Da pittore figurativo di mano facile e cuore semplice lascia il certo per l'incerto, scegliendo di sperimentare incessantemente. Attratto con piacere infantile dai rimescolamenti dalle sovrapposizioni, dai miscugli, dai pigmenti non rinuncia a proporre opere nelle scenografie teatrali. Come un cane vagabondo senza collare Gian Carlo Pardini è sempre alla ricerca di una meta alimentandosi della sua inseparabile creatività. ........... (... Il mio cibo è... la mia inseparabile e vitale ... creatività) ... Applicando su una grossa tela abbigliamenti intimi che simulando una roccia attraggono e seducono il pubblico,sperimenta una nuova tecnica compositiva,che,unita alle sperimentazioni precedenti, elaborerà diverse soluzioni che saranno importanti per la sua crescita artistica (Sono figlio di quella palpabile aria di libertà che soffiando mi spinge come una foglia verso una meta sconosciuta.