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Gianfranco Asveri – I cani di Asveri
La galleria Rosso20sette presenta dal 1 Ottobre un’inedita retrospettiva dell’artista piacentino Gianfranco Asveri
Comunicato stampa
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La galleria Rosso20sette presenta dal 1 Ottobre un’inedita retrospettiva dell’artista piacentino Gianfranco Asveri, nella quale è racchiusa una preziosa collezione di opere che si distinguono per l’elevato valore qualitativo ed espressivo, attentamente ricercate e selezionate.La mostra presenterà 30 disegni su carta ed alcuni oli su tavola tutti dedicati a un tema particolarmente caro all'autore piacentino,una sorta di elegia grafica dell'universo canino.
Personaggio estremamente legato alla purezza e alla semplicità delle cose e dei sentimenti, Gianfranco Asveri vive da sempre sui colli piacentini circondato dai suoi cani, per lui, unici veri e fedeli compagni di vita. Senza avere una formazione artistica alle spalle, ha cominciato a dipingere nel 1969; la sua è una pittura istintiva, che si nutre e si evolve insieme alle sue personali esperienze ed emozioni, e che descrive con ironia il mondo sensibile ed interiore dell’inconscio e del sogno. I lavori di Gianfranco Asveri nascono dall’assenza di progettualità, da gesti rapidi e stesure di impasti cromatici da cui, attraverso graffi ed incisioni prendono vita le immagini.
Nato a Fiorenzuola d'Arda nel 1948, Asveri vive e lavora ai Gasperini sulle colline piacentine in compagnia dei suoi cani. Non ha frequentato accademie né ha seguito studi artistici di altro genere, ma nel 1969 ha incominciato a dipingere, trovando nell'arte una ragione di vita. Dopo un periodo iniziale in cui si è espresso con un linguaggio figurativo tradizionale, a partire dagli anni Ottanta la sua pittura è approdata a un gesto più istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all'espressionismo dell'Art Brut. Rappresentante di uno stile pittorico fortemente istintuale ed emotivo, Asveri aggredisce la superficie con un gesto prepotente e primitivo, che lascia tuttavia convivere con altre matrici espressive meno percettibili, come la memoria di immagini artistiche. Con un afflato profondo e vitale, la pittura di Asveri scaturisce dall'osservazione del reale: gli animali che l'artista raccoglie e cura, con i quali vive e che ama sopra ogni cosa, ai quali dedica disegni, dipinti e poesie. Il quotidiano Il Sole 24Ore lo ha recentemente segnalato fra i dieci artisti di punta del mercato dell'arte italiano. Di lui hanno scritto critici quali Luca Beatrice, Paolo Blendinger, Beatrice Buscaroli, Luciano Caprile, Martina Corgnati, Maurizio Corgnati, Elda Fezzi, Stefano Fugazza, Flaminio Gualdoni, Elisabetta Longari, Lorenzo Kamel, Domenico Montalto, Nicoletta Pallini, Elena Pontiggia, Giovanni Quaglino, Alessandro Riva, Marco Rosci, Maurizio Sciaccaluga, Giorgio Seveso, Claudio Vela, e il poeta Ferdinando Cogni.
Personaggio estremamente legato alla purezza e alla semplicità delle cose e dei sentimenti, Gianfranco Asveri vive da sempre sui colli piacentini circondato dai suoi cani, per lui, unici veri e fedeli compagni di vita. Senza avere una formazione artistica alle spalle, ha cominciato a dipingere nel 1969; la sua è una pittura istintiva, che si nutre e si evolve insieme alle sue personali esperienze ed emozioni, e che descrive con ironia il mondo sensibile ed interiore dell’inconscio e del sogno. I lavori di Gianfranco Asveri nascono dall’assenza di progettualità, da gesti rapidi e stesure di impasti cromatici da cui, attraverso graffi ed incisioni prendono vita le immagini.
Nato a Fiorenzuola d'Arda nel 1948, Asveri vive e lavora ai Gasperini sulle colline piacentine in compagnia dei suoi cani. Non ha frequentato accademie né ha seguito studi artistici di altro genere, ma nel 1969 ha incominciato a dipingere, trovando nell'arte una ragione di vita. Dopo un periodo iniziale in cui si è espresso con un linguaggio figurativo tradizionale, a partire dagli anni Ottanta la sua pittura è approdata a un gesto più istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all'espressionismo dell'Art Brut. Rappresentante di uno stile pittorico fortemente istintuale ed emotivo, Asveri aggredisce la superficie con un gesto prepotente e primitivo, che lascia tuttavia convivere con altre matrici espressive meno percettibili, come la memoria di immagini artistiche. Con un afflato profondo e vitale, la pittura di Asveri scaturisce dall'osservazione del reale: gli animali che l'artista raccoglie e cura, con i quali vive e che ama sopra ogni cosa, ai quali dedica disegni, dipinti e poesie. Il quotidiano Il Sole 24Ore lo ha recentemente segnalato fra i dieci artisti di punta del mercato dell'arte italiano. Di lui hanno scritto critici quali Luca Beatrice, Paolo Blendinger, Beatrice Buscaroli, Luciano Caprile, Martina Corgnati, Maurizio Corgnati, Elda Fezzi, Stefano Fugazza, Flaminio Gualdoni, Elisabetta Longari, Lorenzo Kamel, Domenico Montalto, Nicoletta Pallini, Elena Pontiggia, Giovanni Quaglino, Alessandro Riva, Marco Rosci, Maurizio Sciaccaluga, Giorgio Seveso, Claudio Vela, e il poeta Ferdinando Cogni.
01
ottobre 2010
Gianfranco Asveri – I cani di Asveri
Dal primo ottobre al 03 novembre 2010
arte contemporanea
Location
ROSSO20SETTE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via D'ascanio, 27, (Roma)
Roma, Via D'ascanio, 27, (Roma)
Orario di apertura
da martedi a sabato 11-19.30
Vernissage
1 Ottobre 2010, ore 18.00
Autore
Curatore