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Giacomo Failla – L’astrazione simbolica
Personale di Giacomo Failla che per la prima volta espone i suoi lavori da Carta Bianca. L’artista catanese che ha iniziato la sua lunga carriera proprio nella sua città, è considerato un autore di punta della scena contemporanea, prova ne sia la personale dello scorso anno al Museo Belmonte Riso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 16 dicembre, alle ore 18,30, sarà inaugurata la mostra personale di Giacomo Failla che per la prima volta espone i suoi lavori da Carta Bianca. L’artista catanese che ha iniziato la sua lunga carriera proprio nella sua città, è considerato un autore di punta della scena contemporanea, prova ne sia la mostra personale dello scorso anno al Museo Regionale di Palazzo Riso di Palermo.
Giacomo Failla è un artista eclettico, che ha al suo attivo moltissime mostre e una serie numerosa di ricerche sempre innovative che riflettono il suo carattere da esploratore estroverso che però non manca di quella acquisita consapevolezza che negli “astrattisti” rende possibile la mediazione tra la gestualità e la disciplina del controllo sul tratto, in quell’equilibrio, sempre ricercato, tra colore e forma.
Giacomo Fanale, l’importante operatore culturale che da anni si occupa di lui, scrive nel bel catalogo edito per la mostra al Riso:
..Giacomo Failla, con il suo tratto-astrazione, rivendica un modo personale di operare sulla tela attraverso il segno. La passionalità istintiva del gesto è resa evidente dai tratti-colore condotti con l’uso del pennello.
Il tratto segnico e il colore concorrono ad un concetto di astrazione mai abbandonato e le nuove opere sono la sintesi di un processo che si è sviluppato attraverso un linguaggio volto alla ricerca dell’essenzialità, fino a raggiungere livelli di astrazione simbolica propri del segno grafico, su cui l’artista concentra la sua abituale poetica.
Il critico d’arte Giuseppe Frazzetto, nel medesimo catalogo: La gestualità può essere intesa come la sorgente veritativa del procedimento di formalizzazione dell’immagine: il pittore mediante i suoi gesti si traccia, facendo emergere qualcosa di aurorale, in un terrain vague dove si fondono la consapevolezza (un progetto) e un
che di inspiegabile, pulsionale ( originario).
Le sua carriera, iniziata nel 1992, è ricca di esperienze in varie parti del mondo con una costante propensione verso l’Oriente dovuta anche alle esperienze vissute in India, meta di suoi diversi viaggi.
Dopo numerose mostre in Sicilia, si reca, nel 2007, a Norimberga, dove ha l’opportunità di confrontarsi con l’ambiente culturale ed artistico della città bavarese. Viene invitato a realizzare la sua prima personale in Germania, presso la “Livio Nardi Galerie”. Nel 2011 è presente con un’opera alla 54° biennale di Venezia, Padiglione Italia a Palazzo delle Esposizioni di Torino.
Nel 2012 espone a Palazzo Sant’Elia di Palermo. Nel 2013 partecipa alla “Art Market” di Budapest. Nello stesso anno torna a Norimberga con la personale da “Pia Rubner Gallerie”. A seguire, nel 2014, la mostra Action painting alla “Tag der Nordstadt Galerien”. E poi ancora a Norimberga con la mostra Hologram presso la “Kunst Kontor Galerie”. Nello stesso anno è tra gli Artisti di Sicilia, nuovamente alla Fondazione Sant’Elia di Palermo e a Castello Ursino di Catania. Nel 2015 a Palermo la mostra Hologram viene presentata a Palazzo Ziino. In quest’ultima mostra sono esposte le sue nuove opere realizzate dopo un soggiorno a New York.
Nel 2017 è a Dubai per il “Vanity Fair Italy”. A Madrid, nel 2019, espone alla Eka & Moor Art Gallery. Nel 2020 partecipa alla mostra ”Novecento” presso il Convitto delle arti a Noto. Nel 2021 si reca a Bangkok dove realizza la mostra Fragment of Solitude alla galleria Atta ‘N’Atta Art Space. Nel 2022 la già citata mostra a Palazzo Belmonte Riso di Palermo. Nel 2023 è nuovamente invitato a Bangkok per la realizzazione di due importanti mostre, alla Numthong Art Space e alla galleria X Space.
Giacomo Failla è un artista eclettico, che ha al suo attivo moltissime mostre e una serie numerosa di ricerche sempre innovative che riflettono il suo carattere da esploratore estroverso che però non manca di quella acquisita consapevolezza che negli “astrattisti” rende possibile la mediazione tra la gestualità e la disciplina del controllo sul tratto, in quell’equilibrio, sempre ricercato, tra colore e forma.
Giacomo Fanale, l’importante operatore culturale che da anni si occupa di lui, scrive nel bel catalogo edito per la mostra al Riso:
..Giacomo Failla, con il suo tratto-astrazione, rivendica un modo personale di operare sulla tela attraverso il segno. La passionalità istintiva del gesto è resa evidente dai tratti-colore condotti con l’uso del pennello.
Il tratto segnico e il colore concorrono ad un concetto di astrazione mai abbandonato e le nuove opere sono la sintesi di un processo che si è sviluppato attraverso un linguaggio volto alla ricerca dell’essenzialità, fino a raggiungere livelli di astrazione simbolica propri del segno grafico, su cui l’artista concentra la sua abituale poetica.
Il critico d’arte Giuseppe Frazzetto, nel medesimo catalogo: La gestualità può essere intesa come la sorgente veritativa del procedimento di formalizzazione dell’immagine: il pittore mediante i suoi gesti si traccia, facendo emergere qualcosa di aurorale, in un terrain vague dove si fondono la consapevolezza (un progetto) e un
che di inspiegabile, pulsionale ( originario).
Le sua carriera, iniziata nel 1992, è ricca di esperienze in varie parti del mondo con una costante propensione verso l’Oriente dovuta anche alle esperienze vissute in India, meta di suoi diversi viaggi.
Dopo numerose mostre in Sicilia, si reca, nel 2007, a Norimberga, dove ha l’opportunità di confrontarsi con l’ambiente culturale ed artistico della città bavarese. Viene invitato a realizzare la sua prima personale in Germania, presso la “Livio Nardi Galerie”. Nel 2011 è presente con un’opera alla 54° biennale di Venezia, Padiglione Italia a Palazzo delle Esposizioni di Torino.
Nel 2012 espone a Palazzo Sant’Elia di Palermo. Nel 2013 partecipa alla “Art Market” di Budapest. Nello stesso anno torna a Norimberga con la personale da “Pia Rubner Gallerie”. A seguire, nel 2014, la mostra Action painting alla “Tag der Nordstadt Galerien”. E poi ancora a Norimberga con la mostra Hologram presso la “Kunst Kontor Galerie”. Nello stesso anno è tra gli Artisti di Sicilia, nuovamente alla Fondazione Sant’Elia di Palermo e a Castello Ursino di Catania. Nel 2015 a Palermo la mostra Hologram viene presentata a Palazzo Ziino. In quest’ultima mostra sono esposte le sue nuove opere realizzate dopo un soggiorno a New York.
Nel 2017 è a Dubai per il “Vanity Fair Italy”. A Madrid, nel 2019, espone alla Eka & Moor Art Gallery. Nel 2020 partecipa alla mostra ”Novecento” presso il Convitto delle arti a Noto. Nel 2021 si reca a Bangkok dove realizza la mostra Fragment of Solitude alla galleria Atta ‘N’Atta Art Space. Nel 2022 la già citata mostra a Palazzo Belmonte Riso di Palermo. Nel 2023 è nuovamente invitato a Bangkok per la realizzazione di due importanti mostre, alla Numthong Art Space e alla galleria X Space.
16
dicembre 2023
Giacomo Failla – L’astrazione simbolica
Dal 16 dicembre 2023 al 26 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA CARTA BIANCA
Catania, Via Francesco Riso, 72/b, (Catania)
Catania, Via Francesco Riso, 72/b, (Catania)
Orario di apertura
Da martedì a venerdì 11.00/13.00 – 17.00/20.00, sabato 11.00/13.00
domenica e lunedì chiuso
Chiuso per le festività i giorni 23, 24, 25, 26 dicembre e 6 gennaio 2024
Vernissage
16 Dicembre 2023, 18.30
Autore
Curatore