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Giampaolo Talani – Rotte traverse
Nelle due sedi, quella tradizionale della Galleria Pezzoli e nel Museo della Basilica nel medioevale Oratorio dei Disciplini, importanti opere di Talani, ora nel pieno della sua maturità artistica. Nei suoi dipinti si sente la sabbia, si sente il sapore della salsedine.
Comunicato stampa
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Come ogni anno ecco l'appuntamento principe preparato per noi dalla Galleria FRANCA PEZZOLI arte contemporanea di Clusone che si svolge in due sedi: la sede della galleria e i prestigiosi spazi espositivi del MUSEO BASILICA nel Complesso dei Disciplini, edificio medioevale ricco di storia e d'arte, arricchito recentemente da una moderna sala ipogea. Quest'anno la Galleria Pezzoli presenta il livornese Giampaolo Talani con “Rotte traverse”, dal 16 Aprile al 22 Maggio 2011
Talani, ora nel pieno della sua maturità artistica, è un “Talani fantasioso, narrativo, ricco di spunti, di affabulazioni, di suggestioni, di colori che hanno le sfumature della sabbia e i profumi del vento, - ci dice Umberto Cecchi nella presentazione critica nel catalogo - c’è qualcosa di più: c’è un mixer inebriante di profumo d’alghe e sabbia e il rumore inquietante e misterioso delle conchiglie portate all’orecchio, il tutto mescolato all’odore metallico e rugginoso dei binari e delle ruote dei treni, che lascia nel naso e sul palato un sapore forte e aspro di ferro, tanto che sembra stiamo divorando le verghe magiche lungo le quali corre un qualche Orient Express sbuffante lanciato verso mondi sconosciuti”
È vero che nei suoi dipinti si sente sempre la sabbia, si sente il sapore della salsedine, come quando si cammina per le strade si San Vincenzo, di Viareggio o di Marina di Massa. I suoi personaggi hanno sempre i capelli tirati dal vento. È gente di mare, anche se a terra, anche se suona uno strumento, anche di notte alla luce della luna.
Ma Cecchi ci ricorda che in Talani non troviamo “solo l’imprinting ricevuto dal mare o la nostalgia dei viaggi fantastici del bambino che guarda fuggire via i treni, ad arricchire con colori tenui che solo a tratti diventano più forti e definiti, storie raccontate sulle tele o sugli affreschi che lui è fra i pochi artisti d’oggi a poter riproporre così come si faceva nel Rinascimento fiorentino.
C’è qualcosa di più in questa sua prosa impastata nei colori delle acque e della sabbia, asciutta ma ricchissima, capace di storie ricche di sfumature: c’è la cultura di un curioso della vita vista con l’ironia pensosa del toscano: i suoi marinai non hanno tempo e si muovono sulle battigie come a segnare un territorio che subito dopo lasceranno per prendere di nuovo il mare e affrontare i suoi capricci; e i suoi viaggiatori, anch’essi in partenza verso mondi che non ci è dato di sapere, in fuga da storie che possiamo inventare a nostro piacere ma che loro si prenotano addosso con una pensosa fatica di vivere che non li opprime, ma li spinge sempre a nuove partenze.”
I colori sabbiosi, che si stemperano in grigi, il silenzio che circonda le sue figure, figure trasparenti che lasciano intravvedere la spiaggia con gli ombrelloni, pesci rossi che danzano sulle onde, il mare solcato da navi sono ben presenti in “Rotte traverse” e esprimono molto bene quella solitudine che troppo spesso tutti noi viviamo in questa società, che corre sempre senza uno scopo ragionevole.
Troviamo così “una strana struggente nostalgia che viene destata in noi da quelli che io chiamerei i silenzi di Talani: silenzi di cielo e di mare, di pianure senza confini traversate da ferrovie invisibili dove l’ocra è una strana terra di Siena”, come Cecchi ci dice.
Giampaolo Talani – note biografiche
Giampaolo Talani nasce a San Vincenzo (Livorno) nel 1955.
Ha maturato una profonda preparazione artistica frequentando prima il Liceo Artistico poi l’Accademia di Belle Arti in Firenze dove è stato tra gli allievi prediletti del Maestro Goffredo Trovarelli.
Ancora studente effettua la prima personale nel 1977. Si laurea nel 1979 con una tesi su James Ensor e viene segnalato per la partecipazione al “premio Lubiam” di Mantova dedicato ai giovani artisti.
La curiosità che gli è propria lo ha indotto a coltivare i generi tradizionali della pittura ed a sperimentare anche altre tecniche compresa l’incisione e la pittura a fresco di cui è - tra i contemporanei – uno dei pochi profondi conoscitori.
Si distingue per la sua abilità di incisore ma è per la pittura a fresco che, appena ventiquattrenne, riceve il prestigioso incarico di affrescare la Chiesa di San Vincenzo Ferreri in San Vincenzo (LI). Porta a termine il complesso lavoro in nove anni, seguito sin dalle fasi preparatorie dalla stampa e dalla RAI.
Il vasto ciclo (200 mq. di pittura) gli vale, oltre a entusiastici tributi di critica e di pubblico altre importanti commissioni: la pala d’altare per la chiesa di S.Croce in Populonia, gli affreschi per il santuario “Madonna del Frassine” (Grosseto) e il grande affresco “La predica di San Bernardino” sulla parete esterna del Palazzo Vescovile di Massa Marittima, presentato in Vaticano per esplicita richiesta di S.S.Giovanni Paolo II, dal quale viene ricevuto nel marzo del 1992.
Altri importanti affreschi si trovano in palazzi di proprietà privata tra cui meritano particolare menzione quelli di una villa medicea in località Bandita (Livorno).
Intanto prosegue la ricerca pittorica, sviluppando nel tempo una tecnica ed uno stile assolutamente originali.
Se, infatti, la pittura degli anni giovanili appare più dura ed inquietante, quasi pervasa da una specie di “horror vacui”, ispirandosi a illustri modelli tra cui, prediletto sin dai tempi dell’Accademia, il grande maestro belga Ensor, in una fase più matura la sua visione poetica si addolcisce e con questa anche l’espressione pittorica.
Il viaggio artistico si dipana in importanti personali tra le tematiche delle “Storie del Marinaio”, “Storie Nuove”, “Un forte vento di mare”, “Cercatori di Pesci”, quindi “Storie Salate” e “Finisterre- Partenze”, le ultime due, rimarchevoli mostre pubbliche del 2000 e 2002.
Nel 2004, con la mostra “ANIMALI DI BATTIGIA” tenutasi a Napoli, Castel dell’Ovo, Talani viene consacrato tra i maestri della pittura italiana contemporanea.
Nel marzo 2005 il comune di Fiesole invita Talani ad esporre e per la prima volta apre le sale del Museo Archeologico per accogliere le sue opere. Nasce “SINE TEMPORE”, la grande mostra antologica che vede esposta per la prima volta nella cappella di Sant’Ansano (deliziosa struttura settecentesca recentemente restaurata), una importantissima serie di dipinti e cartoni d’affresco aventi ad oggetto la musica ed i musicisti.
E’ un riconoscimento fondamentale della vocazione “umanista” di Talani che ha proseguito poi nella sua ricerca pittorica elaborando la nuova tematica “OMBRE”.
“OMBRE” e “PARTENZE” sono state subito individuate dalla critica tra i più felici argomenti espressivi di Talani, tant’è che la loro sintesi ha poi fortemente ispirato l’artista nel concepire il progetto del grande affresco “PARTENZE” ideato ed eseguito per la stazione di Santa Maria Novella a Firenze col supporto di specifici studi tecnici, che hanno permesso all’artista di “appendere” l’affresco alla parete, dopo averne eseguito lo “strappo”, senza intaccare la struttura muraria sottostante.
Allo stato attuale si tratta dunque del più grande strappo d’affresco al mondo (80 mq. complessivi) e presenta la peculiarità di essere trasportabile e quindi ricollocabile anche altrove.
“PARTENZE” ha generato un grandissimo interesse intorno alle potenzialità espressive di Talani sia in Italia che all’estero; soprattutto è stata ampliamente riconosciuta la sua capacità di concepire e realizzare progetti pubblici di fortissimo impatto e di unanime condivisione.
In virtù di queste qualità, nell’ambito delle celebrazioni di Stato per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, il suo dipinto “L’OMBRA DELL’EROE” è stato consegnato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed andrà ad arricchire la pinacoteca del Quirinale mentre l’opera “MILLE UOMINI” fa parte da alcuni mesi della collezione del Museo del Risorgimento, al Vittoriano di Roma.
Ad ulteriore riconoscimento, il Comune di Firenze e la Galleria degli Uffizi hanno ospitato da marzo a maggio 2008 “ROSA DEI VENTI”, progetto sviluppato in due direzioni complementari: una suggestiva antologica allestita in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, corredata da una fusione in bronzo dal medesimo titolo alta 4 metri collocata sotto il Loggiato degli Uffizi. Contestualmente la Provincia di Firenze ha inserito tra le manifestazioni del GENIO FIORENTINO uno straordinario progetto sull’esecuzione dell’affresco che ha visto Talani ancora protagonista nella tecnica in cui eccelle.
Sempre in tema di opere monumentali, ha eseguito un grande bronzo di 8
metri di altezza dal titolo IL MARINAIO pensato come simbolo del nuovo porto
e del paese di San Vincenzo (LI). L’opera è stata inaugurata nel giungo 2010;
Il calco del bronzo è stato esposto in anteprima durante le celebrazioni del
ventennale della caduto del muro nel corso del giugno 2009 a Berlino, dove
Talani, unico artista straniero invitato dal Parlamento cittadino, ha aperto
le celebrazioni europee con la installazione “BERLINO OLTRE LA DUNA –
GLI OMBRELLI DELLA LIBERTA’ ”.
Un centinaio di colorati ombrelloni da mare, originati dal busto alto 3 metri del marinaio fuso in resina, letteralmente volavano oltre quel segmento che resta del muro berlinese (Eastsidegallery) lungo le rive della Sprea.
Questa puQoetica sintesi di libertà, è la seconda importante tappa dell’ambizioso progetto di Talani “OLTRE LA DUNA – LA METAFISICA DELLA LIBERTA’ “ , idea partita da Firenze con una analoga installazione in occasione della mostra ROSA DEI VENTI, e destinata a toccare quei luoghi in cui l’uomo prima si è tolto e poi ha riconquistato la propria libertà.
Ha esposto a New York, Washington, Parigi, New Orleans, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Düsseldorf, Beirut, Parigi, Berlino, Siviglia, Lisbona.
Le sue opere sono oggi in importanti collezioni pubbliche e private, collabora con importanti gallerie italiane ed estere (la sua pittura è amatissima negli Stati Uniti ed in Giappone).
E’ consulente particolare designato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalle Sovrintendenze per le problematiche relative alla conservazione e valorizzazione delle più antiche opere “a fresco” esistenti in Italia.
Di lui hanno scritto numerose personalità del mondo dell’arte e della cultura, e tra gli altri: Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Maria Cristina Acidini, Luigi Ravaioli, Umberto Cecchi, Giovanni Faccenda, Enrico Giustacchini, Domenico Guzzi, Tommaso Paloscia, Mario Bucci, Nicola Micieli, Riccardo Ferrucci, Maria Giovanna Carli, Giovanni Lombardi, Gilberto Madioni, Pierfrancesco Listri, Stefano De Rosa, Alessandro Romanini, Laura Farina, Fabio Canessa, Elisa Gradi, Sandra Nava, Maurizio Vanni, Francesco Festuccia; di lui si sono interessate a più riprese le maggiori testate nazionali e di settore, nonché gli organi di informazione RAI.
Ha inoltre scritto e pubblicato diverse raccolte di pensieri, racconti e poesie da cui sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali; scrive periodicamente per rubriche di costume su quotidiani nazionali.
E’ stato ideatore e protagonista per RAI RETE1 della trasmissione televisiva “ROSA DEI VENTI – l’isola che c’è”, messa in onda giornalmente nel mese di dicembre 2009 e volutamente inserita dopo le notizie dei TG1 quasi a bilanciare con un momento poetico e culturale la spesso brutale realtà della cronaca.
Dal titolo della fortunata trasmissione RAI ha preso il nome l’ultima esposizione pubblica, svoltasi a Pietrasanta dal luglio all’agosto 2010; nella suggestiva cornice della piazzetta lato campanile del duomo di Pietrasanta, “L’ISOLA CHE C’E’” di Talani ha suscitato forte suggestione mediante la mostra di pitture e sculture inedite, ricreando il mondo poetico peculiare del maestro toscano.
Vive e lavora a San Vincenzo (Livorno).
Talani, ora nel pieno della sua maturità artistica, è un “Talani fantasioso, narrativo, ricco di spunti, di affabulazioni, di suggestioni, di colori che hanno le sfumature della sabbia e i profumi del vento, - ci dice Umberto Cecchi nella presentazione critica nel catalogo - c’è qualcosa di più: c’è un mixer inebriante di profumo d’alghe e sabbia e il rumore inquietante e misterioso delle conchiglie portate all’orecchio, il tutto mescolato all’odore metallico e rugginoso dei binari e delle ruote dei treni, che lascia nel naso e sul palato un sapore forte e aspro di ferro, tanto che sembra stiamo divorando le verghe magiche lungo le quali corre un qualche Orient Express sbuffante lanciato verso mondi sconosciuti”
È vero che nei suoi dipinti si sente sempre la sabbia, si sente il sapore della salsedine, come quando si cammina per le strade si San Vincenzo, di Viareggio o di Marina di Massa. I suoi personaggi hanno sempre i capelli tirati dal vento. È gente di mare, anche se a terra, anche se suona uno strumento, anche di notte alla luce della luna.
Ma Cecchi ci ricorda che in Talani non troviamo “solo l’imprinting ricevuto dal mare o la nostalgia dei viaggi fantastici del bambino che guarda fuggire via i treni, ad arricchire con colori tenui che solo a tratti diventano più forti e definiti, storie raccontate sulle tele o sugli affreschi che lui è fra i pochi artisti d’oggi a poter riproporre così come si faceva nel Rinascimento fiorentino.
C’è qualcosa di più in questa sua prosa impastata nei colori delle acque e della sabbia, asciutta ma ricchissima, capace di storie ricche di sfumature: c’è la cultura di un curioso della vita vista con l’ironia pensosa del toscano: i suoi marinai non hanno tempo e si muovono sulle battigie come a segnare un territorio che subito dopo lasceranno per prendere di nuovo il mare e affrontare i suoi capricci; e i suoi viaggiatori, anch’essi in partenza verso mondi che non ci è dato di sapere, in fuga da storie che possiamo inventare a nostro piacere ma che loro si prenotano addosso con una pensosa fatica di vivere che non li opprime, ma li spinge sempre a nuove partenze.”
I colori sabbiosi, che si stemperano in grigi, il silenzio che circonda le sue figure, figure trasparenti che lasciano intravvedere la spiaggia con gli ombrelloni, pesci rossi che danzano sulle onde, il mare solcato da navi sono ben presenti in “Rotte traverse” e esprimono molto bene quella solitudine che troppo spesso tutti noi viviamo in questa società, che corre sempre senza uno scopo ragionevole.
Troviamo così “una strana struggente nostalgia che viene destata in noi da quelli che io chiamerei i silenzi di Talani: silenzi di cielo e di mare, di pianure senza confini traversate da ferrovie invisibili dove l’ocra è una strana terra di Siena”, come Cecchi ci dice.
Giampaolo Talani – note biografiche
Giampaolo Talani nasce a San Vincenzo (Livorno) nel 1955.
Ha maturato una profonda preparazione artistica frequentando prima il Liceo Artistico poi l’Accademia di Belle Arti in Firenze dove è stato tra gli allievi prediletti del Maestro Goffredo Trovarelli.
Ancora studente effettua la prima personale nel 1977. Si laurea nel 1979 con una tesi su James Ensor e viene segnalato per la partecipazione al “premio Lubiam” di Mantova dedicato ai giovani artisti.
La curiosità che gli è propria lo ha indotto a coltivare i generi tradizionali della pittura ed a sperimentare anche altre tecniche compresa l’incisione e la pittura a fresco di cui è - tra i contemporanei – uno dei pochi profondi conoscitori.
Si distingue per la sua abilità di incisore ma è per la pittura a fresco che, appena ventiquattrenne, riceve il prestigioso incarico di affrescare la Chiesa di San Vincenzo Ferreri in San Vincenzo (LI). Porta a termine il complesso lavoro in nove anni, seguito sin dalle fasi preparatorie dalla stampa e dalla RAI.
Il vasto ciclo (200 mq. di pittura) gli vale, oltre a entusiastici tributi di critica e di pubblico altre importanti commissioni: la pala d’altare per la chiesa di S.Croce in Populonia, gli affreschi per il santuario “Madonna del Frassine” (Grosseto) e il grande affresco “La predica di San Bernardino” sulla parete esterna del Palazzo Vescovile di Massa Marittima, presentato in Vaticano per esplicita richiesta di S.S.Giovanni Paolo II, dal quale viene ricevuto nel marzo del 1992.
Altri importanti affreschi si trovano in palazzi di proprietà privata tra cui meritano particolare menzione quelli di una villa medicea in località Bandita (Livorno).
Intanto prosegue la ricerca pittorica, sviluppando nel tempo una tecnica ed uno stile assolutamente originali.
Se, infatti, la pittura degli anni giovanili appare più dura ed inquietante, quasi pervasa da una specie di “horror vacui”, ispirandosi a illustri modelli tra cui, prediletto sin dai tempi dell’Accademia, il grande maestro belga Ensor, in una fase più matura la sua visione poetica si addolcisce e con questa anche l’espressione pittorica.
Il viaggio artistico si dipana in importanti personali tra le tematiche delle “Storie del Marinaio”, “Storie Nuove”, “Un forte vento di mare”, “Cercatori di Pesci”, quindi “Storie Salate” e “Finisterre- Partenze”, le ultime due, rimarchevoli mostre pubbliche del 2000 e 2002.
Nel 2004, con la mostra “ANIMALI DI BATTIGIA” tenutasi a Napoli, Castel dell’Ovo, Talani viene consacrato tra i maestri della pittura italiana contemporanea.
Nel marzo 2005 il comune di Fiesole invita Talani ad esporre e per la prima volta apre le sale del Museo Archeologico per accogliere le sue opere. Nasce “SINE TEMPORE”, la grande mostra antologica che vede esposta per la prima volta nella cappella di Sant’Ansano (deliziosa struttura settecentesca recentemente restaurata), una importantissima serie di dipinti e cartoni d’affresco aventi ad oggetto la musica ed i musicisti.
E’ un riconoscimento fondamentale della vocazione “umanista” di Talani che ha proseguito poi nella sua ricerca pittorica elaborando la nuova tematica “OMBRE”.
“OMBRE” e “PARTENZE” sono state subito individuate dalla critica tra i più felici argomenti espressivi di Talani, tant’è che la loro sintesi ha poi fortemente ispirato l’artista nel concepire il progetto del grande affresco “PARTENZE” ideato ed eseguito per la stazione di Santa Maria Novella a Firenze col supporto di specifici studi tecnici, che hanno permesso all’artista di “appendere” l’affresco alla parete, dopo averne eseguito lo “strappo”, senza intaccare la struttura muraria sottostante.
Allo stato attuale si tratta dunque del più grande strappo d’affresco al mondo (80 mq. complessivi) e presenta la peculiarità di essere trasportabile e quindi ricollocabile anche altrove.
“PARTENZE” ha generato un grandissimo interesse intorno alle potenzialità espressive di Talani sia in Italia che all’estero; soprattutto è stata ampliamente riconosciuta la sua capacità di concepire e realizzare progetti pubblici di fortissimo impatto e di unanime condivisione.
In virtù di queste qualità, nell’ambito delle celebrazioni di Stato per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, il suo dipinto “L’OMBRA DELL’EROE” è stato consegnato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed andrà ad arricchire la pinacoteca del Quirinale mentre l’opera “MILLE UOMINI” fa parte da alcuni mesi della collezione del Museo del Risorgimento, al Vittoriano di Roma.
Ad ulteriore riconoscimento, il Comune di Firenze e la Galleria degli Uffizi hanno ospitato da marzo a maggio 2008 “ROSA DEI VENTI”, progetto sviluppato in due direzioni complementari: una suggestiva antologica allestita in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, corredata da una fusione in bronzo dal medesimo titolo alta 4 metri collocata sotto il Loggiato degli Uffizi. Contestualmente la Provincia di Firenze ha inserito tra le manifestazioni del GENIO FIORENTINO uno straordinario progetto sull’esecuzione dell’affresco che ha visto Talani ancora protagonista nella tecnica in cui eccelle.
Sempre in tema di opere monumentali, ha eseguito un grande bronzo di 8
metri di altezza dal titolo IL MARINAIO pensato come simbolo del nuovo porto
e del paese di San Vincenzo (LI). L’opera è stata inaugurata nel giungo 2010;
Il calco del bronzo è stato esposto in anteprima durante le celebrazioni del
ventennale della caduto del muro nel corso del giugno 2009 a Berlino, dove
Talani, unico artista straniero invitato dal Parlamento cittadino, ha aperto
le celebrazioni europee con la installazione “BERLINO OLTRE LA DUNA –
GLI OMBRELLI DELLA LIBERTA’ ”.
Un centinaio di colorati ombrelloni da mare, originati dal busto alto 3 metri del marinaio fuso in resina, letteralmente volavano oltre quel segmento che resta del muro berlinese (Eastsidegallery) lungo le rive della Sprea.
Questa puQoetica sintesi di libertà, è la seconda importante tappa dell’ambizioso progetto di Talani “OLTRE LA DUNA – LA METAFISICA DELLA LIBERTA’ “ , idea partita da Firenze con una analoga installazione in occasione della mostra ROSA DEI VENTI, e destinata a toccare quei luoghi in cui l’uomo prima si è tolto e poi ha riconquistato la propria libertà.
Ha esposto a New York, Washington, Parigi, New Orleans, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Düsseldorf, Beirut, Parigi, Berlino, Siviglia, Lisbona.
Le sue opere sono oggi in importanti collezioni pubbliche e private, collabora con importanti gallerie italiane ed estere (la sua pittura è amatissima negli Stati Uniti ed in Giappone).
E’ consulente particolare designato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalle Sovrintendenze per le problematiche relative alla conservazione e valorizzazione delle più antiche opere “a fresco” esistenti in Italia.
Di lui hanno scritto numerose personalità del mondo dell’arte e della cultura, e tra gli altri: Vittorio Sgarbi, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Maria Cristina Acidini, Luigi Ravaioli, Umberto Cecchi, Giovanni Faccenda, Enrico Giustacchini, Domenico Guzzi, Tommaso Paloscia, Mario Bucci, Nicola Micieli, Riccardo Ferrucci, Maria Giovanna Carli, Giovanni Lombardi, Gilberto Madioni, Pierfrancesco Listri, Stefano De Rosa, Alessandro Romanini, Laura Farina, Fabio Canessa, Elisa Gradi, Sandra Nava, Maurizio Vanni, Francesco Festuccia; di lui si sono interessate a più riprese le maggiori testate nazionali e di settore, nonché gli organi di informazione RAI.
Ha inoltre scritto e pubblicato diverse raccolte di pensieri, racconti e poesie da cui sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali; scrive periodicamente per rubriche di costume su quotidiani nazionali.
E’ stato ideatore e protagonista per RAI RETE1 della trasmissione televisiva “ROSA DEI VENTI – l’isola che c’è”, messa in onda giornalmente nel mese di dicembre 2009 e volutamente inserita dopo le notizie dei TG1 quasi a bilanciare con un momento poetico e culturale la spesso brutale realtà della cronaca.
Dal titolo della fortunata trasmissione RAI ha preso il nome l’ultima esposizione pubblica, svoltasi a Pietrasanta dal luglio all’agosto 2010; nella suggestiva cornice della piazzetta lato campanile del duomo di Pietrasanta, “L’ISOLA CHE C’E’” di Talani ha suscitato forte suggestione mediante la mostra di pitture e sculture inedite, ricreando il mondo poetico peculiare del maestro toscano.
Vive e lavora a San Vincenzo (Livorno).
16
aprile 2011
Giampaolo Talani – Rotte traverse
Dal 16 aprile al 22 maggio 2011
arte contemporanea
Location
FRANCA PEZZOLI ARTE CONTEMPORANEA
Clusone, Via Giuseppe Mazzini, 39, (Bergamo)
Clusone, Via Giuseppe Mazzini, 39, (Bergamo)
Biglietti
Ingresso Libero
Orario di apertura
FRANCA PEZZOLI arte contemporanea
Orari Galleria: Tutti i giorni: 10.00 - 12.30, 16.00 - 19.30 mercoledì chiuso
MUSEO BASILICA
Orari Museo:
Prefestivi e festivi: 10.00 - 12.30 15.30 - 20.00
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 16 Museo della Basilica
ore 18 Galleria FRANCA PEZZOLI arte contemporanea
Autore