L'ormai pluridecennale attività artistica di Giancarlo Cerri, pittore milanese considerato già

da tempo "astrattista concreto" pone in evidenza - con questa mostra di opere su carta -

anche altri aspetti della sua produzione artistica meno conosciuta, soprattutto la sua "prima

stagione" di pittore figurativo (1955-1980). Seguono poi le sue altre stagioni: la "seconda

stagione” riguardante il naturalismo informale materico (1981-1991) proseguita con il suo

astrattismo concreto (1992-2005) dipingendo quasi contemporaneamente anche quello che

egli definisce la sua "quarta stagione": quella riservata all'arte sacra. In proposito ha scritto

un interessante libro: La pittura dipinta, le mie quattro stagioni (edito nel 2012), assai utile

per meglio comprendere il lungo itinerario pittoricamente creativo percorso dal Maestro, che

a disegnare e dipingere iniziò giovanissimo, intorno ai suoi quindici - sedici anni.

Ora, questa esposizione di "carte" in bianco e nero ed a colori ci permette di osservare le sue

"quattro stagioni" nella molteplicità degli studi preliminari compiuti da Cerri prima di

affrontare le sue tele spesso di grandi dimensioni.

Questa rassegna evidenzia - innanzitutto - la sua stagione meno conosciuta: quella figurativa

che, partita da una figurazione postnovecentista si trasformò, nei primi anni '70 in

figurazione moderna con aperture che già si potevano considerare informali. Non

casualmente, Cerri in una pagina del suo libro scrive: "io sono un pittore con i piedi nella

figurazione e la testa nell'astrazione". Questa mostra di sue "carte" ne rappresenta chiara

testimonianza.

Alla inaugurazione saranno presenti l'artista e Alfredo Felletti, autore del testo di

presentazione in catalogo, che, con la firma autografa di Giancarlo Cerri verrà dato in

omaggio a tutti i presenti.

Introduzione della mostra a cura di Franco Azimonti