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Gianfranco Bernardi
La rassegna propone una ventina di opere realizzate tra il 1997 e oggi mediante tecniche sperimentali su supporti trattati con impregnanti e diverse velature, sì da far emergere nel tempo, attraverso una sorta di alchimia di riflessi, delle figure-fantasma che caratterizzano quasi tutti i suoi lavori.
Comunicato stampa
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S’inaugura lunedì 29 giugno alle ore 18.30 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia, 4) la mostra personale del pittore Gianfranco Bernardi, che sarà presentata da Marianna Accerboni. La rassegna propone una ventina di opere realizzate tra il 1997 e oggi mediante tecniche sperimentali su supporti trattati con impregnanti e diverse velature, sì da far emergere nel tempo, attraverso una sorta di alchimia di riflessi, delle figure-fantasma che caratterizzano quasi tutti i suoi lavori. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 19 luglio.
Come ogni vero artista - scrive Accerboni - Gianfranco Bernardi è capace di maturare efficacemente il proprio linguaggio pittorico, che segue ed estrinseca il pensiero profondo e l’interpretazione dell’equilibrio cosmico. Lo dimostra anche questa rassegna, in cui l’autore testimonia la propria capacità di esprimersi sotto il profilo stilistico modulando molteplici strumenti linguistici e arricchendo il proprio vocabolario cromatico e narrativo attraverso varie ricerche tematiche, che vanno a comporre e a soddisfare piani di lettura diversi del Tutto e dell’Infinito, così come vanno a decrittare e a interpretare l’intenso rapporto simbiotico tra uomo, natura ed energia, quale equilibrio recondito e sotteso al visibile e all’apparente.
Dalle architetture pittoriche - che in questa mostra sfiorano il tema del relitto come simbolo, dell’acqua e delle energie della pioggia, senza dimenticare la memoria di ricerche “antiche” di riferimento quali “Le nebbie di Avalon” (1997) e “Varco dimensionale” (2001) - l’artista scende nei reami profondi della conoscenza esoterica e delle realtà extraterrestri e, non a caso, predilige originalmente per le sue esposizioni il ventre del mare e della terra, dove risuonano gli echi della conoscenza, dell’energia (che in tal modo pervade i suoi lavori) e della verità, suscitando lo stupore e l’apprezzamento di personalità di livello elevato come il re dell’apnea profonda Enzo Maiorca.
La maturità di Bernardi nel “narrare” sul piano artistico le proprie intuizioni e nel proseguire una o più ricerche che alzano il velo sul mistero intrinseco all’esistenza e sul suo fascino, è dimostrata dalla capacità di dare libero sfogo sotto il profilo tematico alla propria interpretazione degli equilibri che esprimono il visibile e il sensoriale, dipingendo, nell’ambito di una cospicua produzione, immagini fluide e preziosamente seriali e simboliche, in cui -conclude il critico - l’evoluzione del tema diventa Leitmotiv dinamico, coerente e cromaticamente “in linea”, ricco di finezze formali e tecniche spesso inedite.
Come ogni vero artista - scrive Accerboni - Gianfranco Bernardi è capace di maturare efficacemente il proprio linguaggio pittorico, che segue ed estrinseca il pensiero profondo e l’interpretazione dell’equilibrio cosmico. Lo dimostra anche questa rassegna, in cui l’autore testimonia la propria capacità di esprimersi sotto il profilo stilistico modulando molteplici strumenti linguistici e arricchendo il proprio vocabolario cromatico e narrativo attraverso varie ricerche tematiche, che vanno a comporre e a soddisfare piani di lettura diversi del Tutto e dell’Infinito, così come vanno a decrittare e a interpretare l’intenso rapporto simbiotico tra uomo, natura ed energia, quale equilibrio recondito e sotteso al visibile e all’apparente.
Dalle architetture pittoriche - che in questa mostra sfiorano il tema del relitto come simbolo, dell’acqua e delle energie della pioggia, senza dimenticare la memoria di ricerche “antiche” di riferimento quali “Le nebbie di Avalon” (1997) e “Varco dimensionale” (2001) - l’artista scende nei reami profondi della conoscenza esoterica e delle realtà extraterrestri e, non a caso, predilige originalmente per le sue esposizioni il ventre del mare e della terra, dove risuonano gli echi della conoscenza, dell’energia (che in tal modo pervade i suoi lavori) e della verità, suscitando lo stupore e l’apprezzamento di personalità di livello elevato come il re dell’apnea profonda Enzo Maiorca.
La maturità di Bernardi nel “narrare” sul piano artistico le proprie intuizioni e nel proseguire una o più ricerche che alzano il velo sul mistero intrinseco all’esistenza e sul suo fascino, è dimostrata dalla capacità di dare libero sfogo sotto il profilo tematico alla propria interpretazione degli equilibri che esprimono il visibile e il sensoriale, dipingendo, nell’ambito di una cospicua produzione, immagini fluide e preziosamente seriali e simboliche, in cui -conclude il critico - l’evoluzione del tema diventa Leitmotiv dinamico, coerente e cromaticamente “in linea”, ricco di finezze formali e tecniche spesso inedite.
29
giugno 2009
Gianfranco Bernardi
Dal 29 giugno al 19 luglio 2009
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE D’ARTE
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Trieste, Piazza Dell'unità D'italia, 4, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 – 20.00
Vernissage
29 Giugno 2009, ore 18.30
Autore
Curatore