Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giancarlo Stoppa
Sperimentare. È questo l’imperativo di Giancarlo Stoppa, giovane artista della provincia di Cuneo che per la prima volta si confronta col pubblico laziale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per tutto il 2004 il Comune di Cerreto Laziale (RM) ospiterà presso la Galleria d’Arte Moderna mostre personali di pittura, scultura, design e fotografia, a cura di Adelinda Allegretti, coinvolgendo le scuole dell’obbligo locali, avviando in tal modo un progetto didattico destinato ad avvicinare bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie all’arte contemporanea. Ciascuno degli artisti selezionati incontrerà per un’intera mattinata un gruppo di allievi, spiegando loro la tecnica di esecuzione dei lavori esposti e l’evoluzione ed il punto di arrivo della propria ricerca. Né una conferenza né un workshop, quindi, ma una chiacchierata informale che, l’amministrazione comunale e gli organizzatori ne sono certi, sarà in grado di far nascere nel giovane pubblico l’amore e la passione per l’arte. Alla fine di ogni incontro i ragazzi saranno invitati a realizzare un lavoro, letterario o artistico a seconda dei casi, ispirato ai lavori esposti.
Inoltre ciascun artista, donando un’opera al costituendo Museo Comunale d’Arte Contemporanea, contribuirà a fare di Cerreto Laziale -posto tra Tivoli e Subiaco- un importante crocevia per quanti amano l’arte nelle sue più complesse sfaccettature.
Sperimentare. È questo l’imperativo di Giancarlo Stoppa, giovane artista della provincia di Cuneo che per la prima volta si confronta col pubblico laziale.
La sua ricerca, avviata sin dal 1993 con le più tradizionali tecniche pittoriche, a partire dal 1999 si indirizza verso l’utilizzo di materiali presi in prestito dall’edilizia. Questo, unitamente all’analisi ed allo studio di opere di artisti legati al linguaggio informale, in primis Burri, Hartung, ma anche Afro e Vedova, determina in Stoppa un cambiamento di tendenza, ed i dipinti ancora strettamente figurativi lasceranno il passo ad una pittura decisamente personale, completamente svincolata dalla rappresentazione oggettiva della realtà. Proprio a questo periodo appartengono I segni del corpo I (2000) ed il coevo Totem I, in cui intonaci e colle si mescolano sino a creare un amalgama materico, aggettante, quasi un altorilievo, sul quale, in fase di asciugatura, applicare il colore.
È con la fine del 2000 che il bitume entra imperante nella ricerca di Stoppa. È l’inizio di una nuova fase, tuttora in via di sviluppo e destinata a chiudersi soltanto con l’esaurimento del proprio potenziale creativo, in cui egli interviene anche con violenza su tale guaina: tagliato, inciso, quasi scarnificato in alcuni punti, bruciato e lasciato gocciolare (e qui il pensiero vola alle combustioni di Burri ed al dripping di Pollock), il bitume acquista una nuova consistenza, torna a rivivere sotto una nuova forma. La scelta di rifinire tali lavori mediante l’uso di lacche industriali non è casuale, in quanto se da un lato esse garantiscono al supporto materico così ottenuto una particolare luminescenza, dall’altro ne sembrano essere il giusto corollario. Prodotti dell’industria che, debitamente lavorati, sono trasformati dalla creatività di Stoppa in qualcosa di "altro": ormai svincolati da qualsiasi originaria funzione, ed accompagnati talvolta da brevi composizioni liriche, essi divengono cibo per l’anima e per la mente.
Adelinda Allegretti
Io devo ammetterlo sono sempre stato un figurativo.
Forse è per ciò che ho sempre stentato a realizzare opere pittoriche e disegni.
La mia formazione artistica (più che altro da autodidatta) mi offuscava la vista ponendomi come esempio e come obbiettivo l'esatta riproduzione e rispondenza delle cose alla realtà.
Per contro il mio carattere sanguigno e devo ammetterlo lunatico mi ha posto dinnanzi all'impossibiltà di mantenere nel tempo la tensione creativa.
Tutto ciò mi ha impedito di esprimere ciò che realmente desideravo.
La svolta si e' avuta in me allorché ho conosciuto e studiato le opere dei grandi artisti informali italiani.
Le loro opere e pensieri sono stati per me la luce che mi ha illuminato la strada.
Dalla fine del 1999 ho iniziato a esprimermi con metodi miei alla ricerca di ciò che realmente desidero.
Giancarlo Stoppa
Inoltre ciascun artista, donando un’opera al costituendo Museo Comunale d’Arte Contemporanea, contribuirà a fare di Cerreto Laziale -posto tra Tivoli e Subiaco- un importante crocevia per quanti amano l’arte nelle sue più complesse sfaccettature.
Sperimentare. È questo l’imperativo di Giancarlo Stoppa, giovane artista della provincia di Cuneo che per la prima volta si confronta col pubblico laziale.
La sua ricerca, avviata sin dal 1993 con le più tradizionali tecniche pittoriche, a partire dal 1999 si indirizza verso l’utilizzo di materiali presi in prestito dall’edilizia. Questo, unitamente all’analisi ed allo studio di opere di artisti legati al linguaggio informale, in primis Burri, Hartung, ma anche Afro e Vedova, determina in Stoppa un cambiamento di tendenza, ed i dipinti ancora strettamente figurativi lasceranno il passo ad una pittura decisamente personale, completamente svincolata dalla rappresentazione oggettiva della realtà. Proprio a questo periodo appartengono I segni del corpo I (2000) ed il coevo Totem I, in cui intonaci e colle si mescolano sino a creare un amalgama materico, aggettante, quasi un altorilievo, sul quale, in fase di asciugatura, applicare il colore.
È con la fine del 2000 che il bitume entra imperante nella ricerca di Stoppa. È l’inizio di una nuova fase, tuttora in via di sviluppo e destinata a chiudersi soltanto con l’esaurimento del proprio potenziale creativo, in cui egli interviene anche con violenza su tale guaina: tagliato, inciso, quasi scarnificato in alcuni punti, bruciato e lasciato gocciolare (e qui il pensiero vola alle combustioni di Burri ed al dripping di Pollock), il bitume acquista una nuova consistenza, torna a rivivere sotto una nuova forma. La scelta di rifinire tali lavori mediante l’uso di lacche industriali non è casuale, in quanto se da un lato esse garantiscono al supporto materico così ottenuto una particolare luminescenza, dall’altro ne sembrano essere il giusto corollario. Prodotti dell’industria che, debitamente lavorati, sono trasformati dalla creatività di Stoppa in qualcosa di "altro": ormai svincolati da qualsiasi originaria funzione, ed accompagnati talvolta da brevi composizioni liriche, essi divengono cibo per l’anima e per la mente.
Adelinda Allegretti
Io devo ammetterlo sono sempre stato un figurativo.
Forse è per ciò che ho sempre stentato a realizzare opere pittoriche e disegni.
La mia formazione artistica (più che altro da autodidatta) mi offuscava la vista ponendomi come esempio e come obbiettivo l'esatta riproduzione e rispondenza delle cose alla realtà.
Per contro il mio carattere sanguigno e devo ammetterlo lunatico mi ha posto dinnanzi all'impossibiltà di mantenere nel tempo la tensione creativa.
Tutto ciò mi ha impedito di esprimere ciò che realmente desideravo.
La svolta si e' avuta in me allorché ho conosciuto e studiato le opere dei grandi artisti informali italiani.
Le loro opere e pensieri sono stati per me la luce che mi ha illuminato la strada.
Dalla fine del 1999 ho iniziato a esprimermi con metodi miei alla ricerca di ciò che realmente desidero.
Giancarlo Stoppa
22
febbraio 2004
Giancarlo Stoppa
Dal 22 al 29 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE D’ARTE MODERNA
Cerreto Laziale, Piazza Guglielmo Marconi, 12, (Roma)
Cerreto Laziale, Piazza Guglielmo Marconi, 12, (Roma)
Orario di apertura
15,30-19
Vernissage
22 Febbraio 2004, ore 15