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Gian Marco Crovetto – Segno e colore. Disegni originali dal 1988 al 2008
Bogliaschino di nascita e residenza (è nato nella cittadina rivierasca l’1 marzo 1957), Gian Marco Crovetto si è dedicato spesso a una pittura paesaggistica, in alcuni casi “en plein air”, ma più spesso guidata dalla forza emotiva del ricordo, di una sensazione provata immergendosi nel paesaggio, quella stessa sensazione che verrà rievocata nel suo studio genovese
Comunicato stampa
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Lunedì 15 Dicembre 2008 inaugura a Bogliasco, presso lo Studio del Rag. Elena Sessarego (in via Giuseppe Mazzini 171 D, tel. 010 3473900) la nuova personale del pittore Gian Marco Crovetto (www.gcrovetto.com), intitolata “Crovetto, segno e colore - Disegni originali dal 1988 al 2008”. L’esposizione, allestita dallo stesso Crovetto, artista bogliaschino che lavora in giro per il mondo, soprattutto tra la Corsica e la Costa Azzurra in Francia, è patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Bogliasco ed è organizzata in collaborazione con la Galleria San Lorenzo al Ducale, presso i cui depositi si trovano molte delle opere di Crovetto. La mostra è aperta al pubblico a ingresso libero e sarà visitabile sino al prossimo Martedì 23 Dicembre, quando ci sarà un grande brindisi di chiusura, alle ore 18. Per tutti gli interessati gli orari d’apertura sono: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. «Si tratta - afferma Elena Sessarego, grande amica del pittore - di un lavoro d’indagine che riscopre la Liguria, attraverso una luce capace di accenderne i rossi, i gialli dorati e i blu del mare mediterraneo». Molte delle opere in mostra sono inedite: «Ho selezionato - afferma Gian Marco Crovetto - una cinquantina di disegni, tra le migliaia che ho realizzato nel corso di vent’anni. Questa parte del mio lavoro è quella che si conosce di meno, ma è anche una delle più importanti, perché mi ha permesso di compiere parecchi esperimenti in vista delle opere successive». Nei disegni, come nelle grafiche, sono raffigurati paesaggi, ma anche situazioni più astratte: «Ho fatto, in molti casi, dei semplici giochi di linee - prosegue Crovetto - cercando di dar vita a delle visuali immaginifiche. Poi mi sono sbizzarrito utilizzando colori molto accesi». In particolare, da notare due disegni di Bogliasco risalenti al 2000, che rendono la cittadina del Levante in maniera stilizzata, con un esito particolarmente affascinante, oltre che efficace. «Sono diversi i materiali che ho utilizzato - afferma Crovetto - Così come le tecniche. Mi sono servito di acquerelli, di tempere e, in alcuni casi, anche di polveri che ho trasformato in acquerelli. Ho utilizzato anche polveri d’oro, per alcuni disegni. In altri casi, invece, il tocco in più è stato dato dalla gommalacca». Anche la carta è particolare: «Ho voluto sperimentare pure in questo ambito. Non mi sono servito soltanto di carta “normale”, ma anche di carta di cotone e di carta fatta a mano. Oppure, fogli di Fabriano di altissima qualità, in grado di resistere ai segni del tempo». La mostra è un omaggio che Crovetto intende fare alla sua città: «Per molti mesi all’anno sono lontano da Bogliasco - conclude - In un certo senso mi voglio “sdebitare” con questa personale».
PROFILO DI GIAN MARCO CROVETTO
Bogliaschino di nascita e residenza (è nato nella cittadina rivierasca l’1 marzo 1957), Gian Marco Crovetto si è dedicato spesso a una pittura paesaggistica, in alcuni casi “en plein air”, ma più spesso guidata dalla forza emotiva del ricordo, di una sensazione provata immergendosi nel paesaggio, quella stessa sensazione che verrà rievocata nel suo studio genovese. Come spiega lo stesso Crovetto: «È proprio questa l’emozione che macero in me, per esprimere il mio pensiero attraverso il paesaggio». Un’emozione che il pittore cerca nei suoi lunghi soggiorni alla scoperta del Mediterraneo, in Provenza, Toscana, Grecia e Corsica, ogni volta riuscendo a cogliere l’intima essenza, la luce, il soggetto, ma soprattutto la sensazione che rimane, che contraddistingue un particolare angolo di mondo, differenziandolo da ogni altro. Il sud della Francia, pur essendo la continuazione del territorio ligure, provoca nel pittore sensazioni completamente diverse, come fosse l’epifania della luce del giorno. Crovetto dipinge a spesse e decise pennellate di rosso, ocra, giallo e oro i paesaggi spettacolari della Provenza, i suoi paesini arroccati, il verde scuro degli ulivi in contrasto con il rosso dei papaveri. È soprattutto la luce, fortissima, implacabile nelle soffocanti estati provenzali, ad attrarre Crovetto, che per lei tralascia gli amati viola-blu dei suoi tipici paesaggi lunari. Ma è vivendo su un’isoletta semideserta della Grecia che le sue opere divengono il racconto figurato della scoperta di una luce nuova, tagliente, trasparente e purissima, che svela le forme esatte dei paesaggi, più figurativi, accendendone i colori. Si passa così dai toni viola blu dei suoi classici notturni genovesi, ai turchesi marini e alle ocre dorate, accesi dal sole canicolare, asciutto, allucinante delle estati greche. Per arrivare alla sua ultima ricerca, che lo vede spingersi verso una maggiore scomposizione volumetrica dei suoi soggetti, che riescono però a conservare il complessivo impianto figurativo. Le sue ampie tele sono dipinte a strati corposi di materia, in modo tale da cristallizzare il tratto deciso e frenetico delle pennellate, che non è soggetto ad alcuna deformazione ma restituisce invece l’immediatezza della trasposizione pittorica. Un’esplosione di colori brillanti e luminosi. Alberi blu, scogliere porpora e mari completamente gialli: tutto diventa credibile e familiare nelle opere di questo artista, che riesce a trasmettere l’emozione profonda e la felicità di chi si accosta alla pittura con spirito giocoso e irriverente.
PROFILO DI GIAN MARCO CROVETTO
Bogliaschino di nascita e residenza (è nato nella cittadina rivierasca l’1 marzo 1957), Gian Marco Crovetto si è dedicato spesso a una pittura paesaggistica, in alcuni casi “en plein air”, ma più spesso guidata dalla forza emotiva del ricordo, di una sensazione provata immergendosi nel paesaggio, quella stessa sensazione che verrà rievocata nel suo studio genovese. Come spiega lo stesso Crovetto: «È proprio questa l’emozione che macero in me, per esprimere il mio pensiero attraverso il paesaggio». Un’emozione che il pittore cerca nei suoi lunghi soggiorni alla scoperta del Mediterraneo, in Provenza, Toscana, Grecia e Corsica, ogni volta riuscendo a cogliere l’intima essenza, la luce, il soggetto, ma soprattutto la sensazione che rimane, che contraddistingue un particolare angolo di mondo, differenziandolo da ogni altro. Il sud della Francia, pur essendo la continuazione del territorio ligure, provoca nel pittore sensazioni completamente diverse, come fosse l’epifania della luce del giorno. Crovetto dipinge a spesse e decise pennellate di rosso, ocra, giallo e oro i paesaggi spettacolari della Provenza, i suoi paesini arroccati, il verde scuro degli ulivi in contrasto con il rosso dei papaveri. È soprattutto la luce, fortissima, implacabile nelle soffocanti estati provenzali, ad attrarre Crovetto, che per lei tralascia gli amati viola-blu dei suoi tipici paesaggi lunari. Ma è vivendo su un’isoletta semideserta della Grecia che le sue opere divengono il racconto figurato della scoperta di una luce nuova, tagliente, trasparente e purissima, che svela le forme esatte dei paesaggi, più figurativi, accendendone i colori. Si passa così dai toni viola blu dei suoi classici notturni genovesi, ai turchesi marini e alle ocre dorate, accesi dal sole canicolare, asciutto, allucinante delle estati greche. Per arrivare alla sua ultima ricerca, che lo vede spingersi verso una maggiore scomposizione volumetrica dei suoi soggetti, che riescono però a conservare il complessivo impianto figurativo. Le sue ampie tele sono dipinte a strati corposi di materia, in modo tale da cristallizzare il tratto deciso e frenetico delle pennellate, che non è soggetto ad alcuna deformazione ma restituisce invece l’immediatezza della trasposizione pittorica. Un’esplosione di colori brillanti e luminosi. Alberi blu, scogliere porpora e mari completamente gialli: tutto diventa credibile e familiare nelle opere di questo artista, che riesce a trasmettere l’emozione profonda e la felicità di chi si accosta alla pittura con spirito giocoso e irriverente.
15
dicembre 2008
Gian Marco Crovetto – Segno e colore. Disegni originali dal 1988 al 2008
Dal 15 al 23 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
STUDIO SESSAREGO
Bogliasco, Via Giuseppe Mazzini, 171 d, (Genova)
Bogliasco, Via Giuseppe Mazzini, 171 d, (Genova)
Orario di apertura
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18
Vernissage
15 Dicembre 2008, h 18
Sito web
www.gcrovetto.com
Autore