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Giacomo Podestà – Between the sacred and the fable
Le opere in mostra (…) stanno between the sacred and the fable, fra l’immagine sacra, soggetto di adorazione popolare e la fabula del racconto (sia esso una fiaba tradizionale o un prodotto della cultura pop contemporanea).
Comunicato stampa
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Giacomo Podestà vive e lavora nella provincia di Pesaro e Urbino.
Vincitore della prima edizione del Concorso Arteprogetto indetto nel 20009 dal Comune di Fossombrone, è qui alla sua prima personale come artista.
Di formazione accademica, Podestà nasce come artista in un ambito molto particolare, quello della cultura pop post-modernista.
La sua poetica è ottimamente descritta in questi passaggi dello splendido saggio di Elisa Caldarola che accompagna, in veste di testo critico, la mostra di Podestà.
Le opere in mostra (…) stanno between the sacred and the fable, fra l’immagine sacra, soggetto di adorazione popolare e la fabula del racconto (sia esso una fiaba tradizionale o un prodotto della cultura pop contemporanea). Questo perché da una parte i soggetti rappresentati sono icone della cultura pop e popolare e dall’altra la loro iconografia ricalca quella delle immagini sacre popolarizzate dalla silografia. Questi soggetti, infatti, sono ritratti come se fossero Madonne piangenti, immagini da santini – e in particolare, nel caso dello Spaventapasseri in A Scarecrow Patiens, come l’Ecce Homo di Antonello da Messina. Anche la scelta di un’iconografia tipica delle silografie che rappresentano opere sacre e che hanno trovato grande diffusione in passato, dunque, contribuisce a instaurare un’analogia fra arte silografica e fiaba, illustrazione e cinema, un’analogia basata sulla comune ampia diffusione e popolarizzazione di queste arti. Le opere di Podestà, quindi, riflettono su aspetti comuni condivisi da altre opere d’arte.
(…)Le opere ispirate a Cappuccetto Rosso poi, sono ritratti di personaggi a cui è già stato dato un volto da altri artisti; Podestà mostra di essere consapevole dell’esistenza di questo volto, lo assorbe nella propria opera. Abbiamo allora una situazione in cui, se Podestà rappresenta i personaggi di Cappuccetto Rosso, possiamo dire che egli lo fa solo in forma mediata, perché si costringe a passare attraverso la rappresentazione visiva che di questi personaggi è già stata data da qualcun altro. Cappuccetto Rosso e Dorothy sono soggetti che questi disegni non ci presentano direttamente. (…) Per questo motivo ritengo che si possa sostenere che il tema comune a queste opere è l’attività stessa del rappresentare, concepita come la creazione di un oggetto che sta al posto di qualcosa che non c’è e che mira a renderlo presente.
Nota biografica
Giacomo Podestà nasce a Fano nel 1980.
Dopo aver frequentato il Liceo Classico “Mamiani” di Pesaro, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove consegue il diploma nel corso di pittura nel 2006. Parallelamente agli studi, dal 2000 al 2002 svolge l’attività di fumettista per la Xenia Edizioni. Al 2003 risale l’incontro con l’incisione calcografica e l’ukiyoe giapponese (oggetto della sua tesi di diploma), arti che influenzano profondamente la sua poetica e indirizzano la sua ricerca pittorica verso una figurazione essenzialmente lineare e monocromatica. Dal 2008 alterna l’attività artistica all’insegnamento nelle scuole superiori. Si interessa anche di critica cinematografica e collabora come critico con il free press Analogico – Suture Cinematografiche.
PRINCIPALI MOSTRE
Bugie - Sistemi Operativi 04, Accademia di Belle Arti di Urbino, Palazzo Ducale, Urbino 2003 (mostra con catalogo).
V Premio Internazionale per l’Incisione Fabio Bertoni, Sala Bramante, Fermignano, Urbino 2004 (mostra con catalogo).
X Edizione Rassegna Grafica Etichetta d’artista, Comune di Cupramontana, Ancona 2004 (mostra con catalogo).
Premio di Grafica Pietro Parigi 2004, Comune di Calenzano, Firenze 2004 (mostra con catalogo).
Premio Nazionale delle Arti 2004, Sezione di Arti Grafiche, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Roma 2004 (mostra con catalogo).
Outing! Accademie allo scoperto, a cura di Maurizio Coccia con Mara Predicatori, Museo d’Arte Contemporanea Flash Art, Trevi, Perugia 2004.
Accademie InContro, a cura di Fabio Tiboni, Palazzo del Podestà, Rimini 2005.
Premio Pascucci 2005, Comune di Montecerignone, Pesaro 2005 (mostra con catalogo).
Promesse, Accademia di Belle Arti di Urbino, Comune di Montefiore, Pesaro 2005 (mostra con catalogo).
Imperfetto - Sistemi Operativi 06, Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino 2005 (mostra con catalogo).
Traduzioni, Accademia di Belle Arti di Urbino per il Cinquecentenario dell’Università “Carlo Bo” di Urbino, Urbino 2006 (mostra con catalogo).
VI Premio Internazionale per l’Incisione Fabio Bertoni, Sala Bramante, Fermignano, Urbino 2006 (mostra con catalogo).
II Edizione Festival Meringhe Rosa, a cura di Elena Rapa, Cartoceto, Pesaro 2007 (mostra con catalogo).
I Edizione del Premio Nazionale per Giovani Incisori Gino Carrera, a cura dell’Associazione Amici della Grafica, Comune di Casalpusterlengo, Lodi 2007 (mostra con catalogo).
I Concorso Giovane Arte Contemporanea, a cura di Mauro Rossi, Palazzo Gradari, Pesaro 2008.
Start – Mostra Collettiva d’Arte Contemporanea, a cura di Sponge Arte Contemporanea, Fano, Pesaro 2008.
Caleidoscopio - Sistemi Operativi 10, Accademia di Belle Arti di Urbino, Palazzo Ducale, Urbino 2010 (mostra con catalogo).
Vincitore della prima edizione del Concorso Arteprogetto indetto nel 20009 dal Comune di Fossombrone, è qui alla sua prima personale come artista.
Di formazione accademica, Podestà nasce come artista in un ambito molto particolare, quello della cultura pop post-modernista.
La sua poetica è ottimamente descritta in questi passaggi dello splendido saggio di Elisa Caldarola che accompagna, in veste di testo critico, la mostra di Podestà.
Le opere in mostra (…) stanno between the sacred and the fable, fra l’immagine sacra, soggetto di adorazione popolare e la fabula del racconto (sia esso una fiaba tradizionale o un prodotto della cultura pop contemporanea). Questo perché da una parte i soggetti rappresentati sono icone della cultura pop e popolare e dall’altra la loro iconografia ricalca quella delle immagini sacre popolarizzate dalla silografia. Questi soggetti, infatti, sono ritratti come se fossero Madonne piangenti, immagini da santini – e in particolare, nel caso dello Spaventapasseri in A Scarecrow Patiens, come l’Ecce Homo di Antonello da Messina. Anche la scelta di un’iconografia tipica delle silografie che rappresentano opere sacre e che hanno trovato grande diffusione in passato, dunque, contribuisce a instaurare un’analogia fra arte silografica e fiaba, illustrazione e cinema, un’analogia basata sulla comune ampia diffusione e popolarizzazione di queste arti. Le opere di Podestà, quindi, riflettono su aspetti comuni condivisi da altre opere d’arte.
(…)Le opere ispirate a Cappuccetto Rosso poi, sono ritratti di personaggi a cui è già stato dato un volto da altri artisti; Podestà mostra di essere consapevole dell’esistenza di questo volto, lo assorbe nella propria opera. Abbiamo allora una situazione in cui, se Podestà rappresenta i personaggi di Cappuccetto Rosso, possiamo dire che egli lo fa solo in forma mediata, perché si costringe a passare attraverso la rappresentazione visiva che di questi personaggi è già stata data da qualcun altro. Cappuccetto Rosso e Dorothy sono soggetti che questi disegni non ci presentano direttamente. (…) Per questo motivo ritengo che si possa sostenere che il tema comune a queste opere è l’attività stessa del rappresentare, concepita come la creazione di un oggetto che sta al posto di qualcosa che non c’è e che mira a renderlo presente.
Nota biografica
Giacomo Podestà nasce a Fano nel 1980.
Dopo aver frequentato il Liceo Classico “Mamiani” di Pesaro, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove consegue il diploma nel corso di pittura nel 2006. Parallelamente agli studi, dal 2000 al 2002 svolge l’attività di fumettista per la Xenia Edizioni. Al 2003 risale l’incontro con l’incisione calcografica e l’ukiyoe giapponese (oggetto della sua tesi di diploma), arti che influenzano profondamente la sua poetica e indirizzano la sua ricerca pittorica verso una figurazione essenzialmente lineare e monocromatica. Dal 2008 alterna l’attività artistica all’insegnamento nelle scuole superiori. Si interessa anche di critica cinematografica e collabora come critico con il free press Analogico – Suture Cinematografiche.
PRINCIPALI MOSTRE
Bugie - Sistemi Operativi 04, Accademia di Belle Arti di Urbino, Palazzo Ducale, Urbino 2003 (mostra con catalogo).
V Premio Internazionale per l’Incisione Fabio Bertoni, Sala Bramante, Fermignano, Urbino 2004 (mostra con catalogo).
X Edizione Rassegna Grafica Etichetta d’artista, Comune di Cupramontana, Ancona 2004 (mostra con catalogo).
Premio di Grafica Pietro Parigi 2004, Comune di Calenzano, Firenze 2004 (mostra con catalogo).
Premio Nazionale delle Arti 2004, Sezione di Arti Grafiche, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Roma 2004 (mostra con catalogo).
Outing! Accademie allo scoperto, a cura di Maurizio Coccia con Mara Predicatori, Museo d’Arte Contemporanea Flash Art, Trevi, Perugia 2004.
Accademie InContro, a cura di Fabio Tiboni, Palazzo del Podestà, Rimini 2005.
Premio Pascucci 2005, Comune di Montecerignone, Pesaro 2005 (mostra con catalogo).
Promesse, Accademia di Belle Arti di Urbino, Comune di Montefiore, Pesaro 2005 (mostra con catalogo).
Imperfetto - Sistemi Operativi 06, Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino 2005 (mostra con catalogo).
Traduzioni, Accademia di Belle Arti di Urbino per il Cinquecentenario dell’Università “Carlo Bo” di Urbino, Urbino 2006 (mostra con catalogo).
VI Premio Internazionale per l’Incisione Fabio Bertoni, Sala Bramante, Fermignano, Urbino 2006 (mostra con catalogo).
II Edizione Festival Meringhe Rosa, a cura di Elena Rapa, Cartoceto, Pesaro 2007 (mostra con catalogo).
I Edizione del Premio Nazionale per Giovani Incisori Gino Carrera, a cura dell’Associazione Amici della Grafica, Comune di Casalpusterlengo, Lodi 2007 (mostra con catalogo).
I Concorso Giovane Arte Contemporanea, a cura di Mauro Rossi, Palazzo Gradari, Pesaro 2008.
Start – Mostra Collettiva d’Arte Contemporanea, a cura di Sponge Arte Contemporanea, Fano, Pesaro 2008.
Caleidoscopio - Sistemi Operativi 10, Accademia di Belle Arti di Urbino, Palazzo Ducale, Urbino 2010 (mostra con catalogo).
21
maggio 2010
Giacomo Podestà – Between the sacred and the fable
Dal 21 maggio al 21 giugno 2010
arte contemporanea
Location
QUADRERIA CESARINI
Fossombrone, Via Giacomo Pergamino, 23, (Pesaro E Urbino)
Fossombrone, Via Giacomo Pergamino, 23, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
TUTTI I GIORNI - 10.30 - 12.30 | 16-19
chiuso il lunedì
Vernissage
21 Maggio 2010, ore 17,30
Sito web
www.associazionevernarecci.com
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