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Gianfranco Maggio / Nicolò Quirico
Dopo le rassegne di mostre fotografiche sul paesaggio urbano “Riguardo le città” (2006), sul ritratto “Riguardo i cittadini” (2007), su “Le Merci” (2008) e su “Il lavoro nell’Italia contemporanea” (2009) – svoltesi nella sua sede a Milano presso la Fabbrica del Vapore – Polifemo ha organizzato per il 2010 un ciclo di mostre fotografiche aventi per tema Mobilità, movimento, velocità e tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo le rassegne di mostre fotografiche sul paesaggio urbano "Riguardo le città" (2006), sul ritratto
"Riguardo i cittadini" (2007), su “Le Merci” (2008) e su “Il lavoro nell’Italia contemporanea” (2009) -
svoltesi nella sua sede a Milano presso la Fabbrica del Vapore - Polifemo ha organizzato per il 2010 un ciclo
di mostre fotografiche aventi per tema Mobilità, movimento, velocità e tempo.
Viviamo in un'epoca di mobilità: di persone e di cose. Una mobilità le cui cause sono diverse: dal
divertimento alla precarietà fino alla persecuzione. Migrazioni, turismo, pellegrinaggi, lavoro, consumismo,
conflitti, malattie, variazioni climatiche e ambientali: la mobilità è movimento in spazi, tempi e luoghi
diversi. La fotografia si è già interrogata su come rappresentare il movimento e il tempo, spesso
documentandone anche le cause. Oggi questi temi sono di particolare attualità nel contesto italiano e
spunto per la realizzazione di progetti fotografici che intendiamo valorizzare.
La scelta dei lavori fotografici è avvenuta attraverso una selezione tra gli autori che hanno inviato il loro
progetto nella sezione dedicata al bando all'interno di www.photographers.it (portale realizzato da Starring
e dedicato alla fotografia in Italia) oppure via e-mail alla casella proposte@polifemo.org . Non si è trattato
di un concorso ma di una selezione improntata alla ricerca di progetti le cui tematiche fossero inerenti il
tema proposto. Tra i circa 130 lavori pervenuti ne sono stati scelti cinque che si differenziano per genere
fotografico e per approccio all’argomento:
• Metropolis fotografie di Stefano David in mostra dal 7 al 19 giugno 2010
• Spiaggia Metàfisica fotografie di Nicolò Quirico + Vu Cumpra’ fotografie di Gianfranco Maggio
in mostra in contemporanea dal 13 al 25 settembre 2010
• Lights on Rails fotografie di Marco Dapino in mostra dal 11 al 23 ottobre 2010
• Nomadic Sheperds fotografie di Francesca Pianzola in mostra dal 8 al 20 novembre 2010
2
METROPOLIS fotografie di Stefano David | in mostra dal 7 al 19 giugno 2010
Oggetto della ricerca fotografica Metropolis non è la Roma conosciuta in tutto il mondo per il suo patrimonio
artistico ed architettonico, ma la città dell'era contemporanea. Una città osservata attraverso i suoi anelli e
svincoli stradali, strumenti e segni della ridefinizione dei suoi confini in continua estensione. Il sistema viario
costituisce un punto nevralgico nel funzionamento della vita in una città moderna. È il suo sistema circolatorio,
la sua linfa vitale, nelle cui arterie si riversano ogni giorno milioni di persone che si muovono tra snodi e
incroci. Contemporaneamente è però fonte di conflitto, nella sovrapposizione di forme tra loro incongruenti, nel
caso di Roma una antica ed un'altra moderna, che trasformano lo spazio urbano in un luogo di transizione,
ancorato al passato e proiettato verso il futuro. Gli scatti, multiesposizioni in ripresa, pellicola in bianco e nero
e stampati in Sali d'argento su carta baritata, rappresentano la città fatta a pezzi e poi rimontata a piacimento,
immagini che appaiono e in un attimo spariscono. Metropolis è il groviglio della modernità. O meglio, la sua
estetica.
Stefano David. Nasce a Roma nel 1970 da padre italiano e madre greca. Da sempre attratto dalle arti visive, è
verso la fine degli anni novanta che viene conquistato dalla fotografia. Si diploma quindi come fotografo e
stampatore presso l'Istituto di Scienza e Tecnica di Roma. Le sue opere sono state esposte in varie mostre e
sono entrate a far parte dell'archivio di diverse gallerie.
3
SPIAGGIA META’FISICA fotografie di Nicolò Quirico | in mostra dal 13 al 25 settembre 2010
in contemporanea a Vu Cumpra’ di Gianfranco Maggio
È questa una stagione in cui file interminabili di nomadi si mettono in marcia in un andare apparentemente
perpetuo. È un'umanità variegata quella che attraversa l'orizzonte marino, fatta di figure che si susseguono
regolarmente in un ritmo metrico e ripetitivo. Si muovono nella luce intensa e accecante del mare del sud, in un
suggestivo e incantato vuoto balneare, cercando di tracciare con il proprio cammino solchi indelebili nella
sabbia. La loro destinazioneo? Forse è l'utopia della meta perfetta, forse uno spazio libero e senza tempo, o più
semplicemente il nostro sguardo è rimasto impigliato in un tormentone estivo che riecheggia dal lontano '63:
«per quest'anno non cambiare / stessa spiaggia stesso mare / per poterti rivedere / per tornare per restare
insieme a te»
Nicolò Quirico. Ha iniziato a occuparsi di fotografia di ricerca nel 2005, da allora ha realizzato progetti in spazi
espositivi pubblici e privati. Tutti tesi all’interpretazione dell’ambiente, naturale o urbano, che ci circonda.
Nell’estate 2010 a Bormio il suo progetto fotografico BORMIO pietre di carta, composto da immagini
fotografiche di oggi unite ai lemmi del Vocabolario bormino del 1913, diventerà una grande mostra affiancata
da un convegno sul tema dei “linguaggi di ieri e di oggi”.
4
VU CUMPRA’ fotografie di Gianfranco Maggio | in mostra dal 13 al 25 settembre 2010
in contemporanea a “Spiaggia Metàfisica” di Nicolò Quirico
Uomini che dal mattino fino al tramonto marciano senza sosta sui bagnasciuga delle nostre spiagge
letteralmente ricoperti di merci d’ogni genere, assemblate sul loro corpo in modo talmente eccentrico e
ingegnoso da sembrare degli abiti-scultura celebranti il consumismo. Una serie fotografica dove all’interno di
una cornice emergono le colorate ed eccentriche figure di questi commercianti abusivi, che per la loro storia
personale e per la loro attività possono essere assunti a simulacro del concetto di mobilità di uomini e merci che
interessa le problematiche socio-economiche della nostra epoca.
Gianfranco Maggio. Nato nel 1975 a Tricase (LE), durante gli studi universitari scopre il suo interesse per la
fotografia. Si trasferisce a Milano dove frequenta il CFP R. BAUER e lo IED per poi iniziare la sua esperienza
professionale come assistente fotografo nei settori della moda e della pubblicità. Da qualche anno porta avanti
una ricerca personale sulle città, che ha poi trovato un indirizzo specifico nell'indagine della trasformazione della
città contemporanea da luogo dei legami sociali, degli affetti e delle passioni, a luogo della singolarizzazione.
5
LIGHTS ON RAILS fotografie di Marco Dapino | in mostra dal 11 al 23 ottobre 2010
Il progetto Lights on Rails racconta le stazioni ferroviarie, luoghi legati estremamente allo scandire del tempo e
alla mobilità. Le immagini selezionate ritraggono un paesaggio crepuscolare e notturno lungo i più importanti
scali milanesi ferroviari dove migliaia di persone si riversano ogni giorno.
I luoghi apparentemente quieti e desolati, sono in realtà crocevia di storie di persone e di situazioni che si
intrecciano ogni giorno su treni che partono e che vengono, lasciando impresse sulla "pellicola" solo sfumature
e scie luminose, che rendono così ancor più evidente l'inesorabile cadenza del tempo.
Marco Dapino. Laureato in Disegno industriale presso il Politecnico di Milano, diplomato in Tecnica e
Linguaggio Fotografico al CFP Bauer, ha collaborato con diversi fotografi e studi fotografici quali Gabriele
Basilico e Bruno Di Bello. Da diverso tempo porta avanti diverse ricerche fotografiche sul territorio, arrivando
secondo al Premio Pezza 2008 e selezionato nel 2009. I suoi lavori sono stati esposti anche alla Triennale di
Milano, alla Fabbrica del Vapore e al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo il quale ha
acquisito per la propria collezione alcune sue opere. Attualmente lavora come fotografo freelance nell'ambito
dell'architettura, design e dello still life.
6
NOMADIC SHEPERDS fotografie di Francesca Pianzola | in mostra dall’8 al 20 novembre 2010
La pastorizia, quella autentica, che si muove a piedi e percorre ogni anno migliaia di chilometri, sottostando
ancora alle stagioni e a madre natura, rievoca il fascino di un viaggio infinito, di una libertà difficile da trovare
nel mondo moderno; rappresenta ormai solo una piccola sfaccettatura dell’agricoltura del terzo millennio, ed è
un mondo a se, che vive di regole proprie. Il fascino che suscitano questi uomini è qualcosa di primordiale, di
innato dentro di noi, ed è quell’attrazione verso una vita vissuta nel rispetto di un legame profondo con la terra,
la natura ed i loro animali. Definire un mestiere quello del pastore è riduttivo. Loro la chiamano “La Malattia”,
che li porta ad accettare una vita dura, di fatica, di sacrificio, di solitudine, di continuo moto, che essi vivono
però pazientemente e rispettosamente in una speciale e rara simbiosi con la natura e gli animali. I pastori
nomadi rappresentano un patrimonio del nostro paese e dell’intera tradizione dell’uomo. In un momento storico
in cui la parola “tempo” è sempre più legata alla mancanza di quest’ultimo, la realtà della pastorizia nomade, dà
allo scorrere inesorabile del tempo un valore e una dimensione ormai sconosciuta ed in antitesi con la società
urbana destinata sempre di più ad essere vittima della frenesia del tempo.
Francesca Pianzola. Nasce a Novara nel 1981. Frequenta il corso di “tecniche fotografiche ad indirizzo
editoriale” presso la fondazione Clerici di San Giuliano Milanese, successivamente un corso serale di “ritratto
fotografico” presso il C.F.P. Bauer di Milano e infine un corso di “fotografia digitale e fotoritocco” presso il C.F.P.
Multimediamente di Milano. Attualmente vive a Milano e collabora come fotografa di scena con compagnie
teatrali, mentre porta avanti alcuni progetti personali di ricerca sociale.
7
INFORMAZIONI
pol!femo | La Fabbrica del Vapore | Via Procaccini 4 | 20154 Milano
www.polifemo.org | 02.36521349 | info@polifemo.org
Su richiesta sono disponibili foto ad alta risoluzione delle singole mostre.
Polifemo
associazione culturale indipendente gestita da un collettivo di fotografi (Leonardo Brogioni, Italo
Perna, Luca Tamburlini, Marco Pea), Polifemo è una delle 16 realtà culturali ad aver vinto il concorso
indetto dal Comune di Milano per l'assegnazione degli spazi della Fabbrica del Vapore, dove dal 2003
organizza iniziative e mostre fotografiche. Contemporaneamente opera nell'ambito della ricerca
fotografica realizzando propri progetti artistici.
MOBILITA’ MOVIMENTO VELOCITA’ TEMPO
ciclo di mostre fotografiche personali, a cura di Polifemo, da giugno a novembre 2010
presso Polifemo, La Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, 20154 Milano
con il patrocinio di
"Riguardo i cittadini" (2007), su “Le Merci” (2008) e su “Il lavoro nell’Italia contemporanea” (2009) -
svoltesi nella sua sede a Milano presso la Fabbrica del Vapore - Polifemo ha organizzato per il 2010 un ciclo
di mostre fotografiche aventi per tema Mobilità, movimento, velocità e tempo.
Viviamo in un'epoca di mobilità: di persone e di cose. Una mobilità le cui cause sono diverse: dal
divertimento alla precarietà fino alla persecuzione. Migrazioni, turismo, pellegrinaggi, lavoro, consumismo,
conflitti, malattie, variazioni climatiche e ambientali: la mobilità è movimento in spazi, tempi e luoghi
diversi. La fotografia si è già interrogata su come rappresentare il movimento e il tempo, spesso
documentandone anche le cause. Oggi questi temi sono di particolare attualità nel contesto italiano e
spunto per la realizzazione di progetti fotografici che intendiamo valorizzare.
La scelta dei lavori fotografici è avvenuta attraverso una selezione tra gli autori che hanno inviato il loro
progetto nella sezione dedicata al bando all'interno di www.photographers.it (portale realizzato da Starring
e dedicato alla fotografia in Italia) oppure via e-mail alla casella proposte@polifemo.org . Non si è trattato
di un concorso ma di una selezione improntata alla ricerca di progetti le cui tematiche fossero inerenti il
tema proposto. Tra i circa 130 lavori pervenuti ne sono stati scelti cinque che si differenziano per genere
fotografico e per approccio all’argomento:
• Metropolis fotografie di Stefano David in mostra dal 7 al 19 giugno 2010
• Spiaggia Metàfisica fotografie di Nicolò Quirico + Vu Cumpra’ fotografie di Gianfranco Maggio
in mostra in contemporanea dal 13 al 25 settembre 2010
• Lights on Rails fotografie di Marco Dapino in mostra dal 11 al 23 ottobre 2010
• Nomadic Sheperds fotografie di Francesca Pianzola in mostra dal 8 al 20 novembre 2010
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METROPOLIS fotografie di Stefano David | in mostra dal 7 al 19 giugno 2010
Oggetto della ricerca fotografica Metropolis non è la Roma conosciuta in tutto il mondo per il suo patrimonio
artistico ed architettonico, ma la città dell'era contemporanea. Una città osservata attraverso i suoi anelli e
svincoli stradali, strumenti e segni della ridefinizione dei suoi confini in continua estensione. Il sistema viario
costituisce un punto nevralgico nel funzionamento della vita in una città moderna. È il suo sistema circolatorio,
la sua linfa vitale, nelle cui arterie si riversano ogni giorno milioni di persone che si muovono tra snodi e
incroci. Contemporaneamente è però fonte di conflitto, nella sovrapposizione di forme tra loro incongruenti, nel
caso di Roma una antica ed un'altra moderna, che trasformano lo spazio urbano in un luogo di transizione,
ancorato al passato e proiettato verso il futuro. Gli scatti, multiesposizioni in ripresa, pellicola in bianco e nero
e stampati in Sali d'argento su carta baritata, rappresentano la città fatta a pezzi e poi rimontata a piacimento,
immagini che appaiono e in un attimo spariscono. Metropolis è il groviglio della modernità. O meglio, la sua
estetica.
Stefano David. Nasce a Roma nel 1970 da padre italiano e madre greca. Da sempre attratto dalle arti visive, è
verso la fine degli anni novanta che viene conquistato dalla fotografia. Si diploma quindi come fotografo e
stampatore presso l'Istituto di Scienza e Tecnica di Roma. Le sue opere sono state esposte in varie mostre e
sono entrate a far parte dell'archivio di diverse gallerie.
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SPIAGGIA META’FISICA fotografie di Nicolò Quirico | in mostra dal 13 al 25 settembre 2010
in contemporanea a Vu Cumpra’ di Gianfranco Maggio
È questa una stagione in cui file interminabili di nomadi si mettono in marcia in un andare apparentemente
perpetuo. È un'umanità variegata quella che attraversa l'orizzonte marino, fatta di figure che si susseguono
regolarmente in un ritmo metrico e ripetitivo. Si muovono nella luce intensa e accecante del mare del sud, in un
suggestivo e incantato vuoto balneare, cercando di tracciare con il proprio cammino solchi indelebili nella
sabbia. La loro destinazioneo? Forse è l'utopia della meta perfetta, forse uno spazio libero e senza tempo, o più
semplicemente il nostro sguardo è rimasto impigliato in un tormentone estivo che riecheggia dal lontano '63:
«per quest'anno non cambiare / stessa spiaggia stesso mare / per poterti rivedere / per tornare per restare
insieme a te»
Nicolò Quirico. Ha iniziato a occuparsi di fotografia di ricerca nel 2005, da allora ha realizzato progetti in spazi
espositivi pubblici e privati. Tutti tesi all’interpretazione dell’ambiente, naturale o urbano, che ci circonda.
Nell’estate 2010 a Bormio il suo progetto fotografico BORMIO pietre di carta, composto da immagini
fotografiche di oggi unite ai lemmi del Vocabolario bormino del 1913, diventerà una grande mostra affiancata
da un convegno sul tema dei “linguaggi di ieri e di oggi”.
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VU CUMPRA’ fotografie di Gianfranco Maggio | in mostra dal 13 al 25 settembre 2010
in contemporanea a “Spiaggia Metàfisica” di Nicolò Quirico
Uomini che dal mattino fino al tramonto marciano senza sosta sui bagnasciuga delle nostre spiagge
letteralmente ricoperti di merci d’ogni genere, assemblate sul loro corpo in modo talmente eccentrico e
ingegnoso da sembrare degli abiti-scultura celebranti il consumismo. Una serie fotografica dove all’interno di
una cornice emergono le colorate ed eccentriche figure di questi commercianti abusivi, che per la loro storia
personale e per la loro attività possono essere assunti a simulacro del concetto di mobilità di uomini e merci che
interessa le problematiche socio-economiche della nostra epoca.
Gianfranco Maggio. Nato nel 1975 a Tricase (LE), durante gli studi universitari scopre il suo interesse per la
fotografia. Si trasferisce a Milano dove frequenta il CFP R. BAUER e lo IED per poi iniziare la sua esperienza
professionale come assistente fotografo nei settori della moda e della pubblicità. Da qualche anno porta avanti
una ricerca personale sulle città, che ha poi trovato un indirizzo specifico nell'indagine della trasformazione della
città contemporanea da luogo dei legami sociali, degli affetti e delle passioni, a luogo della singolarizzazione.
5
LIGHTS ON RAILS fotografie di Marco Dapino | in mostra dal 11 al 23 ottobre 2010
Il progetto Lights on Rails racconta le stazioni ferroviarie, luoghi legati estremamente allo scandire del tempo e
alla mobilità. Le immagini selezionate ritraggono un paesaggio crepuscolare e notturno lungo i più importanti
scali milanesi ferroviari dove migliaia di persone si riversano ogni giorno.
I luoghi apparentemente quieti e desolati, sono in realtà crocevia di storie di persone e di situazioni che si
intrecciano ogni giorno su treni che partono e che vengono, lasciando impresse sulla "pellicola" solo sfumature
e scie luminose, che rendono così ancor più evidente l'inesorabile cadenza del tempo.
Marco Dapino. Laureato in Disegno industriale presso il Politecnico di Milano, diplomato in Tecnica e
Linguaggio Fotografico al CFP Bauer, ha collaborato con diversi fotografi e studi fotografici quali Gabriele
Basilico e Bruno Di Bello. Da diverso tempo porta avanti diverse ricerche fotografiche sul territorio, arrivando
secondo al Premio Pezza 2008 e selezionato nel 2009. I suoi lavori sono stati esposti anche alla Triennale di
Milano, alla Fabbrica del Vapore e al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo il quale ha
acquisito per la propria collezione alcune sue opere. Attualmente lavora come fotografo freelance nell'ambito
dell'architettura, design e dello still life.
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NOMADIC SHEPERDS fotografie di Francesca Pianzola | in mostra dall’8 al 20 novembre 2010
La pastorizia, quella autentica, che si muove a piedi e percorre ogni anno migliaia di chilometri, sottostando
ancora alle stagioni e a madre natura, rievoca il fascino di un viaggio infinito, di una libertà difficile da trovare
nel mondo moderno; rappresenta ormai solo una piccola sfaccettatura dell’agricoltura del terzo millennio, ed è
un mondo a se, che vive di regole proprie. Il fascino che suscitano questi uomini è qualcosa di primordiale, di
innato dentro di noi, ed è quell’attrazione verso una vita vissuta nel rispetto di un legame profondo con la terra,
la natura ed i loro animali. Definire un mestiere quello del pastore è riduttivo. Loro la chiamano “La Malattia”,
che li porta ad accettare una vita dura, di fatica, di sacrificio, di solitudine, di continuo moto, che essi vivono
però pazientemente e rispettosamente in una speciale e rara simbiosi con la natura e gli animali. I pastori
nomadi rappresentano un patrimonio del nostro paese e dell’intera tradizione dell’uomo. In un momento storico
in cui la parola “tempo” è sempre più legata alla mancanza di quest’ultimo, la realtà della pastorizia nomade, dà
allo scorrere inesorabile del tempo un valore e una dimensione ormai sconosciuta ed in antitesi con la società
urbana destinata sempre di più ad essere vittima della frenesia del tempo.
Francesca Pianzola. Nasce a Novara nel 1981. Frequenta il corso di “tecniche fotografiche ad indirizzo
editoriale” presso la fondazione Clerici di San Giuliano Milanese, successivamente un corso serale di “ritratto
fotografico” presso il C.F.P. Bauer di Milano e infine un corso di “fotografia digitale e fotoritocco” presso il C.F.P.
Multimediamente di Milano. Attualmente vive a Milano e collabora come fotografa di scena con compagnie
teatrali, mentre porta avanti alcuni progetti personali di ricerca sociale.
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INFORMAZIONI
pol!femo | La Fabbrica del Vapore | Via Procaccini 4 | 20154 Milano
www.polifemo.org | 02.36521349 | info@polifemo.org
Su richiesta sono disponibili foto ad alta risoluzione delle singole mostre.
Polifemo
associazione culturale indipendente gestita da un collettivo di fotografi (Leonardo Brogioni, Italo
Perna, Luca Tamburlini, Marco Pea), Polifemo è una delle 16 realtà culturali ad aver vinto il concorso
indetto dal Comune di Milano per l'assegnazione degli spazi della Fabbrica del Vapore, dove dal 2003
organizza iniziative e mostre fotografiche. Contemporaneamente opera nell'ambito della ricerca
fotografica realizzando propri progetti artistici.
MOBILITA’ MOVIMENTO VELOCITA’ TEMPO
ciclo di mostre fotografiche personali, a cura di Polifemo, da giugno a novembre 2010
presso Polifemo, La Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, 20154 Milano
con il patrocinio di
13
settembre 2010
Gianfranco Maggio / Nicolò Quirico
Dal 13 al 23 settembre 2010
fotografia
Location
POL!FEMO
Milano, Via Luigi Nono, 7, (Milano)
Milano, Via Luigi Nono, 7, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato, dalle 15 alle 19 | domenica e festivi chiuso
Vernissage
13 Settembre 2010, ore 19
Autore