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Gian Paolo Barbieri – Omaggio
Rassegna del maestro della fotografia di moda italiana del secondo novecento alla Galleria Forni di Bologna. Nelle sale delle Scuderie si svolgerà contestualmente una collettiva di fotografia contemporanea.
Comunicato stampa
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Sono una trentina le opere selezionate per celebrare Gian Paolo Barbieri, maestro della fotografia d'alta moda.
La sua carriera, iniziata nel '64, lo vede affiancare tutti, o quasi, i più grandi stilisti del "made in Italy" da Valentino a Versace, da Armani a Ferré, negli anni in cui il prêt-a-porter italiano conquista il mondo. Le sue intuizioni e il suo talento hanno indubbiamente contribuito a creare, a cavallo degli anni '70-'80, la dimensione glamour della moda, il mito dello stilista, il fascino e l'attesa delle campagne pubblicitarie.
Con l'introduzione di nuove tecniche, quali un attento studio della luce - mitigato dal mondo del cinema - e la scelta di ambientazioni esterne per i set fotografici, ha saputo rendere assolutamente innovativi i propri scatti, imponendo un proprio stile, universalmente riconosciuto nell'ambiente come nuova linea guida.
La selezione delle opere esposte vuole ripercorrere il fascino di quegli scatti che hanno fatto la storia della moda, vuole essere una testimonianza di un indubbio talento e di una profonda passione che hanno dettato il gusto e lo stile della nostra società e che hanno contribuito a fare della moda il portabandiera del "made in Italy".
Protagoniste anche della recente mostra a Palazzo Reale (Milano, autunno 2007) le opere selezionate per la mostra di Bologna sono tutte rigorosamente in bianco e nero e di dimensioni medio grandi (da cm.60x70 a cm.100x150). Un'attenta selezione di scatti storici come quello ad Audrey Hepburn realizzato a Roma nel 1969 per Valentino (Vogue Italia) e quelli con evidenti richiami agli anni Trenta e Quaranta, che più contraddistinguono l'autore, è affiancata da una serie di scatti più recenti, tra cui quello realizzato a Milano nel 2000 che ritrae Monica Bellucci per Dolce & Gabbana.
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GIAN PAOLO BARBIERI: BIOGRAFIA
Gian Paolo Barbieri nasce a Milano in una famiglia agiata di grossisti di tessuti, impara fin da giovanissimo l'arte di conoscere le stoffe, che gli tornerà utilissima nella sua professione di fotografo di moda. Ma negli anni dell'adolescenza sono altri i luoghi che lo attraggono: i teatri, innanzitutto, che alimentano ed esaltano la sua vena fantastica. In seguito scopre il cinema, che si rivelerà la passione di una intera esistenza. Per assecondare questa passione del '62 si trasferisce a Roma. Per campare, nel frattempo, sviluppa e stampa le fotografie che scatta a stelline e aspiranti divi. Ma dura poco. Il caso lo porta altrove, a Parigi, dove lavora come assistente tuttofare del fotografo Tom Kublin. E' quell'esperienza di due "disperatissimi" mesi a catapultarlo verso il mondo della fotografia.
(biografia tratta dal comunicato stampa relativo alla mostra di Palazzo Reale, 2007)
N.B. LE IMMAGINI ALLEGATE SONO AD USO ESCLUSIVO DELLE REDAZIONI PER LA SOLA PUBBLICAZIONE. E' VIETATO UTILIZZARE LE IMMAGINI, COPERTE DA DIRITTI, PER QUALSIASI ALTRO FINE.
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La personale di Gian Paolo Barbieri sarà poi affiancata da una RASSEGNA DI FOTOGRAFI CONTEMPORANEI che verrà allestita nelle Sale Scuderie della Galleria Forni, sempre in via Farini 26 a Bologna: Marco Alemanno, giovane artista poliedrico la cui creatività spazia dal teatro al cinema, dalla musica alla fotografia, presenterà alcuni scatti quale anteprima della mostra prevista per il 13 giugno 2009 alla Fondazione Bufalino di Comiso, scatti la cui intensità emotiva lascia pensare ad un viaggio introspettivo dell'autore sulle tracce della propria esistenza. Davide Bramante, fotografo la cui notorietà è ormai consolidata nonostante la giovane età e Jean-Baptiste Huynh, fotografo franco-coreano, residente a Parigi, anch'egli noto in Italia e in Europa per le numerose esposizioni in luoghi istituzionali. Nicola Cicognani giovane promessa alla sua prima mostra personale, ora in corso allo Spazio Forni di Ragusa, espone alcuni lavori, di grande potere evocativo, che sembrano esplorare il tema del legame ancestrale dell’uomo con il mare. Francesca Galliani, artista eclettica che passa dal reportage fotografico dei suoi numerosi viaggi intorno al mondo a scatti di matrice pittorica, sui quali interviene con collage e pennello. Andrea Garuti con la sua tecnica raffinatissima rivela un'indubbia capacità ed una profonda ricerca, Miranda Gibilisco i cui scatti di grande suggestione, realizzati principalmente nel deserto libico, rivelano un'attenzione particolare al dettaglio che si contrappone agli scatti leggermente "flou" di Vittorio Gui, noto per i soggetti di fiori bianchi su fondo nero. Di grande formato saranno i "macro-particolari" di Paolo Mozzanti che si contrappongo ai lirici scatti di Fabio Rangoni e di Marco Signorini, ed infine Giovanna Zinghi, di professione architetto, decisamente votata al bianco e nero, capace di creare imprevedibili suggestioni legate ad un semplice particolare architettonico.
La sua carriera, iniziata nel '64, lo vede affiancare tutti, o quasi, i più grandi stilisti del "made in Italy" da Valentino a Versace, da Armani a Ferré, negli anni in cui il prêt-a-porter italiano conquista il mondo. Le sue intuizioni e il suo talento hanno indubbiamente contribuito a creare, a cavallo degli anni '70-'80, la dimensione glamour della moda, il mito dello stilista, il fascino e l'attesa delle campagne pubblicitarie.
Con l'introduzione di nuove tecniche, quali un attento studio della luce - mitigato dal mondo del cinema - e la scelta di ambientazioni esterne per i set fotografici, ha saputo rendere assolutamente innovativi i propri scatti, imponendo un proprio stile, universalmente riconosciuto nell'ambiente come nuova linea guida.
La selezione delle opere esposte vuole ripercorrere il fascino di quegli scatti che hanno fatto la storia della moda, vuole essere una testimonianza di un indubbio talento e di una profonda passione che hanno dettato il gusto e lo stile della nostra società e che hanno contribuito a fare della moda il portabandiera del "made in Italy".
Protagoniste anche della recente mostra a Palazzo Reale (Milano, autunno 2007) le opere selezionate per la mostra di Bologna sono tutte rigorosamente in bianco e nero e di dimensioni medio grandi (da cm.60x70 a cm.100x150). Un'attenta selezione di scatti storici come quello ad Audrey Hepburn realizzato a Roma nel 1969 per Valentino (Vogue Italia) e quelli con evidenti richiami agli anni Trenta e Quaranta, che più contraddistinguono l'autore, è affiancata da una serie di scatti più recenti, tra cui quello realizzato a Milano nel 2000 che ritrae Monica Bellucci per Dolce & Gabbana.
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GIAN PAOLO BARBIERI: BIOGRAFIA
Gian Paolo Barbieri nasce a Milano in una famiglia agiata di grossisti di tessuti, impara fin da giovanissimo l'arte di conoscere le stoffe, che gli tornerà utilissima nella sua professione di fotografo di moda. Ma negli anni dell'adolescenza sono altri i luoghi che lo attraggono: i teatri, innanzitutto, che alimentano ed esaltano la sua vena fantastica. In seguito scopre il cinema, che si rivelerà la passione di una intera esistenza. Per assecondare questa passione del '62 si trasferisce a Roma. Per campare, nel frattempo, sviluppa e stampa le fotografie che scatta a stelline e aspiranti divi. Ma dura poco. Il caso lo porta altrove, a Parigi, dove lavora come assistente tuttofare del fotografo Tom Kublin. E' quell'esperienza di due "disperatissimi" mesi a catapultarlo verso il mondo della fotografia.
(biografia tratta dal comunicato stampa relativo alla mostra di Palazzo Reale, 2007)
N.B. LE IMMAGINI ALLEGATE SONO AD USO ESCLUSIVO DELLE REDAZIONI PER LA SOLA PUBBLICAZIONE. E' VIETATO UTILIZZARE LE IMMAGINI, COPERTE DA DIRITTI, PER QUALSIASI ALTRO FINE.
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La personale di Gian Paolo Barbieri sarà poi affiancata da una RASSEGNA DI FOTOGRAFI CONTEMPORANEI che verrà allestita nelle Sale Scuderie della Galleria Forni, sempre in via Farini 26 a Bologna: Marco Alemanno, giovane artista poliedrico la cui creatività spazia dal teatro al cinema, dalla musica alla fotografia, presenterà alcuni scatti quale anteprima della mostra prevista per il 13 giugno 2009 alla Fondazione Bufalino di Comiso, scatti la cui intensità emotiva lascia pensare ad un viaggio introspettivo dell'autore sulle tracce della propria esistenza. Davide Bramante, fotografo la cui notorietà è ormai consolidata nonostante la giovane età e Jean-Baptiste Huynh, fotografo franco-coreano, residente a Parigi, anch'egli noto in Italia e in Europa per le numerose esposizioni in luoghi istituzionali. Nicola Cicognani giovane promessa alla sua prima mostra personale, ora in corso allo Spazio Forni di Ragusa, espone alcuni lavori, di grande potere evocativo, che sembrano esplorare il tema del legame ancestrale dell’uomo con il mare. Francesca Galliani, artista eclettica che passa dal reportage fotografico dei suoi numerosi viaggi intorno al mondo a scatti di matrice pittorica, sui quali interviene con collage e pennello. Andrea Garuti con la sua tecnica raffinatissima rivela un'indubbia capacità ed una profonda ricerca, Miranda Gibilisco i cui scatti di grande suggestione, realizzati principalmente nel deserto libico, rivelano un'attenzione particolare al dettaglio che si contrappone agli scatti leggermente "flou" di Vittorio Gui, noto per i soggetti di fiori bianchi su fondo nero. Di grande formato saranno i "macro-particolari" di Paolo Mozzanti che si contrappongo ai lirici scatti di Fabio Rangoni e di Marco Signorini, ed infine Giovanna Zinghi, di professione architetto, decisamente votata al bianco e nero, capace di creare imprevedibili suggestioni legate ad un semplice particolare architettonico.
09
maggio 2009
Gian Paolo Barbieri – Omaggio
Dal 09 maggio al 30 giugno 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA FORNI
Bologna, Via Farini, 26, (Bologna)
Bologna, Via Farini, 26, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9.30-13.00 e 16.00-19.30
Vernissage
9 Maggio 2009, ore 18.00
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore