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Gian Marco Montesano – Femmes absolues
Più che una mostra, è un’installazione pittorica che vive la propria presenza come in uno spazio teatrale. I ritratti delle tre protagoniste Eva Braun, Claretta Petacci e Luisa Ferida, si compongono solitari a distanza didascalica. Altre tre tele le vedono in compagnia dei rispettivi amanti Adolf Hitler, Benito Mussolini e Osvaldo Valenti.
Comunicato stampa
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Che peso hanno avuto nella Storia le donne che hanno scelto di seguire i propri uomini fino alla tomba?
Gli amori assoluti, quelli che non consentono appello, sono spesso consumati in silenzio, nell'ombra, non hanno bisogno d'essere spettacolarizzati. Amori d'altri tempi, originati da altre sensibilità.
Sono unioni tra uomini e donne che si consumano solo nel presente, senza lo sguardo positivo e allungato del futuro. Sono donne in fuga da se stesse che si rideterminano esclusivamente nell'altro.
"Femmes absolues" è il titolo della mostra progettata da Gian Marco Montesano esclusivamente per la galleria Umberto Di Marino Arte contemporanra.
Più che una mostra, è un'installazione pittorica che vive la propria presenza come in uno spazio teatrale. I ritratti delle tre protagoniste Eva Braun, Claretta Petacci e Luisa Ferida, si compongono solitari a distanza didascalica. Altre tre tele le vedono in compagnia dei rispettivi amanti Adolf Hitler, Benito Mussolini e Osvaldo Valenti. Esse si presentano al pubblico come icone di un sentimento struggente e coinvolgente e, allo stesso tempo, come rappresentanti privilegiate e assolute sul tragico sfondo della storia del Novecento. I luoghi dei massacri, dove queste coppie irregolari hanno trovato o cercato la morte, sono riprodotti su altre tre tele: il bunker di Berlino dove Hitler decise di sposare Eva Braun il giorno prima della fine, Via Poliziano a Milano dove i partigiani giustiziarono Valenti e Luisa Ferida incinta di quattro mesi, e la stanza del casale De Maria, nei pressi di Giulino di Mezzegra, dove furono sorpresi di notte il Duce e Claretta.
A lato, a distanza, un grande quadro con l'immagine di Leni Riefenstahl, la regista del führer, personifica lo sguardo cinematografico che si cala su queste vicende: amori da films dove la realtà spesso supera la fantasia, tragedie profonde, umane e universali, che si sviluppano nelle pieghe della storia, vicende d'amore che sono protagoniste di un destino supremo.
La mostra non è un omaggio a tali avvenimenti, ma offre un punto di vista nuovo, rovescia il modo di vedere la Storia, spesso esclusivamente maschile. All'interno di uno scorrere del tempo decisivo per l'umanità, è il potere sentimentale delle femmes absolues celebri, dannate e perverse. (Simona Barucco)
Gli amori assoluti, quelli che non consentono appello, sono spesso consumati in silenzio, nell'ombra, non hanno bisogno d'essere spettacolarizzati. Amori d'altri tempi, originati da altre sensibilità.
Sono unioni tra uomini e donne che si consumano solo nel presente, senza lo sguardo positivo e allungato del futuro. Sono donne in fuga da se stesse che si rideterminano esclusivamente nell'altro.
"Femmes absolues" è il titolo della mostra progettata da Gian Marco Montesano esclusivamente per la galleria Umberto Di Marino Arte contemporanra.
Più che una mostra, è un'installazione pittorica che vive la propria presenza come in uno spazio teatrale. I ritratti delle tre protagoniste Eva Braun, Claretta Petacci e Luisa Ferida, si compongono solitari a distanza didascalica. Altre tre tele le vedono in compagnia dei rispettivi amanti Adolf Hitler, Benito Mussolini e Osvaldo Valenti. Esse si presentano al pubblico come icone di un sentimento struggente e coinvolgente e, allo stesso tempo, come rappresentanti privilegiate e assolute sul tragico sfondo della storia del Novecento. I luoghi dei massacri, dove queste coppie irregolari hanno trovato o cercato la morte, sono riprodotti su altre tre tele: il bunker di Berlino dove Hitler decise di sposare Eva Braun il giorno prima della fine, Via Poliziano a Milano dove i partigiani giustiziarono Valenti e Luisa Ferida incinta di quattro mesi, e la stanza del casale De Maria, nei pressi di Giulino di Mezzegra, dove furono sorpresi di notte il Duce e Claretta.
A lato, a distanza, un grande quadro con l'immagine di Leni Riefenstahl, la regista del führer, personifica lo sguardo cinematografico che si cala su queste vicende: amori da films dove la realtà spesso supera la fantasia, tragedie profonde, umane e universali, che si sviluppano nelle pieghe della storia, vicende d'amore che sono protagoniste di un destino supremo.
La mostra non è un omaggio a tali avvenimenti, ma offre un punto di vista nuovo, rovescia il modo di vedere la Storia, spesso esclusivamente maschile. All'interno di uno scorrere del tempo decisivo per l'umanità, è il potere sentimentale delle femmes absolues celebri, dannate e perverse. (Simona Barucco)
30
ottobre 2003
Gian Marco Montesano – Femmes absolues
Dal 30 ottobre 2003 al 07 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA – GIUGLIANO
Giugliano In Campania, Via Colonne, 2B, (Napoli)
Giugliano In Campania, Via Colonne, 2B, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 10.30 -13.00/17.00 - 20.00
Vernissage
30 Ottobre 2003, ore 19.30