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Gianfranco Zazzeroni – In…canti cosmici
La mostra espone una scelta delle opere del pittore abruzzese e si tiene in occasione del ventennale della prima esposizione del Museo della
Badia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In...canti cosmici. Mostra personale di Gianfranco Zazzeroni
a cura di Adriano Rigoli
Nel Museo della Badia di Vaiano, in occasione delle manifestazioni di Amico Museo 2012
(“Musei in un mondo che cambia. Nuove sfide, nuove ispirazioni”), l’annuale campagna di
promozione museale della Regione Toscana, si tiene la mostra: In…canti cosmici. Mostra
personale di Gianfranco Zazzeroni. La mostra espone una scelta delle opere del pittore
abruzzese e si tiene in occasione del ventennale della prima esposizione del Museo della
Badia. L’inaugurazione della mostra è prevista nel Museo della Badia domenica 6 maggio
alle ore 11:00. Saranno presenti l’artista Zazzeroni, il coordinatore del Museo della Badia
Adriano Rigoli, il sindaco di Vaiano Annalisa Marchi e il parroco della Badia di Vaiano don
Carlo Bergamaschi. A tutti gli intervenuti sarà offerto un aperitivo per festeggiare l’apertura
al pubblico della mostra e il ventesimo anniversario della prima apertura del Museo della
Badia. La mostra, che ha il patrocinio di Regione Toscana-Amico Museo, del Comune di
Vaiano e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, resterà aperta fino al 17
giugno 2012, secondo l’orario di apertura del museo (sabato ore 16:00-19:00/domenica
10:00-12:00/16:00-19:00). Sono possibili visite guidate e aperture “fuori orario”
prenotandosi all’indirizzo mail assopromuseo@libero.it e al telefono 328 6938733.
In…canti cosmici è il titolo della esposizione delle opere del pittore abruzzese Gianfranco
Zazzeroni nel Museo della Badia di Vaiano (PO). Come ricorda il curatore Adriano
Rigoli “Attraverso le sue opere, l’artista ci prende per mano e ci conduce attraverso un
percorso intimo, che parte dallo spirito interiore fino alla contemplazione della Natura e
dell’Universo”. Motivo di grande interesse “è il dialogo che si instaura tra le opere di
Gianfranco Zazzeroni con le opere di arte antica e di arte sacra del Museo della Badia.
Opere rinascimentali e barocche, pitture, sculture, tessuti preziosi e argenterie
ecclesiastiche, reperti archeologici si confrontano con i dipinti e le opere grafiche
contemporanee. Differenti sono le modalità della narrazione, comune è la ricerca degli
stilemi più adatti per comunicare la sacralità della vita e la propria dimensione metafisica”.
Nel testo critico del dépliant che sarà distribuito ai visitatori in occasione della mostra si
definisce il percorso dell’artista abruzzese: “Gianfranco Zazzeroni è un artista autentico,
completo. È pittore, incisore, grafico. Nell’arte odierna, in cui spesso l’ispirazione, l’idea
non sono adeguatamente supportati da una adeguata sapienza del “fare arte” e del “fare
ad arte”, Gianfranco si distingue per l’uso sicuro di tutta una varia gamma di tecniche: olio
e acrilico su tela, tecniche miste, spatola su carta, monotipo, matita, acquarello,
acquaforte-acquatinta, puntasecca. Fuori da ogni formalismo compositivo, e lontano dalle
facili seduzioni della cultura accademica, il suo lavoro oscilla tra consapevolezza
allegorica e inganno reale. È lo specchio invisibile dell’anima per una realtà visibile che
man mano invade spazi vuoti diventando corpo, colore, luce. La luce è intensa. Il colore è
rappresentativo, decisamente espressivo e brillante. Invade la realtà con densi rivoli.
Partito da accenti diversi e da attente riflessioni su situazioni artistiche che si accavallano
oggi nel panorama della pittura italiana, Zazzeroni irrompe sulla scena dell’arte con una
sua geografia pittorica costruita su un “solido” astrattismo”. La conclusione è affidata alle
parole di papa Benedetto XVI che si attagliano perfettamente alla ricerca artistica del
pittore Gianfranco Zazzeroni: “Un opera d’arte è frutto della capacità creativa dell’essere
umano, che si interroga davanti alla realtà visibile, cerca di scoprirne il senso profondo e
di comunicarlo attraverso il linguaggio delle forme, dei colori, dei suoni. L’arte è capace di
esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta
la sete e la ricerca dell’infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l’infinito, verso una
bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un’opera d’arte può aprire gli
occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto”. Queste parole che vanno alla
radice dell’arte di ogni tempo non sono state pronunciate da qualche critico à la page, ma
costituiscono la riflessione di un grande uomo del presente, uno studioso attento, un
protagonista della nostra storia: papa Benedetto XVI (Udienza Generale, 31 agosto 2011).
(Adriano Rigoli)
a cura di Adriano Rigoli
Nel Museo della Badia di Vaiano, in occasione delle manifestazioni di Amico Museo 2012
(“Musei in un mondo che cambia. Nuove sfide, nuove ispirazioni”), l’annuale campagna di
promozione museale della Regione Toscana, si tiene la mostra: In…canti cosmici. Mostra
personale di Gianfranco Zazzeroni. La mostra espone una scelta delle opere del pittore
abruzzese e si tiene in occasione del ventennale della prima esposizione del Museo della
Badia. L’inaugurazione della mostra è prevista nel Museo della Badia domenica 6 maggio
alle ore 11:00. Saranno presenti l’artista Zazzeroni, il coordinatore del Museo della Badia
Adriano Rigoli, il sindaco di Vaiano Annalisa Marchi e il parroco della Badia di Vaiano don
Carlo Bergamaschi. A tutti gli intervenuti sarà offerto un aperitivo per festeggiare l’apertura
al pubblico della mostra e il ventesimo anniversario della prima apertura del Museo della
Badia. La mostra, che ha il patrocinio di Regione Toscana-Amico Museo, del Comune di
Vaiano e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, resterà aperta fino al 17
giugno 2012, secondo l’orario di apertura del museo (sabato ore 16:00-19:00/domenica
10:00-12:00/16:00-19:00). Sono possibili visite guidate e aperture “fuori orario”
prenotandosi all’indirizzo mail assopromuseo@libero.it e al telefono 328 6938733.
In…canti cosmici è il titolo della esposizione delle opere del pittore abruzzese Gianfranco
Zazzeroni nel Museo della Badia di Vaiano (PO). Come ricorda il curatore Adriano
Rigoli “Attraverso le sue opere, l’artista ci prende per mano e ci conduce attraverso un
percorso intimo, che parte dallo spirito interiore fino alla contemplazione della Natura e
dell’Universo”. Motivo di grande interesse “è il dialogo che si instaura tra le opere di
Gianfranco Zazzeroni con le opere di arte antica e di arte sacra del Museo della Badia.
Opere rinascimentali e barocche, pitture, sculture, tessuti preziosi e argenterie
ecclesiastiche, reperti archeologici si confrontano con i dipinti e le opere grafiche
contemporanee. Differenti sono le modalità della narrazione, comune è la ricerca degli
stilemi più adatti per comunicare la sacralità della vita e la propria dimensione metafisica”.
Nel testo critico del dépliant che sarà distribuito ai visitatori in occasione della mostra si
definisce il percorso dell’artista abruzzese: “Gianfranco Zazzeroni è un artista autentico,
completo. È pittore, incisore, grafico. Nell’arte odierna, in cui spesso l’ispirazione, l’idea
non sono adeguatamente supportati da una adeguata sapienza del “fare arte” e del “fare
ad arte”, Gianfranco si distingue per l’uso sicuro di tutta una varia gamma di tecniche: olio
e acrilico su tela, tecniche miste, spatola su carta, monotipo, matita, acquarello,
acquaforte-acquatinta, puntasecca. Fuori da ogni formalismo compositivo, e lontano dalle
facili seduzioni della cultura accademica, il suo lavoro oscilla tra consapevolezza
allegorica e inganno reale. È lo specchio invisibile dell’anima per una realtà visibile che
man mano invade spazi vuoti diventando corpo, colore, luce. La luce è intensa. Il colore è
rappresentativo, decisamente espressivo e brillante. Invade la realtà con densi rivoli.
Partito da accenti diversi e da attente riflessioni su situazioni artistiche che si accavallano
oggi nel panorama della pittura italiana, Zazzeroni irrompe sulla scena dell’arte con una
sua geografia pittorica costruita su un “solido” astrattismo”. La conclusione è affidata alle
parole di papa Benedetto XVI che si attagliano perfettamente alla ricerca artistica del
pittore Gianfranco Zazzeroni: “Un opera d’arte è frutto della capacità creativa dell’essere
umano, che si interroga davanti alla realtà visibile, cerca di scoprirne il senso profondo e
di comunicarlo attraverso il linguaggio delle forme, dei colori, dei suoni. L’arte è capace di
esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta
la sete e la ricerca dell’infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l’infinito, verso una
bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un’opera d’arte può aprire gli
occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto”. Queste parole che vanno alla
radice dell’arte di ogni tempo non sono state pronunciate da qualche critico à la page, ma
costituiscono la riflessione di un grande uomo del presente, uno studioso attento, un
protagonista della nostra storia: papa Benedetto XVI (Udienza Generale, 31 agosto 2011).
(Adriano Rigoli)
06
maggio 2012
Gianfranco Zazzeroni – In…canti cosmici
Dal 06 maggio al 17 giugno 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA BADIA
Vaiano, Piazza Agnolo Firenzuola, 1, (Prato)
Vaiano, Piazza Agnolo Firenzuola, 1, (Prato)
Orario di apertura
sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19
Vernissage
6 Maggio 2012, ore 11
Autore
Curatore