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Gian Luca Bianco – Imbilico: perpetua motus terra
La mostra intende narrare sotto il profilo artistico, fotografico e installativo aspetti del sisma che nell’estate dello scorso anno ha colpito il centro Italia, modificando sensibilmente il patrimonio paesaggistico e storico di alcune località
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 23 settembre, alle ore 21, in occasione delle Giornate europee del patrimonio,
promosse dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, al Palazzo ducale di
Gubbio, alle ore 21, sarà inaugurata Imbilico: perpetua motus terra una mostra complessa,
curata da Lorenzo Fiorucci, che intende narrare sotto il profilo artistico, fotografico e
installativo aspetti del sisma che nell’estate dello scorso anno ha colpito il centro Italia,
modificando sensibilmente il patrimonio paesaggistico e storico di alcune località.
Guardando le immagini scattate e rielaborate da Gian Luca Bianco nelle zone terremotate
dell'Umbria si acquisisce la consapevolezza di abitare una terra tumultuosa,
energicamente inquieta e quindi viva, capace di scuotersi in pochi attimi dal torpore
cambiando all’improvviso la geografia antropica della storia. Il progetto nasce da un’idea di
Gian Luca Bianco e Gian Domenico Troiano con musiche di Max Bernacchia. I due artisti
hanno intrapreso un viaggio nelle zone colpite dal sisma per realizzare un reportage con
l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione a un dramma che ha colpito il cuore d'Italia. Da
quell'esperienza Gian Luca Bianco ha rielaborato scatti e sviluppando un linguaggio che
coinvolge diverse tecniche: dal collage alla stampa dando vita ad una duplice ricerca:
generale interrogandosi su come l'uomo può rimodulare il proprio rapporto con la natura e
personale interiore alla ricerca del punto di equilibrio che regola il comportamento
inconscio degli uomini. Il tema della precarietà è osservato dal punto di vista geografico,
fisico, emotivo, intellettuale, in un momento storico estremamente instabile e insidioso
sotto molti punti di vista. Un terremoto diviene la sciagura capace di annientare per
sempre un territorio mettendolo di fronte a se stesso e alla responsabilità umana, ma
diventa al tempo stesso l'opportunità per un nuovo sviluppo responsabile, economico,
culturale e turistico. Imbilico nasce dall'esigenza profonda di raccontare la tragedia, una
consapevolezza, una speranza. Un'apposita installazione verrà realizzata nelle sale di
Palazzo ducale. La mostra, che è stata già ospitata in diverse forme a Milano, Innsbruck e
Palazzo di Assisi, durerà fino a domenica 5 novembre.
promosse dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, al Palazzo ducale di
Gubbio, alle ore 21, sarà inaugurata Imbilico: perpetua motus terra una mostra complessa,
curata da Lorenzo Fiorucci, che intende narrare sotto il profilo artistico, fotografico e
installativo aspetti del sisma che nell’estate dello scorso anno ha colpito il centro Italia,
modificando sensibilmente il patrimonio paesaggistico e storico di alcune località.
Guardando le immagini scattate e rielaborate da Gian Luca Bianco nelle zone terremotate
dell'Umbria si acquisisce la consapevolezza di abitare una terra tumultuosa,
energicamente inquieta e quindi viva, capace di scuotersi in pochi attimi dal torpore
cambiando all’improvviso la geografia antropica della storia. Il progetto nasce da un’idea di
Gian Luca Bianco e Gian Domenico Troiano con musiche di Max Bernacchia. I due artisti
hanno intrapreso un viaggio nelle zone colpite dal sisma per realizzare un reportage con
l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione a un dramma che ha colpito il cuore d'Italia. Da
quell'esperienza Gian Luca Bianco ha rielaborato scatti e sviluppando un linguaggio che
coinvolge diverse tecniche: dal collage alla stampa dando vita ad una duplice ricerca:
generale interrogandosi su come l'uomo può rimodulare il proprio rapporto con la natura e
personale interiore alla ricerca del punto di equilibrio che regola il comportamento
inconscio degli uomini. Il tema della precarietà è osservato dal punto di vista geografico,
fisico, emotivo, intellettuale, in un momento storico estremamente instabile e insidioso
sotto molti punti di vista. Un terremoto diviene la sciagura capace di annientare per
sempre un territorio mettendolo di fronte a se stesso e alla responsabilità umana, ma
diventa al tempo stesso l'opportunità per un nuovo sviluppo responsabile, economico,
culturale e turistico. Imbilico nasce dall'esigenza profonda di raccontare la tragedia, una
consapevolezza, una speranza. Un'apposita installazione verrà realizzata nelle sale di
Palazzo ducale. La mostra, che è stata già ospitata in diverse forme a Milano, Innsbruck e
Palazzo di Assisi, durerà fino a domenica 5 novembre.
23
settembre 2017
Gian Luca Bianco – Imbilico: perpetua motus terra
Dal 23 settembre al 05 novembre 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Gubbio, Via Ducale, (Perugia)
Gubbio, Via Ducale, (Perugia)
Vernissage
23 Settembre 2017, ore 21
Autore
Curatore