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Giacomo Filippini – La sostenibile leggerezza del ferro
La mostra è un percorso attraverso un materiale da sempre simbolo di freddezza e rigidità, che rivive in nuove forme, eteree contrapposizioni. Ecco che così il ferro diventa docile, fatto duttile prima dall’idea, poi dalle mani e dal mestiere dell’artista.
Comunicato stampa
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Figlio d’arte, ma con un suo peculiare percorso di ricerca artistica, è conosciuto internazionalmente soprattutto per i suoi originali lavori in ferro, presenti in numerosi spazi pubblici e privati.
La mostra è un percorso attraverso un materiale da sempre simbolo di freddezza e rigidità, che rivive in nuove forme, eteree contrapposizioni. Ecco che così il ferro diventa docile, fatto duttile prima dall’idea, poi dalle mani e dal mestiere dell’artista. Così prendono vita - come omaggio alla natura - farfalle e pesci che accompagnano i visitatori in un percorso di scoperta di sculture che sembrano librarsi nell’aria, sventolare nel vento, dirigersi verso orizzonti lontani e fantastici. Una lavorazione del materiale particolarissima che lo rende addirittura leggiadro e delicato.
Giacomo Filippini ha letteralmente respirato arte fin dalla più tenera età, quando da un punto di vista privilegiato - lo studio della madre Giuliana Geronazzo - assimilava sia la sensibilità, sia le tecniche artistiche, sia l’afflato degli artisti che hanno segnato la recente storia dell’arte contemporanea bresciana. Crescendo sperimenta tecniche come la ceramica e la raku, fino ad approdare al materiale d’elezione: il “freddo” ferro che per essere plasmato deve prima passare attraverso il fuoco. Energia che dapprima, l'artista la trasmetteva e immagazzinava nel vetro abbinato al metallo, antitesi fra fragilità e durezza, poi sublimata nelle forme esclusivamente di ferro che saranno la via artistica d’elezione di Giacomo e il nucleo della mostra castellana.
Filippini ha al suo attivo numerose esposizioni e performance sia presso le più prestigiose sedi espositive della sua città (Palazzo Martinengo, Musei Mazzucchelli, Museo Mille Miglia), sia in altre città e nazioni anche oltre oceano. Dall’8 giugno approda a Castelfranco, invitato dalla Galleria Castellano, subito dopo essere stato fra i protagonisti della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Brescia. La mostra, che sarà presentata da Vera Scotti sarà aperta fino al 25 giugno con i seguenti orari: martedì-sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. Ingresso libero.
La mostra è un percorso attraverso un materiale da sempre simbolo di freddezza e rigidità, che rivive in nuove forme, eteree contrapposizioni. Ecco che così il ferro diventa docile, fatto duttile prima dall’idea, poi dalle mani e dal mestiere dell’artista. Così prendono vita - come omaggio alla natura - farfalle e pesci che accompagnano i visitatori in un percorso di scoperta di sculture che sembrano librarsi nell’aria, sventolare nel vento, dirigersi verso orizzonti lontani e fantastici. Una lavorazione del materiale particolarissima che lo rende addirittura leggiadro e delicato.
Giacomo Filippini ha letteralmente respirato arte fin dalla più tenera età, quando da un punto di vista privilegiato - lo studio della madre Giuliana Geronazzo - assimilava sia la sensibilità, sia le tecniche artistiche, sia l’afflato degli artisti che hanno segnato la recente storia dell’arte contemporanea bresciana. Crescendo sperimenta tecniche come la ceramica e la raku, fino ad approdare al materiale d’elezione: il “freddo” ferro che per essere plasmato deve prima passare attraverso il fuoco. Energia che dapprima, l'artista la trasmetteva e immagazzinava nel vetro abbinato al metallo, antitesi fra fragilità e durezza, poi sublimata nelle forme esclusivamente di ferro che saranno la via artistica d’elezione di Giacomo e il nucleo della mostra castellana.
Filippini ha al suo attivo numerose esposizioni e performance sia presso le più prestigiose sedi espositive della sua città (Palazzo Martinengo, Musei Mazzucchelli, Museo Mille Miglia), sia in altre città e nazioni anche oltre oceano. Dall’8 giugno approda a Castelfranco, invitato dalla Galleria Castellano, subito dopo essere stato fra i protagonisti della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Brescia. La mostra, che sarà presentata da Vera Scotti sarà aperta fino al 25 giugno con i seguenti orari: martedì-sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. Ingresso libero.
08
giugno 2013
Giacomo Filippini – La sostenibile leggerezza del ferro
Dall'otto al 25 giugno 2013
arte contemporanea
Location
CASTELLANO ARTE CONTEMPORANEA
Castelfranco Veneto, Via Roma, 38, (Treviso)
Castelfranco Veneto, Via Roma, 38, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Vernissage
8 Giugno 2013, ore 18.00
Autore
Curatore