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Gian Paolo Bonesini – La fine di un giorno che apparve
Il lungo titolo introduce l’ultima personale di Bonesini, con al centro un unico tema: il giorno della passione di Cristo, interpretato nella sua drammaticità attraverso segni, colori e materiali. Da un quadro ‘riscoperto’ dopo vent’anni prende avvio l’ispirazione per opere profondamente autentiche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gian Paolo Bonesini torna con una sua personale dopo più di un anno dall'ultima esposizione in Galleria.
Poco tempo fa, tra le opere private ritrova un quadro che doveva fare parte della collezione del Museo di Arte Sacra di Brescia ma che, per varie ragioni, non aveva mai consegnato.
Quasi fosse un colpo di fulmine, è rinata d'improvviso in lui la passione creativa per un soggetto che appartiene alla sua storia artistica, senza per questo essere mai stato esposto: era venuto il tempo per riprendere la tematica e farne oggetto di una mostra!
Partendo dall'opera prima, giorno dopo giorno l'artista ha sviluppato il tema del Cristo sulla croce e della sua fine tragica... la fine di un giorno che in questi lavori vuole apparire in tutta la sua drammaticità.
Il sangue e la croce sono ripetuti su ciascuna delle opere, a testimoniarne il sacrificio, sempre attuale.
Se questo soggetto non è abituale per Bonesini, se è fuori dai suoi schemi artistici da diversi anni, tuttavia gli ha trasmesso una spinta dell'animo molto intensa, riportandolo a una gestualità esecutiva che da qualche tempo aveva accantonato.
Usando tecniche materiche con abbondanza di bianco e di nero, simboli della tenebra e della luminosità, della notte e del giorno, ha voluto creare un contrasto tra materia e spirito, luce e ombra.
Il corpo del Cristo diventa evanescente e si trasforma in energia invisibile, da percepire attraverso tratti segnici nervosi e decisi, con un fare poetico che riunisce l'immagine in un'unità e la completa.
Sono per lo più opere su tavola o cartone, con interventi pittorici creati da cere, gesso e pigmenti naturali, oltre a qualche inserto in legno.
Due grafiche, realizzate con pastelli su carta, vogliono rendere la drammaticità del momento attraverso un segno abbozzato, nervoso, istintuale.
E allora la mostra diventa un racconto di attimi che concludono una giornata, ore drammatiche che apparvero e si disfecero per arrivare fino a noi, insieme al messaggio rivolto all'umanità.
Una mostra che è possibile visitare fino al 25 aprile
Poco tempo fa, tra le opere private ritrova un quadro che doveva fare parte della collezione del Museo di Arte Sacra di Brescia ma che, per varie ragioni, non aveva mai consegnato.
Quasi fosse un colpo di fulmine, è rinata d'improvviso in lui la passione creativa per un soggetto che appartiene alla sua storia artistica, senza per questo essere mai stato esposto: era venuto il tempo per riprendere la tematica e farne oggetto di una mostra!
Partendo dall'opera prima, giorno dopo giorno l'artista ha sviluppato il tema del Cristo sulla croce e della sua fine tragica... la fine di un giorno che in questi lavori vuole apparire in tutta la sua drammaticità.
Il sangue e la croce sono ripetuti su ciascuna delle opere, a testimoniarne il sacrificio, sempre attuale.
Se questo soggetto non è abituale per Bonesini, se è fuori dai suoi schemi artistici da diversi anni, tuttavia gli ha trasmesso una spinta dell'animo molto intensa, riportandolo a una gestualità esecutiva che da qualche tempo aveva accantonato.
Usando tecniche materiche con abbondanza di bianco e di nero, simboli della tenebra e della luminosità, della notte e del giorno, ha voluto creare un contrasto tra materia e spirito, luce e ombra.
Il corpo del Cristo diventa evanescente e si trasforma in energia invisibile, da percepire attraverso tratti segnici nervosi e decisi, con un fare poetico che riunisce l'immagine in un'unità e la completa.
Sono per lo più opere su tavola o cartone, con interventi pittorici creati da cere, gesso e pigmenti naturali, oltre a qualche inserto in legno.
Due grafiche, realizzate con pastelli su carta, vogliono rendere la drammaticità del momento attraverso un segno abbozzato, nervoso, istintuale.
E allora la mostra diventa un racconto di attimi che concludono una giornata, ore drammatiche che apparvero e si disfecero per arrivare fino a noi, insieme al messaggio rivolto all'umanità.
Una mostra che è possibile visitare fino al 25 aprile
05
aprile 2025
Gian Paolo Bonesini – La fine di un giorno che apparve
Dal 05 al 25 aprile 2025
arte contemporanea
Location
Galleria Spaziografico
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (GR)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (GR)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 16.30 - 19.00
Sito web
Autore
Autore testo critico
Media partner
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