abilità dell’autore di rappresentare, trasformandolo, ciò che vediamo. Ci fanno vedere a cosa può somigliare il soggetto ripreso, asserendo in modo deciso che quello è l’occhio di un cavallo, il naso di un cane, la postura di un cigno ma nello stesso tempo andando oltre la loro specificità per indicare e rivelare qualcosa di profondamente radicato e abnorme , qualcosa di persistente ma indicibile della nostra sensibilità. La riuscita di queste immagini non sta nell’informazione che danno….Queste immagini “lavorano” dentro di noi
perchè ci conducono verso lontane emozioni del passato, che appartengono all’artista ma ci portano anche verso le nostre emozioni più profonde, e fors’anche verso emozioni assopite di qualcosa che incarna la fascinazione e la paura del nostro essere parte della terra”
Dall’introduzione di Alison Nordström, curatrice presso il George Eastman House International Museum of Photography & Film, Rochester, NY
Giacomo Brunelli, The Animals, 33 tritone photographs
Stockport SK4 4ND , Dewi Lewis Publishing, 2008, pp. 72 pages
Giacomo Brunelli ha già esposto in alcune famose gallerie inglesi e americane e ottenuto importanti premi e riconoscimenti internazionali.
Il suo primo libro, accompagna la personale alla New Art Gallery, inaugurata i primi di ottobre.
Il libro sarà in vendita presso la galleria durante il periodo della mostra.
Dopo gli studi in comunicazione internazionale all’Università di Perugia, comincia un percorso d’autore nella fotografia in bianco e nero.
Dal 2005 riprende con una macchina fotografica d’antan, una Miranda Sensomat del 1968, gli animali che scova nel giardino e nei dintorni della sua casa. Segue un lungo e personale lavoro in camera oscura: le immagini sono bordate da un forte segno scuro che le contiene come una cornice e sono decisamente segnate dalla personalità dell’autore che trasforma la ripresa diretta in un immaginifico mondo surreale e intensamente emotivo. La stampa molto densa dalla quale emergono, come da una grotta del tempo, forme isolate di animali del mondo domestico trasforma le fotografie in delicati oggetti tattili.
La dimensione stessa delle stampe, 20x25 cm e 24x30 contribuisce a fare del lavoro del giovane Brunelli un mondo visivo molto innovativo, capace di dialogare con le ricerche più contemporanee proprio nel ricorso alla manualità e alla preziosità della stampa classica.
L’impatto con il lavoro di Brunelli è sempre forte: che piaccia senza remore o che susciti diffidenza o timore, racconta in modo incisivo del nostro rapporto con la natura. Riattiva le emozioni altalenanti tra apprensione e affetto, tra attrazione e repulsione, tra simpatia e razionalità che caratterizzano dai tempi più lontani il nostro rapporto con gli animali. Animali vicini anche quando ci dimentichiamo di loro. E’ un delicato ma determinato invito ad ascoltare soprattutto una parte profonda della nostra umanità, quella forse più intima, come dichiara nel bel testo qui riportato Alison Nordström. Difficile restare insensibili.
“Nell’intensità della luce e del set di ripresa che caratterizzano queste curiose e coinvolgenti immagini si individua l’intensa evocazione di un’apocalissi….. Queste sono creature dell’oscurità che emergono dall’oscurità; noi le conosciamo ma non possiamo individuare cosa queste creature significano…
Sono immagini segrete e magiche che hanno la potenza e l’intensità del totem, del feticcio, fotografie cariche della forza del mito. Fanno parte delle piccole storie che ci raccontiamo perchè da sempre le conosciamo…
Le immagini in bianco e nero di Brunelli sono dirette ma non semplici e guardate nella serie, dimostrano la magica abilità dell’autore di rappresentare, trasformandolo, ciò che vediamo. Ci fanno vedere a cosa può somigliare il soggetto ripreso, asserendo in modo deciso che quello è l’occhio di un cavallo, il naso di un cane, la postura di un cigno ma nello stesso tempo andando oltre la loro specificità per indicare e rivelare qualcosa di profondamente radicato e abnorme , qualcosa di persistente ma indicibile della nostra sensibilità. La riuscita di queste immagini non sta nell’informazione che danno….Queste immagini “lavorano” dentro di noi
perchè ci conducono verso lontane emozioni del passato, che appartengono all’artista ma ci portano anche verso le nostre emozioni più profonde, e fors’anche verso emozioni assopite di qualcosa che incarna la fascinazione e la paura del nostro essere parte della terra”
Dall’introduzione di Alison Nordström, curatrice presso il George Eastman House International Museum of Photography & Film, Rochester, NY
Giacomo Brunelli, The Animals, 33 tritone photographs
Stockport SK4 4ND , Dewi Lewis Publishing, 2008, pp. 72 pages
Giacomo Brunelli ha già esposto in alcune famose gallerie inglesi e americane e ottenuto importanti premi e riconoscimenti internazionali.
Il suo primo libro, accompagna la personale alla New Art Gallery, inaugurata i primi di ottobre.
Il libro sarà in vendita presso la galleria durante il periodo della mostra.
25
novembre 2008
Giacomo Brunelli – Animali
Dal 25 novembre 2008 al 18 gennaio 2009
fotografia
Location
GALLERIA BEL VEDERE
Milano, Via Santa Maria Valle, 5, (Milano)
Milano, Via Santa Maria Valle, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 13-20
chiuso dal 24 dicembre al 6 gennaio
Vernissage
25 Novembre 2008, ore 18
Autore
Curatore