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Gianfranco Giannoni / Luca Lupi – Percorsi paralleli
Mostra di pittura e fotografia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
(Gianfranco Giannoni) “Ciò che Gianfranco Giannoni esprime, comunque “non è per tutti”, o per meglio dire, è più comprensibile per le persone sensibili, come per i collezionisti più accorti, per gli addetti ai lavori “senza paraocchi”, e tutti questi non possono mettere in secondo piano un suo entrare psicologico, ed il guardare, l’osservare fatti e situazioni locali e internazionali, mettendo poi in essere su tela o su tavola o su carta, l’immensità di una semplice comunissima rosa, diversamente da altri che in essa vedono ‘solo’ un fiore.
Il fiore, quando è presente nel contesto, per lui, ha di volta in volta il significato della caducità umana, come della speranza, come varie simbologie possono essere colte nella farfalla, emblema di salvezza per certi, e più generalmente lotta del bene contro il male.
[…]Egli, da uomo senz’altro non convenzionale, libero, sa quello che vuole; ecco che il colore concreta la tela, così certe scatole prive di sogni (che senz’altro vorrebbe fossero piene degli scritti di tanti di noi), o scale mai potute salire a conquistare la luce, o gli interrogativi di un clandestino solitario e silenzioso e inquieto per un orizzonte senza sbocchi, sono ‘temi’ unici, crudi, difficili ad accettare per una folla oziata dalla polvere di niente che viene proposta giornalmente da un gran numero di emittenti televisive o da periodici con pochi scrupoli.
Giannoni risponde alla freddezza dell’anonimato quotidiano operando in modo continuativo ben più coerentemente di quanto taluni – in passato, come oggi – abbiano potuto comprendere quei puri sentimenti, gli stati emozionali, questo suo scrutare altrove o in se stesso, verificare atteggiamenti altrui, sentirsi in un tempo di strani valori e identità, ma che può persino farlo tornare, quasi inconsciamente, ai pensieri dell’infanzia... e così sa invitare l’osservatore a voltare pagina dopo pagina in quell’intimo diario pittorico “per immagini”.
[…]È impellente, per lui, l’usata e abusata frase “essere del proprio tempo”, ma... lo vive facendo non tanto da spettatore asettico e disinformato, o da artista compresso, ingaggiato da quella società condizionante che ha già fatto scrivere a molti altri una sorta di certificazione di morte “del proprio fare”: egli è acuto, qualche volta ironico, pungente, ma pur sempre equilibrato protagonista che legge ed interpreta situazioni collettive, fatti singoli, riuscendo a riempire l’Opera di un bagaglio umano e culturale, al fine di dare al pubblico il valore di un’arte che ha verità, e quindi significato.
(Lodovico Gierut)
(Luca Lupi) “Le immagini che presenta Luca, perfette tecnicamente, corrette dal punto di vista formale, hanno il fascino inconsueto delle immagini di colui che le ha prodotte vivendole emotivamente, seguendone il percorso che con fasi successive concorre al risultato finale. La ripresa, prima, prefigura il risultato, partendo da un’emozione o da un’intuizione; il lavoro da artigiano mette in evidenza la sua padronanza della tecnica; l’immagine finale rivela la sua sensibilità e la cultura visiva dell’autore.
Le immagini “fine art” che presenta possono essere “lette” come percorsi a tema ma anche come singole creazioni, la loro forza sta nell’impatto emotivo che coinvolge l’osservatore in atmosfere incantate di sapore metafisico. Ci sono elementi naturali che hanno sempre coinvolto Luca: l’acqua, la vegetazione, il cielo, il paesaggio, per cui i tagli che opera, le scelte tra le immagini, i toni dei grigi così ricchi e espressivi ne fanno un raffinato percorso. Ciò prelude a maggiori traguardi”
(Mario Lupi)
Biografie
Gianfranco Giannoni è nato nel 1946 a San Miniato (Pi), dove tuttora vive e lavora.
Inizia giovanissimo a usare pennelli e colori nell’arte della ceramica e si diploma in grafica pubblicitaria. Intraprende l’attività pittorica nel 1966. L’anno seguente, insieme ad altri pittori sanminiatesi, sotto la direzione di Dilvo Lotti, dipinge, nell’Oratorio di San Rocco in San Miniato, un affresco dedicato alla Storia di San Cristoforo. Nel 1968 dipinge un murale in un ristorante in p.zza Bonaparte, nella sua città. Nel 1969 è autore delle scenografie e dei costumi de La cimice di Majakovskij, portata in scena a Ponte a Egola (Pi). La prima personale, nella sua città, nel 1970. Nel 1971, insieme al pittore sanminiatese Giorgio Giolli, dipinge La cena dei poeti, una pittura murale di grandi dimensioni all’interno di un noto ristorante locale. Nel 1975 una sua incisione correda il libro di poesie Questo grumo di fede di Renzo Barsacchi. Dal 1978 una sua scultura entra a far parte della collezione privata dell’artista fiorentino Primo Conti. Nel 1980 illustra il libro di poesie Il Tavolo di cipresso di Adele Galleni Bicchi. Nel 1982, per la chiesa de La Serra di San Miniato, dipinge un Crocifisso alla maniera bizantina, ispirato al capolavoro di Cimabue. In occasione del Palio di San Lazzaro del 1983, dipinge una Resurrezione di Lazzaro per la Prioria dei SS. Filippo e Giacomo di Ponte a Elsa (Fi). Alla metà degli anni Ottanta, dipinge un Fonte battesimale per la chiesa di Marzana, San Miniato. Nel 1990 realizza il cencio per il Palio del Cuoio di Ponte a Egola. Nel 1994 illustra il libro Tre amarene di Luciano Marrucci. Nello stesso anno è coautore di una raccolta di in folio con testi, tra gli altri, di Mario Luzi, Vincenzo Cardarelli e Riccardo Cardellicchio. L’anno seguente, un suo collage è riprodotto sulla copertina del volume Andar per versi, raccolta di liriche di Valerio Vallini. Nel 1996 dona un’opera, Non voglio salir sulle vette, alla Misericordia di San Miniato Basso; la stessa opera è riprodotta sulla copertina dell’omonimo libro di racconti di Don Livio Tognetti. Nel 1998, come illustratore, è coautore (assieme a Marzio Matteoli e Pilade Cantini) del libro Le cose si complicano. Dal 1999 l’opera Corrida fa parte della collezione del Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova). Nello stesso anno realizza Il bacio di Giuda, opera per la Via Crucis per la Chiesa di Collegalli (Fi). Nel 2000 dipinge il ritratto di Nelson Mandela per la collezione I volti della pace nella cripta della Chiesa di San Domenico a San Miniato. Ancora nel 2000 dipinge il ritratto di Gostanza da Libbiano (la strega di San Miniato) in occasione della produzione cinematografica di Paolo Benvenuti. Nel 2001 Mario Mariani, suo primo mecenate, dona otto dipinti e numerose opere grafiche di Giannoni e altre opere di artisti locali, al Santuario della Madonna Madre dei bimbi di Cigoli (Pi), per la realizzazione di una Collezione di Arte Contemporanea. Nel 2003 partecipa, con il ritratto del cantante Piero Pelù, a una mostra collettiva dal titolo Artisti ritraggono Artisti al Caffè Storico Letterario delle Giubbe Rosse di Firenze. L’anno seguente dona la sua opera Noli me tangere al Senato della Repubblica Italiana a Roma e Se questo è un bambino al movimento Shalom di San Miniato. Nel 2005, insieme ad altri ventuno artisti toscani, partecipa a “GiocalArte”, progetto con il Comune di Pontedera, sostenendo un ciclo di incontri all’interno delle scuole, conclusosi con una mostra collettiva nel giugno dello stesso anno. Nel 2006 dona un’opera, La Bomba, al Museo M.A.G.I. di Pieve di Cento (Bo). Nel 2007: partecipa ad un video dell’artista Michele Baldini, interpretando il pittore Lodovico Cardi detto Il Cigoli; una sua opera viene riprodotta sulla copertina di un libro di poesie di Mario Mencacci, Il viaggio; dona due opere (Profugo e Il clandestino) al Consiglio regionale della Toscana di Firenze.
Si è occupato anche di grafica pubblicitaria, ideando loghi e marchi, e creando manifesti per eventi culturali, tutti per la sua città natale.
Numerose le mostre personali e collettive in Italia (Venezia; Pisa; Mantova; Firenze) e all’estero (Ambasciata Italiana di Praga; Parigi; Tehran, Iran; Aulendorf, Germania; Vienna; Villeneuve lez Avignone)
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero (Stati Uniti, Sud America, Unione Sovietica, Francia, Germania, Cina).
Luca Lupi nato a Pontedera in provincia di Pisa nel 1970, vive a Fucecchio (Fi).
Dopo aver conseguito il diploma di maturità nella sua città, entra nel mondo del lavoro ma contemporaneamente si iscrive a Firenze a corsi di fotografia, sua vera precoce passione. Giovanissimo frequenta con interesse lo studio fotografico di Mario Lupi.
Nel 1995 consegue un attestato per la professione di fotografo presso l'istuto statale d'arte F. Russoli di Pisa. Abbandona del tutto il precedente lavoro per dedicarsi completamente alla fotografia aprendo uno studio, che nel tempo si specializza nella documentazione di opere d'arte grazie alla collaborazione con le Soprintendenze di Pisa, di Firenze e di Lucca, con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed altri enti e studi privati. L'attività dello studio si incentra su campagne fotografiche per mostre e pubblicazioni d'arte, documentazioni per i restauri e diagnostica artistica.
Parallelamente all'attività professionale sviluppa, proprio attraverso la frequentazione e l'approfondimento dell'opera d'arte, una particolare sensibilità alla visione che lo porta a dedicare parte della sua attività anche a progetti di ricerca personali.
Il fiore, quando è presente nel contesto, per lui, ha di volta in volta il significato della caducità umana, come della speranza, come varie simbologie possono essere colte nella farfalla, emblema di salvezza per certi, e più generalmente lotta del bene contro il male.
[…]Egli, da uomo senz’altro non convenzionale, libero, sa quello che vuole; ecco che il colore concreta la tela, così certe scatole prive di sogni (che senz’altro vorrebbe fossero piene degli scritti di tanti di noi), o scale mai potute salire a conquistare la luce, o gli interrogativi di un clandestino solitario e silenzioso e inquieto per un orizzonte senza sbocchi, sono ‘temi’ unici, crudi, difficili ad accettare per una folla oziata dalla polvere di niente che viene proposta giornalmente da un gran numero di emittenti televisive o da periodici con pochi scrupoli.
Giannoni risponde alla freddezza dell’anonimato quotidiano operando in modo continuativo ben più coerentemente di quanto taluni – in passato, come oggi – abbiano potuto comprendere quei puri sentimenti, gli stati emozionali, questo suo scrutare altrove o in se stesso, verificare atteggiamenti altrui, sentirsi in un tempo di strani valori e identità, ma che può persino farlo tornare, quasi inconsciamente, ai pensieri dell’infanzia... e così sa invitare l’osservatore a voltare pagina dopo pagina in quell’intimo diario pittorico “per immagini”.
[…]È impellente, per lui, l’usata e abusata frase “essere del proprio tempo”, ma... lo vive facendo non tanto da spettatore asettico e disinformato, o da artista compresso, ingaggiato da quella società condizionante che ha già fatto scrivere a molti altri una sorta di certificazione di morte “del proprio fare”: egli è acuto, qualche volta ironico, pungente, ma pur sempre equilibrato protagonista che legge ed interpreta situazioni collettive, fatti singoli, riuscendo a riempire l’Opera di un bagaglio umano e culturale, al fine di dare al pubblico il valore di un’arte che ha verità, e quindi significato.
(Lodovico Gierut)
(Luca Lupi) “Le immagini che presenta Luca, perfette tecnicamente, corrette dal punto di vista formale, hanno il fascino inconsueto delle immagini di colui che le ha prodotte vivendole emotivamente, seguendone il percorso che con fasi successive concorre al risultato finale. La ripresa, prima, prefigura il risultato, partendo da un’emozione o da un’intuizione; il lavoro da artigiano mette in evidenza la sua padronanza della tecnica; l’immagine finale rivela la sua sensibilità e la cultura visiva dell’autore.
Le immagini “fine art” che presenta possono essere “lette” come percorsi a tema ma anche come singole creazioni, la loro forza sta nell’impatto emotivo che coinvolge l’osservatore in atmosfere incantate di sapore metafisico. Ci sono elementi naturali che hanno sempre coinvolto Luca: l’acqua, la vegetazione, il cielo, il paesaggio, per cui i tagli che opera, le scelte tra le immagini, i toni dei grigi così ricchi e espressivi ne fanno un raffinato percorso. Ciò prelude a maggiori traguardi”
(Mario Lupi)
Biografie
Gianfranco Giannoni è nato nel 1946 a San Miniato (Pi), dove tuttora vive e lavora.
Inizia giovanissimo a usare pennelli e colori nell’arte della ceramica e si diploma in grafica pubblicitaria. Intraprende l’attività pittorica nel 1966. L’anno seguente, insieme ad altri pittori sanminiatesi, sotto la direzione di Dilvo Lotti, dipinge, nell’Oratorio di San Rocco in San Miniato, un affresco dedicato alla Storia di San Cristoforo. Nel 1968 dipinge un murale in un ristorante in p.zza Bonaparte, nella sua città. Nel 1969 è autore delle scenografie e dei costumi de La cimice di Majakovskij, portata in scena a Ponte a Egola (Pi). La prima personale, nella sua città, nel 1970. Nel 1971, insieme al pittore sanminiatese Giorgio Giolli, dipinge La cena dei poeti, una pittura murale di grandi dimensioni all’interno di un noto ristorante locale. Nel 1975 una sua incisione correda il libro di poesie Questo grumo di fede di Renzo Barsacchi. Dal 1978 una sua scultura entra a far parte della collezione privata dell’artista fiorentino Primo Conti. Nel 1980 illustra il libro di poesie Il Tavolo di cipresso di Adele Galleni Bicchi. Nel 1982, per la chiesa de La Serra di San Miniato, dipinge un Crocifisso alla maniera bizantina, ispirato al capolavoro di Cimabue. In occasione del Palio di San Lazzaro del 1983, dipinge una Resurrezione di Lazzaro per la Prioria dei SS. Filippo e Giacomo di Ponte a Elsa (Fi). Alla metà degli anni Ottanta, dipinge un Fonte battesimale per la chiesa di Marzana, San Miniato. Nel 1990 realizza il cencio per il Palio del Cuoio di Ponte a Egola. Nel 1994 illustra il libro Tre amarene di Luciano Marrucci. Nello stesso anno è coautore di una raccolta di in folio con testi, tra gli altri, di Mario Luzi, Vincenzo Cardarelli e Riccardo Cardellicchio. L’anno seguente, un suo collage è riprodotto sulla copertina del volume Andar per versi, raccolta di liriche di Valerio Vallini. Nel 1996 dona un’opera, Non voglio salir sulle vette, alla Misericordia di San Miniato Basso; la stessa opera è riprodotta sulla copertina dell’omonimo libro di racconti di Don Livio Tognetti. Nel 1998, come illustratore, è coautore (assieme a Marzio Matteoli e Pilade Cantini) del libro Le cose si complicano. Dal 1999 l’opera Corrida fa parte della collezione del Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova). Nello stesso anno realizza Il bacio di Giuda, opera per la Via Crucis per la Chiesa di Collegalli (Fi). Nel 2000 dipinge il ritratto di Nelson Mandela per la collezione I volti della pace nella cripta della Chiesa di San Domenico a San Miniato. Ancora nel 2000 dipinge il ritratto di Gostanza da Libbiano (la strega di San Miniato) in occasione della produzione cinematografica di Paolo Benvenuti. Nel 2001 Mario Mariani, suo primo mecenate, dona otto dipinti e numerose opere grafiche di Giannoni e altre opere di artisti locali, al Santuario della Madonna Madre dei bimbi di Cigoli (Pi), per la realizzazione di una Collezione di Arte Contemporanea. Nel 2003 partecipa, con il ritratto del cantante Piero Pelù, a una mostra collettiva dal titolo Artisti ritraggono Artisti al Caffè Storico Letterario delle Giubbe Rosse di Firenze. L’anno seguente dona la sua opera Noli me tangere al Senato della Repubblica Italiana a Roma e Se questo è un bambino al movimento Shalom di San Miniato. Nel 2005, insieme ad altri ventuno artisti toscani, partecipa a “GiocalArte”, progetto con il Comune di Pontedera, sostenendo un ciclo di incontri all’interno delle scuole, conclusosi con una mostra collettiva nel giugno dello stesso anno. Nel 2006 dona un’opera, La Bomba, al Museo M.A.G.I. di Pieve di Cento (Bo). Nel 2007: partecipa ad un video dell’artista Michele Baldini, interpretando il pittore Lodovico Cardi detto Il Cigoli; una sua opera viene riprodotta sulla copertina di un libro di poesie di Mario Mencacci, Il viaggio; dona due opere (Profugo e Il clandestino) al Consiglio regionale della Toscana di Firenze.
Si è occupato anche di grafica pubblicitaria, ideando loghi e marchi, e creando manifesti per eventi culturali, tutti per la sua città natale.
Numerose le mostre personali e collettive in Italia (Venezia; Pisa; Mantova; Firenze) e all’estero (Ambasciata Italiana di Praga; Parigi; Tehran, Iran; Aulendorf, Germania; Vienna; Villeneuve lez Avignone)
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero (Stati Uniti, Sud America, Unione Sovietica, Francia, Germania, Cina).
Luca Lupi nato a Pontedera in provincia di Pisa nel 1970, vive a Fucecchio (Fi).
Dopo aver conseguito il diploma di maturità nella sua città, entra nel mondo del lavoro ma contemporaneamente si iscrive a Firenze a corsi di fotografia, sua vera precoce passione. Giovanissimo frequenta con interesse lo studio fotografico di Mario Lupi.
Nel 1995 consegue un attestato per la professione di fotografo presso l'istuto statale d'arte F. Russoli di Pisa. Abbandona del tutto il precedente lavoro per dedicarsi completamente alla fotografia aprendo uno studio, che nel tempo si specializza nella documentazione di opere d'arte grazie alla collaborazione con le Soprintendenze di Pisa, di Firenze e di Lucca, con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed altri enti e studi privati. L'attività dello studio si incentra su campagne fotografiche per mostre e pubblicazioni d'arte, documentazioni per i restauri e diagnostica artistica.
Parallelamente all'attività professionale sviluppa, proprio attraverso la frequentazione e l'approfondimento dell'opera d'arte, una particolare sensibilità alla visione che lo porta a dedicare parte della sua attività anche a progetti di ricerca personali.
14
settembre 2007
Gianfranco Giannoni / Luca Lupi – Percorsi paralleli
Dal 14 settembre al 02 ottobre 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL BALUARDO SAN REGOLO – ORTO BOTANICO
Lucca, Rampa Baluardo San Regolo, (Lucca)
Lucca, Rampa Baluardo San Regolo, (Lucca)
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì 16,00 – 19,00
Sabato e Domenica 10,00 – 12,30 / 15,00 – 19,00
Vernissage
14 Settembre 2007, ore 17,30
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