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Giacomo Quarenghi (1744-1817) Nelle raccolte grafiche degli architetti ticinesi
Architetto e disegnatore eccezionalmente fecondo, protagonista del rinnovamento dell’architettura russa durante il regno di Caterina II, il bergamasco Giacomo Quarenghi fu di sovente affiancato, nei cantieri delle sue numerose opere, da architetti e capomastri provenienti dall’attuale Cantone Ticino, che avevano eletto la terra degli zar a meta delle loro migrazioni di mestiere. Quarenghi fu oggetto di una diffusa ammirazione da parte loro, alimentata dalla sua fama di architetto e dal suo talento di disegnatore
Comunicato stampa
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Architetto e disegnatore eccezionalmente fecondo, protagonista del rinnovamento dell’architettura russa durante il regno di Caterina II, il bergamasco Giacomo Quarenghi fu di sovente affiancato, nei cantieri delle sue numerose opere, da architetti e capomastri provenienti dall’attuale Cantone Ticino, che avevano eletto la terra degli zar a meta delle loro migrazioni di mestiere. Quarenghi fu oggetto di una diffusa ammirazione da parte loro, alimentata dalla sua fama di architetto e dal suo talento di disegnatore.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio del Moderno di Mendrisio, è parte del programma internazionale delle celebrazioni per i duecento anni dalla morte dell’architetto e raduna per la prima volta i disegni di mano, ambito o soggetto quarenghiano conservati nelle raccolte ticinesi, parte dei quali inediti.
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In questa occasione verranno anche presentate due sale che si inseriscono nella serie di mostre-dossier La Züst dopo Züst.
Il celebre dipinto Madre triste di Luigi Rossi (1909 ca.), acquisizione recentissima della Pinacoteca, ha offerto lo spunto per un approfondimento di grande suggestione, realizzato grazie alla proficua collaborazione con Matteo Bianchi e la Casa Museo Luigi Rossi. Attorno ad esso è infatti esposto un nucleo di disegni e incisioni di Rossi che, insieme a riviste e documenti dell’epoca, testimoniano la sua attenzione per le tematiche sociali e ricostruiscono il clima storico in cui il dipinto nasce. Particolarmente interessante il confronto della Madre triste con l’Alveare: quest’ultimo è ambientato sul ballatoio della casa di ringhiera di cui la donna ritratta era custode. Lo stabile si trovava accanto all’abitazione milanese del pittore.
Una sala è invece dedicata allo scultore e lapicida Raimondo Raimondi (1905 – 1987) di Brusino Arsizio, attivo anche nella Svizzera francese (Couvet), dove lavorava la pietra naturale e il bronzo. La Pinacoteca ha infatti ricevuto una donazione di suoi bozzetti nel 2012.
COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST
Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è di fronte alla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi a piedi, in 10 minuti, o con l'autobus (linea 524, Mendrisio-Serpiano).
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio del Moderno di Mendrisio, è parte del programma internazionale delle celebrazioni per i duecento anni dalla morte dell’architetto e raduna per la prima volta i disegni di mano, ambito o soggetto quarenghiano conservati nelle raccolte ticinesi, parte dei quali inediti.
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In questa occasione verranno anche presentate due sale che si inseriscono nella serie di mostre-dossier La Züst dopo Züst.
Il celebre dipinto Madre triste di Luigi Rossi (1909 ca.), acquisizione recentissima della Pinacoteca, ha offerto lo spunto per un approfondimento di grande suggestione, realizzato grazie alla proficua collaborazione con Matteo Bianchi e la Casa Museo Luigi Rossi. Attorno ad esso è infatti esposto un nucleo di disegni e incisioni di Rossi che, insieme a riviste e documenti dell’epoca, testimoniano la sua attenzione per le tematiche sociali e ricostruiscono il clima storico in cui il dipinto nasce. Particolarmente interessante il confronto della Madre triste con l’Alveare: quest’ultimo è ambientato sul ballatoio della casa di ringhiera di cui la donna ritratta era custode. Lo stabile si trovava accanto all’abitazione milanese del pittore.
Una sala è invece dedicata allo scultore e lapicida Raimondo Raimondi (1905 – 1987) di Brusino Arsizio, attivo anche nella Svizzera francese (Couvet), dove lavorava la pietra naturale e il bronzo. La Pinacoteca ha infatti ricevuto una donazione di suoi bozzetti nel 2012.
COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST
Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è di fronte alla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi a piedi, in 10 minuti, o con l'autobus (linea 524, Mendrisio-Serpiano).
04
marzo 2017
Giacomo Quarenghi (1744-1817) Nelle raccolte grafiche degli architetti ticinesi
Dal 04 marzo al 17 aprile 2017
architettura
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
PINACOTECA CANTONALE GIOVANNI ZUST
Rancate, Via Pinacoteca Züst, (Mendrisio)
Rancate, Via Pinacoteca Züst, (Mendrisio)
Vernissage
4 Marzo 2017, su invito
Autore
Curatore