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Gianfranco Zanti
Già individuato in anni lontani come genio furente e assolutamente moderno dell’arte italiana da un critico del calibro di Giorgio Cortenova Gianfranco Zanti da Reggio Emilia ha vissuto decadi appartate e misantrope come un pericoloso virus-è stato scritto- insofferente di qualunque altro organismo
Comunicato stampa
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Già individuato in anni lontani come genio furente e assolutamente moderno dell'arte italiana da un critico del calibro di Giorgio Cortenova Gianfranco Zanti da Reggio Emilia ha vissuto decadi appartate e misantrope come un pericoloso virus-è stato scritto- insofferente di qualunque altro organismo(anche la notorietà)che non fosse se stesso ma in grado di cortocircuitare qualunque altra presenza creativa europea a cui venisse accostato. Uomo dalle mille risorse (leader sindacalista, esplosivista per la ricerca del metano,anche diligente perito grafico) ma frenato da un carattere inriconducibile a qualunque minima blandizie delle regole del gioco è stato “scoperto”di recente dalla stampa americana e dalla più famosa fotografa d'arte inglese vivente, Alyson Hunter,(tra le altre cose fotografa ufficiale del mitico Colony Room)che è scesa in Italia per conoscerlo e fare un libro su di lui.
Paragonato a un incrocio genetico evolutivo tra Pollock e Ligabue (è capace di percorrere l'Italia in pochissime ore sulla sua Kavasaky 1100 di cui ha riforgiato personalmente le valvole) non visualizzato finora forse sufficentemente dalla critica nostrana ma già capito dai collezionisti(la nipote di Papa Paolo VI ,Giovanna Montini, nella sua prestigiosa villa bolognese non ha esitato a interporre uno Zanti fra un Sutherland e un Max Ernst che ne sono stati -per sua stessa ammissione-annichiliti)Zanti è però capace anche di elaborate ideologie poetiche che come scrive nel catalogo ,edizioni Libreria Bocca, lo storico dell'arte Vitorio Riguzzi ( contenente tra le altre una rarissima recensione del proprietario della Libreria, Giacomo Lodetti): ”L'epistemologia del dettato materico lungo una linea che scorre dal dualismo cartesiano all'action painting di Hofmann approda in Zanti a una scienza della percezione fondata mirabilmente sulla totale manipolabilità del mondo “.
Oltre ad Alyson Hunter a festeggiare questo raro esempio, come ha scritto l'American Press, di”Storia in atto” ci saranno personaggi assai restii a mostrarsi in pubblico come Lina Sotilis,l'unica vera collaboratrice che De Chirico abbia mai avuto,Almerina Buzzati,il grande sommovitore di eventi culturali Gianfranco Farioli,il braccio destro di Emanuele Filiberto di Savoia Dario Verternara,la nipote del Papa Giovanna Montini,l'attachè culturale dell'ambasciata americana Robert Bolzoni,la principessa Francesca Caetani Lovatelli,e molti altri che da tempo ammirano -come ineguagliabile -Gianfranco Zanti da Reggio Emilia.
(Moet Chandòn in Galleria)
Cristiano Lovatelli Ravarino
Paragonato a un incrocio genetico evolutivo tra Pollock e Ligabue (è capace di percorrere l'Italia in pochissime ore sulla sua Kavasaky 1100 di cui ha riforgiato personalmente le valvole) non visualizzato finora forse sufficentemente dalla critica nostrana ma già capito dai collezionisti(la nipote di Papa Paolo VI ,Giovanna Montini, nella sua prestigiosa villa bolognese non ha esitato a interporre uno Zanti fra un Sutherland e un Max Ernst che ne sono stati -per sua stessa ammissione-annichiliti)Zanti è però capace anche di elaborate ideologie poetiche che come scrive nel catalogo ,edizioni Libreria Bocca, lo storico dell'arte Vitorio Riguzzi ( contenente tra le altre una rarissima recensione del proprietario della Libreria, Giacomo Lodetti): ”L'epistemologia del dettato materico lungo una linea che scorre dal dualismo cartesiano all'action painting di Hofmann approda in Zanti a una scienza della percezione fondata mirabilmente sulla totale manipolabilità del mondo “.
Oltre ad Alyson Hunter a festeggiare questo raro esempio, come ha scritto l'American Press, di”Storia in atto” ci saranno personaggi assai restii a mostrarsi in pubblico come Lina Sotilis,l'unica vera collaboratrice che De Chirico abbia mai avuto,Almerina Buzzati,il grande sommovitore di eventi culturali Gianfranco Farioli,il braccio destro di Emanuele Filiberto di Savoia Dario Verternara,la nipote del Papa Giovanna Montini,l'attachè culturale dell'ambasciata americana Robert Bolzoni,la principessa Francesca Caetani Lovatelli,e molti altri che da tempo ammirano -come ineguagliabile -Gianfranco Zanti da Reggio Emilia.
(Moet Chandòn in Galleria)
Cristiano Lovatelli Ravarino
28
giugno 2006
Gianfranco Zanti
28 giugno 2006
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
LIBRERIA BOCCA – SPAZIO BOCCA IN GALLERIA
Milano, Galleria Vittorio Emanuele II, 12, (Milano)
Milano, Galleria Vittorio Emanuele II, 12, (Milano)
Vernissage
28 Giugno 2006, ore 18
Autore
Curatore