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Gian Genta – Donne e Civette: Maledetta Passione
Si concluderà il prossimo 3 settembre la fortunata rassegna d’arte contemporanea “Creuza de ma. Mulattiere d’arte e di confine” con l’inaugurazione della prestigiosa personale del maestro ceramista savonese Gian Genta presso l’elegante Palazzo Ottolenghi di Asti, nel cuore del centro cittadino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si concluderà il prossimo 3 settembre la fortunata rassegna d’arte contemporanea “Creuza
de ma. Mulattiere d’arte e di confine” con l’inaugurazione della prestigiosa personale del maestro
ceramista savonese Gian Genta presso l’elegante Palazzo Ottolenghi di Asti, nel cuore del centro
cittadino. Un evento culturale di alto livello curato dal celebre critico d’arte Giorgia Cassini ed
organizzato in concomitanza con l’importante mostra “Asti nel Seicento” allestita nell’adiacente
Palazzo Mazzetti e che vede il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti e della
Fondazione Palazzo Mazzetti di Asti.
“Donne e Civette: maledetta passione” è un’esposizione preziosa dedicata ad un artista
d’eccezione. Assiduo frequentatore dei circoli e della mitica scuola artistica Albissolese fin dagli
anni ́60- ́70, dopo l’esordio alla quadriennale di Roma, Gian Genta vive a stretto contatto con i più
grandi nomi dell’arte italiana con cui ha un rapporto di amicizia ma al tempo stesso di riservatezza
e di rispetto affascinato dalle differenti qualità di Jorn, Lam, Fabbri, Sassu, Fontana ed altri con cui
ha avuto modo di convivere, ragionare e riflettere. A metà degli anni ́60 si configura nel gruppo
Nuova Figurazione recuperando elementi figurativi tradizionali caratterizzati nella fase gestuale
dalla Action Painting.
Caratteristica del suo modellato è la centralità della figura femminile in accostamento ad un nuovo
espressionismo, mentre nella cromia risaltano le sfumature di soli tre colori: il giallo, il rosso ed
il verde non esplosi nel piacere della luce del sole e della vita, ma velatamente incerti, abnormi ed
inorganici, metafora degli aspetti mistici, delle paure e degli enigmi dell’essere.
Nelle sue opere pertanto si evince la non decorazione ma l’incontrollabilità degli effetti che ossidi e
smalti nelle differenti cotture producono attraverso l’iperbole del processo creativo del fuoco.
«Originale sperimentatore, Gian Genta è arrivato alla ceramica attraverso la scrittura e
la pittura - commenta la dott.ssa Giorgia Cassini - Le sue opere nascono dal sentimento,
dall’intuizione, dalla memoria. Sono ceramiche con un qualcosa di arcaico che però posseggono
il calore che piace al pubblico moderno. Con un’intelligenza ed una sensibilità fuori dal comune
crea di fatto una nuova cultura di bellezza: voglia di colore e di sostanza in perfetto sodalizio.
L’esposizione astigiana è incentrata sulla figura femminile e sul simbolico richiamo iconografico
della civetta, a testimonianza, ancora una volta, dell’esultanza creativa del suo temperamento che,
unitamente al sottile ingegno indagatore, seduce in termini di audacia nelle grandi installazioni
e stupisce nella forte resa espressionistica dei soggetti animalier. Una mostra assolutamente da
vedere, in cui ogni testina femminile è una protagonista, una forma plastica di ideale bellezza non
scevra di concreta fisicità».
GIAN GENTA – Cenni biografici
Gian Genta nasce a Savona, riconosciuto il merito di essere uno dei più interessanti scultori
ceramisti nel panorama internazionale, oggi la sua attività lo vede impegnato quasi esclusivamente
nella ceramica. Nel 2007 riceve il Premio della critica in ambito nazionale ed il Silver Award 2007
dalla galleria Art Majeur di Parigi. Nel 2011 è selezionato ben due volte al Padiglione Italia della
Biennale di Venezia. Nel 2012 è 2° classificato per scultura e mixed media al The International
Art Contest in Bongaree Australia. Nel 2013 le sue opere vengono selezionate al China Jngdezhen
International Ceramic Fair ed espone alla rassegna internazionale Undergroundzero Ocnele Mari
– Jud. Vâlcea in Romania; è 1° classificato al The International Art Contest in Australia. Nel
2014 espone alla Biennale di Montecarlo ed è collocata in permanenza una sua opera sulla piazza
del Comune di Varazze (SV). Le sue mostre vengono curate e presentate dalla dott.ssa Giorgia
Cassini già Direttore Artistico della Biennale di Venezia 2011 Padiglione Italia. Le sue opere sono
presenti in numerose collezioni pubbliche e private, per la biografia completa si rimanda al sito
www.giangenta.it
de ma. Mulattiere d’arte e di confine” con l’inaugurazione della prestigiosa personale del maestro
ceramista savonese Gian Genta presso l’elegante Palazzo Ottolenghi di Asti, nel cuore del centro
cittadino. Un evento culturale di alto livello curato dal celebre critico d’arte Giorgia Cassini ed
organizzato in concomitanza con l’importante mostra “Asti nel Seicento” allestita nell’adiacente
Palazzo Mazzetti e che vede il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti e della
Fondazione Palazzo Mazzetti di Asti.
“Donne e Civette: maledetta passione” è un’esposizione preziosa dedicata ad un artista
d’eccezione. Assiduo frequentatore dei circoli e della mitica scuola artistica Albissolese fin dagli
anni ́60- ́70, dopo l’esordio alla quadriennale di Roma, Gian Genta vive a stretto contatto con i più
grandi nomi dell’arte italiana con cui ha un rapporto di amicizia ma al tempo stesso di riservatezza
e di rispetto affascinato dalle differenti qualità di Jorn, Lam, Fabbri, Sassu, Fontana ed altri con cui
ha avuto modo di convivere, ragionare e riflettere. A metà degli anni ́60 si configura nel gruppo
Nuova Figurazione recuperando elementi figurativi tradizionali caratterizzati nella fase gestuale
dalla Action Painting.
Caratteristica del suo modellato è la centralità della figura femminile in accostamento ad un nuovo
espressionismo, mentre nella cromia risaltano le sfumature di soli tre colori: il giallo, il rosso ed
il verde non esplosi nel piacere della luce del sole e della vita, ma velatamente incerti, abnormi ed
inorganici, metafora degli aspetti mistici, delle paure e degli enigmi dell’essere.
Nelle sue opere pertanto si evince la non decorazione ma l’incontrollabilità degli effetti che ossidi e
smalti nelle differenti cotture producono attraverso l’iperbole del processo creativo del fuoco.
«Originale sperimentatore, Gian Genta è arrivato alla ceramica attraverso la scrittura e
la pittura - commenta la dott.ssa Giorgia Cassini - Le sue opere nascono dal sentimento,
dall’intuizione, dalla memoria. Sono ceramiche con un qualcosa di arcaico che però posseggono
il calore che piace al pubblico moderno. Con un’intelligenza ed una sensibilità fuori dal comune
crea di fatto una nuova cultura di bellezza: voglia di colore e di sostanza in perfetto sodalizio.
L’esposizione astigiana è incentrata sulla figura femminile e sul simbolico richiamo iconografico
della civetta, a testimonianza, ancora una volta, dell’esultanza creativa del suo temperamento che,
unitamente al sottile ingegno indagatore, seduce in termini di audacia nelle grandi installazioni
e stupisce nella forte resa espressionistica dei soggetti animalier. Una mostra assolutamente da
vedere, in cui ogni testina femminile è una protagonista, una forma plastica di ideale bellezza non
scevra di concreta fisicità».
GIAN GENTA – Cenni biografici
Gian Genta nasce a Savona, riconosciuto il merito di essere uno dei più interessanti scultori
ceramisti nel panorama internazionale, oggi la sua attività lo vede impegnato quasi esclusivamente
nella ceramica. Nel 2007 riceve il Premio della critica in ambito nazionale ed il Silver Award 2007
dalla galleria Art Majeur di Parigi. Nel 2011 è selezionato ben due volte al Padiglione Italia della
Biennale di Venezia. Nel 2012 è 2° classificato per scultura e mixed media al The International
Art Contest in Bongaree Australia. Nel 2013 le sue opere vengono selezionate al China Jngdezhen
International Ceramic Fair ed espone alla rassegna internazionale Undergroundzero Ocnele Mari
– Jud. Vâlcea in Romania; è 1° classificato al The International Art Contest in Australia. Nel
2014 espone alla Biennale di Montecarlo ed è collocata in permanenza una sua opera sulla piazza
del Comune di Varazze (SV). Le sue mostre vengono curate e presentate dalla dott.ssa Giorgia
Cassini già Direttore Artistico della Biennale di Venezia 2011 Padiglione Italia. Le sue opere sono
presenti in numerose collezioni pubbliche e private, per la biografia completa si rimanda al sito
www.giangenta.it
03
settembre 2014
Gian Genta – Donne e Civette: Maledetta Passione
Dal 03 al 21 settembre 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO OTTOLENGHI
Asti, Corso Vittorio Alfieri, 350, (Asti)
Asti, Corso Vittorio Alfieri, 350, (Asti)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10,30 -19,30
Giorni festivi sempre aperto, lunedì chiuso
Vernissage
3 Settembre 2014, ore 18,00
Autore
Curatore