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Giancarlo Laurenti – Reminiscenze d’Africa
Dipinti e sculture
Comunicato stampa
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Comunicato stampa
Titolo mostra: Reminiscenze d’Africa
Tipologia: Dipinti e sculture
Artista: Giancarlo LAURENTI
Luogo: Chiesa della “Santa Croce”
Piazza Conte Rosso – 10051 Avigliana (TO)
Organizzazione: Associazione culturale “Arte per Voi” - Avigliana (TO)
Patrocinio: Città di Avigliana
Vernissage: sabato 4 maggio 2013 ore 17,00
Durata: dal 4 al 26 maggio 2013
Orario di apertura: sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00
A cura di: Luigi Castagna e-mail: lcastagna@artepervoi.it
e
Paolo Nesta e-mail: paolnest@tin.it
Testo critico di: Paolo Nesta
Sito web: http://www.artepervoi.it/
Reminiscenze d’Africa
È giocoforza che il titolo “Reminiscenze d’Africa”, dato alla personale di Giancarlo Laurenti, aperta nella chiesa di Santa Croce di Avigliana, ci proietti immediatamente nel cuore dell’Africa, anzi, forse sarebbe più corretto dire – accantonando le recenti distinzioni geografico-politiche che hanno portato all’istituzione della Tanzania nel 1964 e all’indipendenza del Mozambico, tra il 1974 e il 1975 - in quell’area, di qua e di là del corso del fiume Ruvuna, in cui risiede storicamente l’etnia Makonde.
Infatti, proprio qui Giancarlo Laurenti ebbe modo di incontrare e frequentare i maestri scultori del legno, da cui ha tratto preziosi insegnamenti, di cui le sue opere conservano intense suggestioni e una precisa memoria. Da loro, straordinari artisti dell’ebano, ha appreso da vicino, direttamente, a dare espressione concreta alle idee e cioè, a fare emergere alla dimensione della corporeità, a conferire presenza fisica all’intuizione creativa, a ciò che il sapere retorico antico già denominava “inventio”.
Intuire (scoprire dentro, in noi), inventare, trovare – come appunto noi traduciamo l’azione di “invenire” – affidandoci alle mozioni dell’interiorità e alle suggestioni colte intorno a noi, un po’ come l’artista makonde scavando la materia ne sa far emergere l’intima essenza (che noi denominiamo ‘spirituale’).
Così Laurenti, ‘ri-trovando’ tronchi e rami, ad esempio quelli abbandonati dalle piene del fiume, il Po, anneriti dal tempo (e in ciò interviene la memoria e la sapienza makonde nella lavorazione dell’ebano) e talvolta prossimi alla loro trasformazione in fossili, intuendo nella spontaneità delle loro forme una carica di potenzialità espressive, prende a lavorarli, prima con interventi conservativi e poi manipolandoli e integrandoli quanto basta per conferire loro una nuova identità. Il processo di astrazione messo in atto da Laurenti – ma anche gli artisti makonde contemporanei non ne sono esenti – distinguendo l’una dall’altra le singole qualità del corpo sensibile lavorato, procura che ciascuna di esse, se occorre, acquisisca una esistenza autonoma, oppure che ciascuna partecipi al tutto, come porzione dell’entità corporea complessiva.
Le integrazioni materiche cui Laurenti ricorre non escludono l’impiego di sostanze plastiche e di qui, per effetto delle istanze formali, indotte dagli incrementi corporei, dai rispecchiamenti simmetrici e dagli sdoppiamenti creativi, si fa breve il passo a più radicali trasformazioni.
Ed è così che l’artista - senza tuttavia rinnegare l’idea prima, che rimane saldamente ancorata alle intuizioni intimamente inseparabili dalle suggestioni offerte dalla materia – lascia spazio alle creazioni autonome in alluminio, in polipropilene e alle fusioni in bronzo.
Ma le “Reminiscenze d’Africa” sono ben presenti anche nell’opera pittorica, sotto specie di paesaggi, la cui essenzialità compositiva, quasi sempre – e, in negativo, ciò accade solo nelle rare visioni suggerite dalle terre nostrane, certo, al confronto con quelle, più pallide ed esangui, ma pur sempre terre (veramente crude terre! come sappiamo) – è fatta di piani, di deserti e di savane, e di cieli infuocati (sorprendentemente anche nei notturni, o quasi tali, perché colti nel rapido trascolorare dal giorno alla notte, come accade non lontano dall’Equatore).
Infatti, sono il fuoco e il vento, sempre, a plasmare la terra e, dove occorra, con l’aiuto della mano dell’uomo, la materia; altrimenti, provvede il vulcano.
Paolo Nesta
Titolo mostra: Reminiscenze d’Africa
Tipologia: Dipinti e sculture
Artista: Giancarlo LAURENTI
Luogo: Chiesa della “Santa Croce”
Piazza Conte Rosso – 10051 Avigliana (TO)
Organizzazione: Associazione culturale “Arte per Voi” - Avigliana (TO)
Patrocinio: Città di Avigliana
Vernissage: sabato 4 maggio 2013 ore 17,00
Durata: dal 4 al 26 maggio 2013
Orario di apertura: sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00
A cura di: Luigi Castagna e-mail: lcastagna@artepervoi.it
e
Paolo Nesta e-mail: paolnest@tin.it
Testo critico di: Paolo Nesta
Sito web: http://www.artepervoi.it/
Reminiscenze d’Africa
È giocoforza che il titolo “Reminiscenze d’Africa”, dato alla personale di Giancarlo Laurenti, aperta nella chiesa di Santa Croce di Avigliana, ci proietti immediatamente nel cuore dell’Africa, anzi, forse sarebbe più corretto dire – accantonando le recenti distinzioni geografico-politiche che hanno portato all’istituzione della Tanzania nel 1964 e all’indipendenza del Mozambico, tra il 1974 e il 1975 - in quell’area, di qua e di là del corso del fiume Ruvuna, in cui risiede storicamente l’etnia Makonde.
Infatti, proprio qui Giancarlo Laurenti ebbe modo di incontrare e frequentare i maestri scultori del legno, da cui ha tratto preziosi insegnamenti, di cui le sue opere conservano intense suggestioni e una precisa memoria. Da loro, straordinari artisti dell’ebano, ha appreso da vicino, direttamente, a dare espressione concreta alle idee e cioè, a fare emergere alla dimensione della corporeità, a conferire presenza fisica all’intuizione creativa, a ciò che il sapere retorico antico già denominava “inventio”.
Intuire (scoprire dentro, in noi), inventare, trovare – come appunto noi traduciamo l’azione di “invenire” – affidandoci alle mozioni dell’interiorità e alle suggestioni colte intorno a noi, un po’ come l’artista makonde scavando la materia ne sa far emergere l’intima essenza (che noi denominiamo ‘spirituale’).
Così Laurenti, ‘ri-trovando’ tronchi e rami, ad esempio quelli abbandonati dalle piene del fiume, il Po, anneriti dal tempo (e in ciò interviene la memoria e la sapienza makonde nella lavorazione dell’ebano) e talvolta prossimi alla loro trasformazione in fossili, intuendo nella spontaneità delle loro forme una carica di potenzialità espressive, prende a lavorarli, prima con interventi conservativi e poi manipolandoli e integrandoli quanto basta per conferire loro una nuova identità. Il processo di astrazione messo in atto da Laurenti – ma anche gli artisti makonde contemporanei non ne sono esenti – distinguendo l’una dall’altra le singole qualità del corpo sensibile lavorato, procura che ciascuna di esse, se occorre, acquisisca una esistenza autonoma, oppure che ciascuna partecipi al tutto, come porzione dell’entità corporea complessiva.
Le integrazioni materiche cui Laurenti ricorre non escludono l’impiego di sostanze plastiche e di qui, per effetto delle istanze formali, indotte dagli incrementi corporei, dai rispecchiamenti simmetrici e dagli sdoppiamenti creativi, si fa breve il passo a più radicali trasformazioni.
Ed è così che l’artista - senza tuttavia rinnegare l’idea prima, che rimane saldamente ancorata alle intuizioni intimamente inseparabili dalle suggestioni offerte dalla materia – lascia spazio alle creazioni autonome in alluminio, in polipropilene e alle fusioni in bronzo.
Ma le “Reminiscenze d’Africa” sono ben presenti anche nell’opera pittorica, sotto specie di paesaggi, la cui essenzialità compositiva, quasi sempre – e, in negativo, ciò accade solo nelle rare visioni suggerite dalle terre nostrane, certo, al confronto con quelle, più pallide ed esangui, ma pur sempre terre (veramente crude terre! come sappiamo) – è fatta di piani, di deserti e di savane, e di cieli infuocati (sorprendentemente anche nei notturni, o quasi tali, perché colti nel rapido trascolorare dal giorno alla notte, come accade non lontano dall’Equatore).
Infatti, sono il fuoco e il vento, sempre, a plasmare la terra e, dove occorra, con l’aiuto della mano dell’uomo, la materia; altrimenti, provvede il vulcano.
Paolo Nesta
04
maggio 2013
Giancarlo Laurenti – Reminiscenze d’Africa
Dal 04 al 26 maggio 2013
arte contemporanea
Location
ARTE PER VOI – DANTE SELVA OFFICINA D’ARTE
Avigliana, Piazza Conte Rosso, 1, (Torino)
Avigliana, Piazza Conte Rosso, 1, (Torino)
Orario di apertura
sabato e domenica: 15:00-19:00
Vernissage
4 Maggio 2013, ore 17:00
Autore
Curatore