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Giampietro Baroni
personale di pittura
Comunicato stampa
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Pots è onorata di poter esporre per la prima volta la collezione di
Giampietro Baroni, una collezione che ha alle spalle tutta la vita di questo
Artista, e artista in questo caso ha la lettera maiuscola perché grazie a
questa mostra possiamo ripercorrere la vita professionale, artistica e
profondamente umana di questo veneziano doc!
La carriera artistica di Giampietro è davvero densa di avvenimenti, e quando
me ha parlato ne sono rimasta sbalordita, non è facile riuscire a conoscere
qualcuno che può raccontare storie di artisti, della vita e dell’aria che
respirava a Venezia negli anni Sessanta e Settanta.
Nel secondo Dopoguerra ha iniziato a lavorare alla Camera di Commercio di
Venezia con il ruolo di rappresentante, ruolo che era stato del padre che
glielo ha tramandato, e per il quale ha anche ottenuto una medaglia d’oro.
Questo è il filo conduttore del lavoro, che è sempre stato svolto con
passione e professionalità, e che ha sempre consentito che la grande
passione artistica potesse svilupparsi e crescere negli anni.
Torniamo indietro nel tempo…
Gianpietro nasce vicino a Campo Sant’Aponal, qui a Venezia, nello stesso
Palazzo dove vivevano i Duodo, antica famiglia veneziana, che vantava tra i
suoi componenti un famoso pittore, che lo iniziò alla pittura figurativa,
insegnandogli varie tecniche pittoriche e di disegno dal vero.
Con il proseguire degli anni fa la conoscenza di alcuni pittori e
disegnatori di fumetti, con i quali è ancora in contatto, e con Don Emilio
Suman, appassionato di pittura e specialmente di copie, meravigliose quelle
di G.B. Tiepolo e del Giorgione, impara sempre più perfettamente come
riuscire a trovare la medesima luce ed i medesimi intenti dei grandi pittori
del passato, molto toccanti sono infatti le copie di alcuni quadri di grandi
artisti del passato come Van Gogh, Degas, Monet e Manet, non è così semplice
copiare un opera famosa, non si riduca mai tutto solo al colore e ai
dettagli, ma anche alla passione e all’atmosfera che l’artista ha voluto
dare, per impressionare il fruitore, per conquistarlo, per ammaliarlo pur
consapevole che l’opera che ha davanti non è un originale, ma una
copia-rappresentazione-interpretazione di una grande tela. A volte i ricordi
si insinuano nella nostra memoria, e senza che ce ne rendiamo conto, si
ancorano alla nostra fantasia e vengono riproposti, senza che ci sia una
vera e propria “volontà di rappresentazione”.
La passione per il cinema, soprattutto per la parte tecnica, visto che
Gianpietro faceva il tecnico insonorizzatore sia alla mostra del Cinema, che
a livello amatoriale qui a Venezia, lo ha fatto crescere anche a livello
artistico, le sceneggiature, i tagli, le voci, l’ambientazione, il
montaggio, l’inquadratura non sono le componenti di ogni creazione d’arte?
Certo la creatività, l’impulso, la fantasia della creazione, sono le parti
più entusiasmanti, ma il processo più oggettivo che sta dietro a tutto ciò è
la parte più nascosta che dà l’opportunità ad un’opera di essere Unica!!
Negli anni Settanta, la vita intellettuale veneziana era all’apice delle
possibilità, Gianpietro insegna tecnica cinematografica all’Istituto
Filippini, e diventa un radio amatore, grazie alla passione del cinema, dove
ha fatto dei saggi di tecnica musicale e di cinema con un gruppo di amici, e
decidono di aprire dal nulla un cineforum, per poter rendere partecipi
all’arte cinematografica tanti appassionati, e per poter rendere pubblici i
film della mostra del cinema.
Gli impegni lavorativi e familiari lo hanno allontanato un po’ da questa
scena artistica veneziana, ma finalmente, dopo mesi di trattative potremmo
vedere presso l’Antica Osteria Ruga Rialto le opere piene di
quell’impressione romantica di Venezia, di quella luce che illumina solo
questa città, in quel modo così delizioso, tenero e magnetico che ci lascia
tutti legati, stregati dalle piccole calli, al profumo dei fiori, dal freddo
pungente e dal sole caldo.
Anche se la casa a Venezia non è l’unica dove Gianpietro e la moglie vivono,
infatti passano molto tempo anche ad Agordo, dove la pungente aria di
montagna stimola la fantasia, l’approdo sicuro, il porto felice è sempre lo
stesso, il Campiello dei Meloni, vicino a Campo San Polo, dove il sole entra
sempre, pallido d’inverno e caldo d’estate, dove, ci si sente sempre al
sicuro, e le tele brillano d’olio e d’acrilico sempre, e la fantasia di
nuove opere entra dalla finestra…
Giampietro Baroni, una collezione che ha alle spalle tutta la vita di questo
Artista, e artista in questo caso ha la lettera maiuscola perché grazie a
questa mostra possiamo ripercorrere la vita professionale, artistica e
profondamente umana di questo veneziano doc!
La carriera artistica di Giampietro è davvero densa di avvenimenti, e quando
me ha parlato ne sono rimasta sbalordita, non è facile riuscire a conoscere
qualcuno che può raccontare storie di artisti, della vita e dell’aria che
respirava a Venezia negli anni Sessanta e Settanta.
Nel secondo Dopoguerra ha iniziato a lavorare alla Camera di Commercio di
Venezia con il ruolo di rappresentante, ruolo che era stato del padre che
glielo ha tramandato, e per il quale ha anche ottenuto una medaglia d’oro.
Questo è il filo conduttore del lavoro, che è sempre stato svolto con
passione e professionalità, e che ha sempre consentito che la grande
passione artistica potesse svilupparsi e crescere negli anni.
Torniamo indietro nel tempo…
Gianpietro nasce vicino a Campo Sant’Aponal, qui a Venezia, nello stesso
Palazzo dove vivevano i Duodo, antica famiglia veneziana, che vantava tra i
suoi componenti un famoso pittore, che lo iniziò alla pittura figurativa,
insegnandogli varie tecniche pittoriche e di disegno dal vero.
Con il proseguire degli anni fa la conoscenza di alcuni pittori e
disegnatori di fumetti, con i quali è ancora in contatto, e con Don Emilio
Suman, appassionato di pittura e specialmente di copie, meravigliose quelle
di G.B. Tiepolo e del Giorgione, impara sempre più perfettamente come
riuscire a trovare la medesima luce ed i medesimi intenti dei grandi pittori
del passato, molto toccanti sono infatti le copie di alcuni quadri di grandi
artisti del passato come Van Gogh, Degas, Monet e Manet, non è così semplice
copiare un opera famosa, non si riduca mai tutto solo al colore e ai
dettagli, ma anche alla passione e all’atmosfera che l’artista ha voluto
dare, per impressionare il fruitore, per conquistarlo, per ammaliarlo pur
consapevole che l’opera che ha davanti non è un originale, ma una
copia-rappresentazione-interpretazione di una grande tela. A volte i ricordi
si insinuano nella nostra memoria, e senza che ce ne rendiamo conto, si
ancorano alla nostra fantasia e vengono riproposti, senza che ci sia una
vera e propria “volontà di rappresentazione”.
La passione per il cinema, soprattutto per la parte tecnica, visto che
Gianpietro faceva il tecnico insonorizzatore sia alla mostra del Cinema, che
a livello amatoriale qui a Venezia, lo ha fatto crescere anche a livello
artistico, le sceneggiature, i tagli, le voci, l’ambientazione, il
montaggio, l’inquadratura non sono le componenti di ogni creazione d’arte?
Certo la creatività, l’impulso, la fantasia della creazione, sono le parti
più entusiasmanti, ma il processo più oggettivo che sta dietro a tutto ciò è
la parte più nascosta che dà l’opportunità ad un’opera di essere Unica!!
Negli anni Settanta, la vita intellettuale veneziana era all’apice delle
possibilità, Gianpietro insegna tecnica cinematografica all’Istituto
Filippini, e diventa un radio amatore, grazie alla passione del cinema, dove
ha fatto dei saggi di tecnica musicale e di cinema con un gruppo di amici, e
decidono di aprire dal nulla un cineforum, per poter rendere partecipi
all’arte cinematografica tanti appassionati, e per poter rendere pubblici i
film della mostra del cinema.
Gli impegni lavorativi e familiari lo hanno allontanato un po’ da questa
scena artistica veneziana, ma finalmente, dopo mesi di trattative potremmo
vedere presso l’Antica Osteria Ruga Rialto le opere piene di
quell’impressione romantica di Venezia, di quella luce che illumina solo
questa città, in quel modo così delizioso, tenero e magnetico che ci lascia
tutti legati, stregati dalle piccole calli, al profumo dei fiori, dal freddo
pungente e dal sole caldo.
Anche se la casa a Venezia non è l’unica dove Gianpietro e la moglie vivono,
infatti passano molto tempo anche ad Agordo, dove la pungente aria di
montagna stimola la fantasia, l’approdo sicuro, il porto felice è sempre lo
stesso, il Campiello dei Meloni, vicino a Campo San Polo, dove il sole entra
sempre, pallido d’inverno e caldo d’estate, dove, ci si sente sempre al
sicuro, e le tele brillano d’olio e d’acrilico sempre, e la fantasia di
nuove opere entra dalla finestra…
04
novembre 2005
Giampietro Baroni
Dal 04 novembre al primo dicembre 2005
arte contemporanea
Location
ANTICA OSTARIA RUGA RIALTO
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Orario di apertura
11-13 e 16-02
Vernissage
4 Novembre 2005, ore 19
Autore
quanti anni sono passati da questa prima esposizione dei miei quadri. E’ un ricordo che lacio con piacere