Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gianfranco Ferroni / Ettore Frani – Esistenziali_smi. Il pane e l’apocalisse
Opere del Maestro Gianfranco Ferroni, scomparso nel 2001, con le quali dialogano i lavori recenti del giovane Ettore Frani.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Solo il vuoto ci consente di serbare intatta l’anima preziosa del tempo.
anita t. giuga
Gianfranco Ferroni
Gianfranco Ferroni nasce a Livorno nel 1927. L’approdo di Ferroni all’arte avviene dopo una lunga serie di rinunce quotidiane, di difficoltà economiche che ne segnano il cammino. Trasferitosi dopo la morte del padre a Tradate si inserisce nel colorito ambiente della Brera del dopoguerra dove conosce e frequenta il gruppo di Guerreschi, Romagnoli, Ceretti e Vaglieri che gli vale per staccarsi dal realismo di stampo politico e sociale. La sua attività solitaria subisce modifiche tematiche dall’impatto con la realtà di un viaggio nelle zone più arcaiche della Sicilia, compiuto nel 1956 con Vaglieri, e dalla rivolta ungherese, che segna dolorosamente tutto il gruppo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1958 e a numerose collettive a Milano, Roma, Firenze e Torino, e prende parte alla III Biennale del Mediterraneo ad Alessandria d’Egitto. Personali sono state organizzate dalla Galleria Bergamini di Milano nel 1956, 1957, 1959; dalla Galleria Galatea di Torino nel 1963, 1966 e 1976. Muore a Bergamo il 12 maggio 2001
Ettore Frani
Classe ’78, nato a Termoli (CB), vive e lavora a Roma. La sua poetica è strettamente connessa con la pittura e la tecnica mista su supporti vari – come l’MDF (Medium density fibreboard) -, che comportano non solo l’utilizzo della più classica tela, ma anche superfici laminate e laccate di medie dimensioni.
Surfaces levigati e impermiabili marcano nella semiosi delle opere un legame stretto tra forma e contenuto. Il tempo e la precarietà rimandano all'uso di materiali primordiali quali l'olio, che ingiallisce, e la polvere, che si deposita.
Procedimento questo adottato anche nelle opere realizzate fin dai primi cicli pittorici. L'immagine inoltre, trasfigurata e quasi smaterializzata dall'impiego di solventi e acquaragia, i quali "mangiano" in qualche modo la forma-colore, nelle opere più recenti si è andata compattando. La melena, l’emorragia, è legata alla diegesi interna al testo pittorico: il male è descritto e non più agito dal metodo di corrosione.
Gallerie di riferimento: Giamart (Vitulano); Liliana Maniero (Roma); L.I.B.R.A Arte Contemporanea (Catania)
anita t. giuga
Gianfranco Ferroni
Gianfranco Ferroni nasce a Livorno nel 1927. L’approdo di Ferroni all’arte avviene dopo una lunga serie di rinunce quotidiane, di difficoltà economiche che ne segnano il cammino. Trasferitosi dopo la morte del padre a Tradate si inserisce nel colorito ambiente della Brera del dopoguerra dove conosce e frequenta il gruppo di Guerreschi, Romagnoli, Ceretti e Vaglieri che gli vale per staccarsi dal realismo di stampo politico e sociale. La sua attività solitaria subisce modifiche tematiche dall’impatto con la realtà di un viaggio nelle zone più arcaiche della Sicilia, compiuto nel 1956 con Vaglieri, e dalla rivolta ungherese, che segna dolorosamente tutto il gruppo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1958 e a numerose collettive a Milano, Roma, Firenze e Torino, e prende parte alla III Biennale del Mediterraneo ad Alessandria d’Egitto. Personali sono state organizzate dalla Galleria Bergamini di Milano nel 1956, 1957, 1959; dalla Galleria Galatea di Torino nel 1963, 1966 e 1976. Muore a Bergamo il 12 maggio 2001
Ettore Frani
Classe ’78, nato a Termoli (CB), vive e lavora a Roma. La sua poetica è strettamente connessa con la pittura e la tecnica mista su supporti vari – come l’MDF (Medium density fibreboard) -, che comportano non solo l’utilizzo della più classica tela, ma anche superfici laminate e laccate di medie dimensioni.
Surfaces levigati e impermiabili marcano nella semiosi delle opere un legame stretto tra forma e contenuto. Il tempo e la precarietà rimandano all'uso di materiali primordiali quali l'olio, che ingiallisce, e la polvere, che si deposita.
Procedimento questo adottato anche nelle opere realizzate fin dai primi cicli pittorici. L'immagine inoltre, trasfigurata e quasi smaterializzata dall'impiego di solventi e acquaragia, i quali "mangiano" in qualche modo la forma-colore, nelle opere più recenti si è andata compattando. La melena, l’emorragia, è legata alla diegesi interna al testo pittorico: il male è descritto e non più agito dal metodo di corrosione.
Gallerie di riferimento: Giamart (Vitulano); Liliana Maniero (Roma); L.I.B.R.A Arte Contemporanea (Catania)
29
marzo 2008
Gianfranco Ferroni / Ettore Frani – Esistenziali_smi. Il pane e l’apocalisse
Dal 29 marzo al 26 aprile 2008
arte contemporanea
Location
LIBRA ARTE CONTEMPORANEA
Catania, Via Pola, 11/c, (Catania)
Catania, Via Pola, 11/c, (Catania)
Orario di apertura
lunedì - sabato 16 - 20. Domenica su appuntamento
Vernissage
29 Marzo 2008, ore 18.30
Autore
Curatore