Arte sotto i piedi

è una maniera diversa di interpretare l'arte, da sempre appannaggio di paludati professori, storici d'arte e critici che ne hanno fatto un mondo difficile e lontano dall' essere capito.
Invece della testa, porre la parte inversa del corpo, i piedi, come interlocutori sensitivi ed istintivi dell'uomo.

Abbiamo tanto in vocabolari, enciclopedie, libri e pubblicazioni di ogni tipo sull'arte, che aggiungere al già troppo che si è avuto, ha causato l'incredibile del non comprensibile.

Tutti pensano di capire secondo qualche indicazione offerta dall'uno o dall'altro critico di riferimento, pochi sanno cosa è veramente per i propri criteri assimilativi che sono gli autentici strumenti conoscitivi dell'arte.

Non ripetere quello che è per gli altri ma eseguire il proprio istinto nell'essere, quello che si è, di fronte all'opera artistica, una maniera semplice quanto spontanea e disinibita di approccio, un processo che forse aprirà noovi e insperati confini.

Giancarlino Benedetti, artista che esegue dipinti su teli come se fossero lenzuoli colorati, spesso portati dietro di se come facevano gli artisti dell'est per essere mostrati ai compratori, qeuetsta volta, ivece, è alla presa con mini opere architettoniche, fontane che fa immaginare come fantasmi d'acqua coaudiovato dall'abile professionalità tecnica costruttiva non che artistica di Stefano Branca, abile ed affermato creatore capolavori nella lavorazione del ferro e metalli in genere.

Ma c'è di più, una commediola di Giancarlino e Laura Rosso, interpretata da Guidarello Pontani, famoso conduttore alla Rai di numerosi programmi. Ci sarà molto da vedere e da sentire, molta carne sotto il fuoco, pardon, sotto i piedi.