Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giacomo Demurtas – Bestiario
Mostra d’arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 27 novembre 2010 alle ore 18.00 presso Studio7 Spazio Arte Contemporanea, in via Pennina 19 a Rieti, la mostra personale di Giacomo Demurtas, ‘Bestiario’, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan.
‘Tra i più significativi momenti vissuti dalla scultura nel secolo scorso – scrive Luca Arnaudo nell’introduzione al catalogo - rientra, ormai per diritto critico stabilito, l'acquisizione di legittimità della composizione costruita, dell'assemblaggio insomma, rispetto alla tradizione del modellato: composizione che, nel sommarsi a una liberalità d'immaginazione fino a solo pochi decenni prima impensabile, ha moltiplicato esponenzialmente gli orizzonti espressivi di quest'arte. Altra acquisizione – conseguente alla prima e forse altrettanto importante, ma meno di frequente evidenziata – è quella del ferro, quindi dell'acciaio, quale primario materiale d'impiego (…).
Bene, l'opera di Giacomo Demurtas ha fatto propri con convinzione tali elementi del discorso scultoreo moderno, sviluppandoli secondo un'accorta e non dispersiva concentrazione intorno a pochi nuclei tematici, dei quali il bestiario costituisce sino ad ora quello sicuramente più importante. Al tempo stesso, l'artefice ha saputo mantenersi lontano dalla superficiale febbrilità propria di tanta arte contemporanea, opponendovi una fabbrilità fatta di ammirevole dedizione al mestiere, andando a scuola da una lunga serie di maestri, sia pratici che ideali. (…)
Si tratta di un catalogo di fascinazioni personali per il mondo animale che, secondo la diretta ammissione dell'autore, trova le sue origini nell'infanzia. Di una felice giocosità, di un'allegria dell'immaginare – e insieme del raccontare, perché le bestie di Giacomo molto si prestano a divagare narrative nei pensieri di chi osserva – la turbolumaca, il brutto anatroccolo o i vari draghi e serpenti sono in effetti totalmente pervasi, al punto che il puro piacere per l'inventiva zoomorfa dell'artista prende facilmente il sopravvento sul dovuto riconoscimento della perizia tecnica delle realizzazioni.
Costruite a partire da rottami di recupero, doni di carrozzieri e avanzi d'incidenti, le sculture di Giacomo comprendono infatti parti sapientemente forgiate, saldate, battute a caldo e a freddo fino a piegarne la scontrosa materialità entro forme in cui anche lo sforzo del disegno, della progettazione, si nasconde per lasciare tutto lo spazio al gusto dell'allusione, di uno scherzo intelligente e (nel suo significato più nobile) divertente che, al contempo, non si ritrae dal tentare un tema fondamentale come quello della tutela dell'ambiente, tanto caro all'artista. Allievo ideale dell'immaginifico demiurgo di Schulz, Demurtas non cessa così di proseguire una creazione d'inesausta inventiva formale, popolando il proprio universo animale di specie sempre nuove, eretiche e meccaniche: lo fa a modo suo, secondo un metodo anarchico che infonde di continuo altra vita alla materia, e di cui non possiamo che essergli grati per quella sino a noi trasmessa.’
Giacomo Demurtas è nato a Rieti nel 1978. Tra le mostre recenti segnaliamo: Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Twelve, a cura di Barbara Pavan, collettiva; S.Anatolia di Narco (Pg), Ex Convento di Santa Croce, 13_Thirteen, a cura di Massimo Giovannelli, con il Patrocinio di Comune di S.Anatolia, collettiva; Rivodutri (Ri), Tenuta Due Laghi, Aquae, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan, con il Patrocinio di Comune di Rivodutri, catalogo, collettiva; Perugia, Torre Strozzi Centro d’Arte e Cultura, Artisti del territorio, a cura di Roberto Zambelli, con il Patrocinio del Comune di Perugia, collettiva; Rieti, Chiostro di S. Francesco, Festival Artistico, con il Patrocinio di Provincia di Rieti, Comune di Rieti, Fondazione Varrone, catalogo, collettiva. Vive e lavora a Rieti.
‘Tra i più significativi momenti vissuti dalla scultura nel secolo scorso – scrive Luca Arnaudo nell’introduzione al catalogo - rientra, ormai per diritto critico stabilito, l'acquisizione di legittimità della composizione costruita, dell'assemblaggio insomma, rispetto alla tradizione del modellato: composizione che, nel sommarsi a una liberalità d'immaginazione fino a solo pochi decenni prima impensabile, ha moltiplicato esponenzialmente gli orizzonti espressivi di quest'arte. Altra acquisizione – conseguente alla prima e forse altrettanto importante, ma meno di frequente evidenziata – è quella del ferro, quindi dell'acciaio, quale primario materiale d'impiego (…).
Bene, l'opera di Giacomo Demurtas ha fatto propri con convinzione tali elementi del discorso scultoreo moderno, sviluppandoli secondo un'accorta e non dispersiva concentrazione intorno a pochi nuclei tematici, dei quali il bestiario costituisce sino ad ora quello sicuramente più importante. Al tempo stesso, l'artefice ha saputo mantenersi lontano dalla superficiale febbrilità propria di tanta arte contemporanea, opponendovi una fabbrilità fatta di ammirevole dedizione al mestiere, andando a scuola da una lunga serie di maestri, sia pratici che ideali. (…)
Si tratta di un catalogo di fascinazioni personali per il mondo animale che, secondo la diretta ammissione dell'autore, trova le sue origini nell'infanzia. Di una felice giocosità, di un'allegria dell'immaginare – e insieme del raccontare, perché le bestie di Giacomo molto si prestano a divagare narrative nei pensieri di chi osserva – la turbolumaca, il brutto anatroccolo o i vari draghi e serpenti sono in effetti totalmente pervasi, al punto che il puro piacere per l'inventiva zoomorfa dell'artista prende facilmente il sopravvento sul dovuto riconoscimento della perizia tecnica delle realizzazioni.
Costruite a partire da rottami di recupero, doni di carrozzieri e avanzi d'incidenti, le sculture di Giacomo comprendono infatti parti sapientemente forgiate, saldate, battute a caldo e a freddo fino a piegarne la scontrosa materialità entro forme in cui anche lo sforzo del disegno, della progettazione, si nasconde per lasciare tutto lo spazio al gusto dell'allusione, di uno scherzo intelligente e (nel suo significato più nobile) divertente che, al contempo, non si ritrae dal tentare un tema fondamentale come quello della tutela dell'ambiente, tanto caro all'artista. Allievo ideale dell'immaginifico demiurgo di Schulz, Demurtas non cessa così di proseguire una creazione d'inesausta inventiva formale, popolando il proprio universo animale di specie sempre nuove, eretiche e meccaniche: lo fa a modo suo, secondo un metodo anarchico che infonde di continuo altra vita alla materia, e di cui non possiamo che essergli grati per quella sino a noi trasmessa.’
Giacomo Demurtas è nato a Rieti nel 1978. Tra le mostre recenti segnaliamo: Rieti, Studio7 Spazio Arte Contemporanea, Twelve, a cura di Barbara Pavan, collettiva; S.Anatolia di Narco (Pg), Ex Convento di Santa Croce, 13_Thirteen, a cura di Massimo Giovannelli, con il Patrocinio di Comune di S.Anatolia, collettiva; Rivodutri (Ri), Tenuta Due Laghi, Aquae, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan, con il Patrocinio di Comune di Rivodutri, catalogo, collettiva; Perugia, Torre Strozzi Centro d’Arte e Cultura, Artisti del territorio, a cura di Roberto Zambelli, con il Patrocinio del Comune di Perugia, collettiva; Rieti, Chiostro di S. Francesco, Festival Artistico, con il Patrocinio di Provincia di Rieti, Comune di Rieti, Fondazione Varrone, catalogo, collettiva. Vive e lavora a Rieti.
27
novembre 2010
Giacomo Demurtas – Bestiario
Dal 27 novembre al 23 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
STUDIO7 IT – SPAZIO ARTE
Rieti, Via Pennina, 19, (Rieti)
Rieti, Via Pennina, 19, (Rieti)
Orario di apertura
giov_ven_sab 17-20
Vernissage
27 Novembre 2010, ore 18
Sito web
www.associazionestudio7.it
Autore
Curatore