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Giacomo Costa
A BZF Giacomo Costa esporrà quindici suoi autoritratti e nove vedute e scene di città
Comunicato stampa
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BZF inaugura mercoledì 12 ottobre gli appuntamenti dedicati all’arte con la mostra del giovane artista fiorentino Giacomo Costa.
Il lavoro di Giacomo Costa si concentra sulla ricerca della città come spazio metafisico dove l’assenza dell’uomo è determinato dal fatto che è la metropoli stessa la testimonianza dello stato sociale ed emotivo del osservatore e quindi del cittadino. Attraverso la composizione, la luce algida e le atmosfere rarefatte, quelle città suscitano nello spettatore una serie di richiami personali la cui lettura diviene il soggetto dell’opera stessa. Il taglio cinematografico, le evocazioni della fantascienza, dei testi di Asimov o di Blade Runner, dei videogiochi o delle anonime periferie asiatiche determinano un forte impatto emotivo dalla chiara lettura che proietta, chi vi si pone di fronte, in una dimensione di riflessione individuale. I titoli anonimi delle opere mirano a non spingere a una lettura determinata ma mantengono in sospeso la chiave di lettura rimandando il giudizio alla propria personale riflessione.
A BZF Giacomo Costa esporrà quindici suoi autoritratti e nove vedute e scene di città.
Giacomo Costa
Nasce a Firenze nell’ottobre del 1970, studia violino fino all’età di quattordici anni. Si iscrive al liceo classico ma lo abbandona nel 1986 per dedicarsi all’attività di motocrossista e di meccanico di moto. Nel 1990, terminati gli studi da privatista, l’amore per la montagna, che ormai ha preso il sopravvento su qualsiasi altro interesse, lo allontana da Firenze per condurlo attraverso le montagne d’Europa. Nel ‘92 individuato il Monte Bianco come il suo ambiente alpino preferito, si trasferisce a Courmayeur dove effettua lavori di montagna quali il muratore di quota e i disgaggi e in fine, passato un periodo di lavoro al Rifugio Torino, inizia a fare foto di montagna. Il nascente interesse per la fotografia lo riconduce a Firenze dove apre uno studio fotografico dedicandosi prevalentemente alla ritrattistica. Nel ‘96 la sua ricerca artistica lo porta a contaminare la fotografia tradizionale con l’utilizzo delle tecnologie digitali. Nel 2002 presenta la personale “MegàloPòlis” curata da Gianluca Marziani segnando il definitivo abbandono della fotografia ed il completo passaggio al 3D. Attualmente vive e lavora a Firenze e si dedica al soccorso su ambulanze e nei mesi invernali al soccorso sulle piste da sci. Dal 2000 ha iniziato nuovamente a correre in moto.
Il lavoro di Giacomo Costa si concentra sulla ricerca della città come spazio metafisico dove l’assenza dell’uomo è determinato dal fatto che è la metropoli stessa la testimonianza dello stato sociale ed emotivo del osservatore e quindi del cittadino. Attraverso la composizione, la luce algida e le atmosfere rarefatte, quelle città suscitano nello spettatore una serie di richiami personali la cui lettura diviene il soggetto dell’opera stessa. Il taglio cinematografico, le evocazioni della fantascienza, dei testi di Asimov o di Blade Runner, dei videogiochi o delle anonime periferie asiatiche determinano un forte impatto emotivo dalla chiara lettura che proietta, chi vi si pone di fronte, in una dimensione di riflessione individuale. I titoli anonimi delle opere mirano a non spingere a una lettura determinata ma mantengono in sospeso la chiave di lettura rimandando il giudizio alla propria personale riflessione.
A BZF Giacomo Costa esporrà quindici suoi autoritratti e nove vedute e scene di città.
Giacomo Costa
Nasce a Firenze nell’ottobre del 1970, studia violino fino all’età di quattordici anni. Si iscrive al liceo classico ma lo abbandona nel 1986 per dedicarsi all’attività di motocrossista e di meccanico di moto. Nel 1990, terminati gli studi da privatista, l’amore per la montagna, che ormai ha preso il sopravvento su qualsiasi altro interesse, lo allontana da Firenze per condurlo attraverso le montagne d’Europa. Nel ‘92 individuato il Monte Bianco come il suo ambiente alpino preferito, si trasferisce a Courmayeur dove effettua lavori di montagna quali il muratore di quota e i disgaggi e in fine, passato un periodo di lavoro al Rifugio Torino, inizia a fare foto di montagna. Il nascente interesse per la fotografia lo riconduce a Firenze dove apre uno studio fotografico dedicandosi prevalentemente alla ritrattistica. Nel ‘96 la sua ricerca artistica lo porta a contaminare la fotografia tradizionale con l’utilizzo delle tecnologie digitali. Nel 2002 presenta la personale “MegàloPòlis” curata da Gianluca Marziani segnando il definitivo abbandono della fotografia ed il completo passaggio al 3D. Attualmente vive e lavora a Firenze e si dedica al soccorso su ambulanze e nei mesi invernali al soccorso sulle piste da sci. Dal 2000 ha iniziato nuovamente a correre in moto.
12
ottobre 2005
Giacomo Costa
Dal 12 ottobre al 07 novembre 2005
arte contemporanea
Location
BZF
Firenze, Via Panicale, 61R, (Firenze)
Firenze, Via Panicale, 61R, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-22, chiuso il lunedì
Vernissage
12 Ottobre 2005, ore 15
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore