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Giancarlino Benedetti Corcos- Dal biondo Tevere al Monte Aguzzo, with frames without frames
La Galleria Arturarte Contemporanea inaugura il nuovo spazio espositiva con la mostra di Giancarlino Benedetti Corcos, poliedrico pittore romano che si muove tra arti visive, teatro, letteratura, artista storico della galleria, e da inizio alla programmazione del nuovo anno. In mostra tredici opere su tela e alcune sculture in ceramica, che ricreano l’ideale viaggio da Roma, alla campagna romana, al monte Aguzzo, in cui l’artista ripensa attraverso le sue immagini pittoriche le distanze, i tempi sospesi ed un nuovo concetto di tempo letto e percepito dalla sua arte.
Comunicato stampa
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La Galleria Arturarte Contemporanea inaugura il nuovo spazio espositiva con la mostra di Giancarlino Benedetti Corcos, poliedrico pittore romano che si muove tra arti visive, teatro, letteratura, artista storico della galleria, e da inizio alla programmazione del nuovo anno.
In mostra tredici opere su tela e alcune sculture in ceramica, che ricreano l’ideale viaggio da Roma, alla campagna romana, al monte Aguzzo, in cui l’artista ripensa attraverso le sue immagini pittoriche le distanze, i tempi sospesi ed un nuovo concetto di tempo letto e percepito dalla sua arte.
La pittura di Giancarlino Benedetti Corcos lo colloca lungo la scia della breccia liberatoria aperta dalla Transavanguardia con i suoi empiti pittorici ed intrecci stilistici tra figurazione ed astrazione tra geometria ed ornamentazione in un flusso di immagini cariche di erotismo e di energia vitale (Achille Bonito Oliva)
Un ideale diario di immagini, di viaggi quotidiani vissuti in una dimensione di sospensione dalla realtà che quotidianamente conduce via da Roma, conduce verso Roma, immagini che raccolgono percezioni e momenti. La percezione della distanza e della velocità viene assorbita e mutata nel segno del pennello sulla tela, nell’incisione su ceramica. Con il suo peculiare tratto l’artista segue un percorso di segni in bilico tra immagini infantili, segni possenti, che vogliono cambiare e mutare la percezione del tempo. Lungo il corso del Tevere, seguendone le acque e raccogliendone i detriti l’artista li reperta sulle sue tele. In un percorso in cui la strada viene letta come luogo di partenza e arrivo,momento di alterazione delle distanze e dei tempi. Con la sua pittura immediata e scabra nella stesura e nella tecnica, sui supporti immediatamente disponibili, sulla tela senza preparazione, quasi automatica e di gesto, che crea un insieme di linee concitate, che si allargano quasi animate da una energia vitale che le genera e le pervade, ad assecondare un horror vacui che rimanda al barocco con scelte di cromie e di iconografie che trovano assonanze nella Scuola Romana ed in particolare nella pittura di Scipione, l’artista ci conduce nel suo mondo altro di libera espressione e di libera fantasia (Maria Giovanna Tumino)
In mostra tredici opere su tela e alcune sculture in ceramica, che ricreano l’ideale viaggio da Roma, alla campagna romana, al monte Aguzzo, in cui l’artista ripensa attraverso le sue immagini pittoriche le distanze, i tempi sospesi ed un nuovo concetto di tempo letto e percepito dalla sua arte.
La pittura di Giancarlino Benedetti Corcos lo colloca lungo la scia della breccia liberatoria aperta dalla Transavanguardia con i suoi empiti pittorici ed intrecci stilistici tra figurazione ed astrazione tra geometria ed ornamentazione in un flusso di immagini cariche di erotismo e di energia vitale (Achille Bonito Oliva)
Un ideale diario di immagini, di viaggi quotidiani vissuti in una dimensione di sospensione dalla realtà che quotidianamente conduce via da Roma, conduce verso Roma, immagini che raccolgono percezioni e momenti. La percezione della distanza e della velocità viene assorbita e mutata nel segno del pennello sulla tela, nell’incisione su ceramica. Con il suo peculiare tratto l’artista segue un percorso di segni in bilico tra immagini infantili, segni possenti, che vogliono cambiare e mutare la percezione del tempo. Lungo il corso del Tevere, seguendone le acque e raccogliendone i detriti l’artista li reperta sulle sue tele. In un percorso in cui la strada viene letta come luogo di partenza e arrivo,momento di alterazione delle distanze e dei tempi. Con la sua pittura immediata e scabra nella stesura e nella tecnica, sui supporti immediatamente disponibili, sulla tela senza preparazione, quasi automatica e di gesto, che crea un insieme di linee concitate, che si allargano quasi animate da una energia vitale che le genera e le pervade, ad assecondare un horror vacui che rimanda al barocco con scelte di cromie e di iconografie che trovano assonanze nella Scuola Romana ed in particolare nella pittura di Scipione, l’artista ci conduce nel suo mondo altro di libera espressione e di libera fantasia (Maria Giovanna Tumino)
19
dicembre 2008
Giancarlino Benedetti Corcos- Dal biondo Tevere al Monte Aguzzo, with frames without frames
Dal 19 dicembre 2008 al 14 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTURARTE CONTEMPORANEA
Formello, Viale Africa, 2, (Roma)
Formello, Viale Africa, 2, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 9:00 -13:00,15:00-19:00
Vernissage
19 Dicembre 2008, ore 19
Autore
Curatore