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Gianfranco Baruchello
La realizzazione della mostra consente l’apertura di un dibattito e la conoscenza di un’artista punto di riferimento della contemporaneità e della ricerca artistica della seconda avanguardia internazionale
Comunicato stampa
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L'appuntamento che Fondazione SoutHeritage dedica ai maestri del contemporaneo presenta il progetto sull'opera di Gianfranco Baruchello. La realizzazione della mostra consente l'apertura di un dibattito e la conoscenza di un'artista punto di riferimento della contemporaneità e della ricerca artistica della seconda avanguardia internazionale. La sua profonda consapevolezza del presente e il bisogno di calarsi nell'attualità hanno profondamente caratterizzato la ricerca estetica dell'artista costellata dall'uso di media diversi tra i quali: la pittura, l'oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l'azione e infine l'interesse per il cinema inaugurato nel 1964 con la produzione del celebre video Verifica Incerta.
Baruchello è autore di operazioni e activities senza precedenti quali la formazione di società per la firma di opere (Artiflex S.r.l. 1968), la pratica dell'agricoltura e della zootecnia come indagine artistica in rapporto agli aspetti economico-politici del mercato delle arti (Agricola Cornelia S.p.A. 1973/81), la ricerca di significato dello spazio interno degli edifici (L'altra casa, 1978-79), la realizzazione di vasti spazi aperti (il "giardino" e il "bosco", dalla metà degli anni '80) pensati come spazi mentali e dell'immaginario.
Nel clima sperimentale italiano degli anni Sessanta, vicino allo spirito degli scrittori e poeti del Gruppo '63 (Balestrini, Sanguineti, Giuliani), delle ricerche dello strutturalismo e dell' “opera aperta” (U. Eco), accanto a quanto avveniva nella musica d'avanguardia e del cinema sperimentale, Baruchello ha posto la sua ricerca in un ambito internazionale con mostre (dalla storica The New Realists alla Galleria Sidney-Janis di New York del 1962) e amicizie (Duchamp, Jouffroy, Lyotard, Lascault, Cooper, ecc.), contatti che sono rimasti all'origine o all'interno di molte sue operazioni artistiche. In quest'ottica se l'arte del XX secolo è storia dello sconfinamento dallo spazio della rappresentazione a quello della la vita, Baruchello è, di questa storia, il primo testimone.
Gianfranco Baruchello (Livorno 1924), ha realizzato oltre centodieci mostre personali e ha preso parte a mostre collettive nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come: Lousiana Museum - North Zealand, Musée d'Art Moderne - Parigi, SFMOMA - S.Francisco, MoMA - New York, Solomon Guggenheim Museum - New York, MoCA - Chicago, ICA - Londra, Museum of Philadelphia Civic Center, Hishhorn Museum - Washington, Institute d'Art Contemporain - Montreal, National Gallery - Melbourn, Padiglione d'Arte Contemporanea Milano, Palais de Beuax Art - Bruxelles, Palazzo delle Esposizioni - Roma, Carnegie Institute- Pittsburg, Centre Pompidou- Parigi, III Biennale di Sidney, Museum Ludwig - Colonia. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui la 37°a, 43°a, 45°a Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta VI - Kassel e la Quadriennale d'Arte di Roma.
Baruchello è autore di operazioni e activities senza precedenti quali la formazione di società per la firma di opere (Artiflex S.r.l. 1968), la pratica dell'agricoltura e della zootecnia come indagine artistica in rapporto agli aspetti economico-politici del mercato delle arti (Agricola Cornelia S.p.A. 1973/81), la ricerca di significato dello spazio interno degli edifici (L'altra casa, 1978-79), la realizzazione di vasti spazi aperti (il "giardino" e il "bosco", dalla metà degli anni '80) pensati come spazi mentali e dell'immaginario.
Nel clima sperimentale italiano degli anni Sessanta, vicino allo spirito degli scrittori e poeti del Gruppo '63 (Balestrini, Sanguineti, Giuliani), delle ricerche dello strutturalismo e dell' “opera aperta” (U. Eco), accanto a quanto avveniva nella musica d'avanguardia e del cinema sperimentale, Baruchello ha posto la sua ricerca in un ambito internazionale con mostre (dalla storica The New Realists alla Galleria Sidney-Janis di New York del 1962) e amicizie (Duchamp, Jouffroy, Lyotard, Lascault, Cooper, ecc.), contatti che sono rimasti all'origine o all'interno di molte sue operazioni artistiche. In quest'ottica se l'arte del XX secolo è storia dello sconfinamento dallo spazio della rappresentazione a quello della la vita, Baruchello è, di questa storia, il primo testimone.
Gianfranco Baruchello (Livorno 1924), ha realizzato oltre centodieci mostre personali e ha preso parte a mostre collettive nei più importanti spazi espositivi italiani e stranieri come: Lousiana Museum - North Zealand, Musée d'Art Moderne - Parigi, SFMOMA - S.Francisco, MoMA - New York, Solomon Guggenheim Museum - New York, MoCA - Chicago, ICA - Londra, Museum of Philadelphia Civic Center, Hishhorn Museum - Washington, Institute d'Art Contemporain - Montreal, National Gallery - Melbourn, Padiglione d'Arte Contemporanea Milano, Palais de Beuax Art - Bruxelles, Palazzo delle Esposizioni - Roma, Carnegie Institute- Pittsburg, Centre Pompidou- Parigi, III Biennale di Sidney, Museum Ludwig - Colonia. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui la 37°a, 43°a, 45°a Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta VI - Kassel e la Quadriennale d'Arte di Roma.
25
novembre 2006
Gianfranco Baruchello
Dal 25 novembre 2006 al 27 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE SOUTHERITAGE
Matera, Via Francesco Paolo Volpe, 6, (Matera)
Matera, Via Francesco Paolo Volpe, 6, (Matera)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16.00 – 19.30
Vernissage
25 Novembre 2006, ore 18
Autore
Curatore