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Gian Marco Montesano – Berlino 1936
L’esposizione prende spunto dall’arrivo di una Tappa del Giro d’ltalia al Santuario di Oropa
Comunicato stampa
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II 19 Maggio, nelle suggestive sale che circondano il Santuario di Oropa si inaugura "Berlino 1936"
un'importante mostra personale dell'artista Gian Marco Montesano.
L'iniziativa a cura di Valerio Deh˜, ideata e coordinata da Silvy Bassanese, patrocinata dalla Città di Biella in collaborazione con il Santuario di Oropa.
L'esposizione prende spunto dall'arrivo di una Tappa del Giro d'ltalia al Santuario di Oropa, e ha lo scopo di conciliare due mondi solo in apparenza distant! come arte e sport.
Il Santuario di Oropa stato promotore pi volte di importanti mostre di arte contemporanea ( V. Arte in giro, Mimmo Paladino, La Spiritualitˆ nell'arte eec.....). La mostra presenta una parte significativa del lavoro di Montesano. Vi sono date e cittˆ che non si possono dimenticare e il 1936 a Berlino sta a ricordare le pi famose Olimpiadi della storia. Un'organizzazione perfetta, una folla delirante, un'immagine di forze e di giovinezza che Hitler voleva dare al mondo intero: tutto questo fa parte dell'immaginario del secolo scorso. Le Olimpiadi rese celebri da Leini Riffensthal e dal suo celebre film, ma anche le Olimpiadi in cui si celebrava il mito della razza ariana, messo in crisi dalla prestazione di Jesse Owens sui 100 metri piani.
La storia e le storie che Gian Marco Montesano racconta fanno parte di un vero e proprio monumento al Novecento e Berlino nel 1936 certamente un luogo privilegiato per cogliere "particolari di un secolo che stato definito "breve", per mettere in risalto la quantitˆ di eventi , spesso contraddittori, che tutti sentiamo di conoscere, o di riconoscere. La sua creativitˆ attinge da foto, film, giornali, da quell'immensa rappresentazione mediatica che proprio le dittature hanno cos“ bene saputo usare per fini propagandistici.
In una decina di quadri, spesso di grandi dimensioni, Montesano scandisce un percorso visivo esemplare. Una storia nella Storia, un inno allo sport che rappresentazione dell'ideologia, ma anche un inno alla giovent dei protagonisti. La stessa giovent che il Novecento in quegli anni stava rapidamente perdendo, per trovarsi di fronte al baratro della Seconda Guerra Mondiale:
Anche il ciclismo ebbe una sua arte nelle Olimpiadi del 1936, ma si trattava soprattutto di quello su pista. Per questo 1'artista ha deciso per la mostra di Biella di ricordare un altro mito dello sport e delle due ruote in particolare: Gino Bartali splendido vincitore del Giro d'ltalia, ricordato in una delle sue immagini piu belle.
Gian Marco Montesano uno dei pi famosi artisti italiani, ed caposcuola di una pittura figurativa asciutta, che evita spesso anche ogni sentimentalismo o emozione legata al colore. I suoi quadri in bianco e nero sono un'inesauribile galleria d'immagini, quasi i fotogrammi di quel "Cinema Italia" che lui ha sempre sostenuto di voler raccontare. I suoi quadri legati alla Storia, ai grandi dittatori, alle ideologie sconfitte dalla "fine della storia" della globalizzazione e del capitalismo come unico sistema economico del pianeta, qualcosa di unico nel panorama mondiale. La sua scelta di affrontare, seppur con ironia, le catastrofi e nel contempo le piccole storie che hanno illuminato il Novecento, rifiuta ogni nostalgia, ma sa dare un senso e un valore al tempo passato. La mostra, che rimarrˆ aperta sino al 10 giugno 2007, e accompagnata da un esauriente catalogo contenente un saggio introduttivo di Valerio Dehò.
Con questa iniziativa il Santuario di Oropa, tra i primi in Europa per importanza storica, rimarca il suo ruolo culturale attraverso un'iniziativa che esalta il rapporto tra arte e territorio ospitando la mostra in un luogo di particolare suggestione e mistero, alternative ai luoghi canonici della ricerca estetica.
un'importante mostra personale dell'artista Gian Marco Montesano.
L'iniziativa a cura di Valerio Deh˜, ideata e coordinata da Silvy Bassanese, patrocinata dalla Città di Biella in collaborazione con il Santuario di Oropa.
L'esposizione prende spunto dall'arrivo di una Tappa del Giro d'ltalia al Santuario di Oropa, e ha lo scopo di conciliare due mondi solo in apparenza distant! come arte e sport.
Il Santuario di Oropa stato promotore pi volte di importanti mostre di arte contemporanea ( V. Arte in giro, Mimmo Paladino, La Spiritualitˆ nell'arte eec.....). La mostra presenta una parte significativa del lavoro di Montesano. Vi sono date e cittˆ che non si possono dimenticare e il 1936 a Berlino sta a ricordare le pi famose Olimpiadi della storia. Un'organizzazione perfetta, una folla delirante, un'immagine di forze e di giovinezza che Hitler voleva dare al mondo intero: tutto questo fa parte dell'immaginario del secolo scorso. Le Olimpiadi rese celebri da Leini Riffensthal e dal suo celebre film, ma anche le Olimpiadi in cui si celebrava il mito della razza ariana, messo in crisi dalla prestazione di Jesse Owens sui 100 metri piani.
La storia e le storie che Gian Marco Montesano racconta fanno parte di un vero e proprio monumento al Novecento e Berlino nel 1936 certamente un luogo privilegiato per cogliere "particolari di un secolo che stato definito "breve", per mettere in risalto la quantitˆ di eventi , spesso contraddittori, che tutti sentiamo di conoscere, o di riconoscere. La sua creativitˆ attinge da foto, film, giornali, da quell'immensa rappresentazione mediatica che proprio le dittature hanno cos“ bene saputo usare per fini propagandistici.
In una decina di quadri, spesso di grandi dimensioni, Montesano scandisce un percorso visivo esemplare. Una storia nella Storia, un inno allo sport che rappresentazione dell'ideologia, ma anche un inno alla giovent dei protagonisti. La stessa giovent che il Novecento in quegli anni stava rapidamente perdendo, per trovarsi di fronte al baratro della Seconda Guerra Mondiale:
Anche il ciclismo ebbe una sua arte nelle Olimpiadi del 1936, ma si trattava soprattutto di quello su pista. Per questo 1'artista ha deciso per la mostra di Biella di ricordare un altro mito dello sport e delle due ruote in particolare: Gino Bartali splendido vincitore del Giro d'ltalia, ricordato in una delle sue immagini piu belle.
Gian Marco Montesano uno dei pi famosi artisti italiani, ed caposcuola di una pittura figurativa asciutta, che evita spesso anche ogni sentimentalismo o emozione legata al colore. I suoi quadri in bianco e nero sono un'inesauribile galleria d'immagini, quasi i fotogrammi di quel "Cinema Italia" che lui ha sempre sostenuto di voler raccontare. I suoi quadri legati alla Storia, ai grandi dittatori, alle ideologie sconfitte dalla "fine della storia" della globalizzazione e del capitalismo come unico sistema economico del pianeta, qualcosa di unico nel panorama mondiale. La sua scelta di affrontare, seppur con ironia, le catastrofi e nel contempo le piccole storie che hanno illuminato il Novecento, rifiuta ogni nostalgia, ma sa dare un senso e un valore al tempo passato. La mostra, che rimarrˆ aperta sino al 10 giugno 2007, e accompagnata da un esauriente catalogo contenente un saggio introduttivo di Valerio Dehò.
Con questa iniziativa il Santuario di Oropa, tra i primi in Europa per importanza storica, rimarca il suo ruolo culturale attraverso un'iniziativa che esalta il rapporto tra arte e territorio ospitando la mostra in un luogo di particolare suggestione e mistero, alternative ai luoghi canonici della ricerca estetica.
19
maggio 2007
Gian Marco Montesano – Berlino 1936
Dal 19 maggio al 10 giugno 2007
arte contemporanea
Location
SANTUARIO DI OROPA
Biella, Via Santuario Di Oropa, 3, (Biella)
Biella, Via Santuario Di Oropa, 3, (Biella)
Orario di apertura
Tutti i giomi 15-18 - Domenica e Festivi 10-18
Vernissage
19 Maggio 2007, ore 17
Autore
Curatore