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GianGabriele Mazzucco – Suggestioni Fotografiche
Innamorato del Friuli, della montagna e della natura, nel poco tempo libero, munito di macchina fotografica, percorre le sue strade, i suoi sentieri, fissando “attimi e sensazioni irripetibili” da riassaporare di tanto in tanto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
fotografie di GianGabriele Mazzucco
ispirate da
HAIKU FURLANS
Poesia dei magredi
di BENO FIGNON
Organizzazione:
Circolo fotografico "L'IMMAGINE" Maniago
Comune di Maniago - Assessorato alla Cultura
Collaborazione:
Comune di Montereale Valcellina
Associazione Pro Maniago
Giangabriele Mazzucco
Padovano, trapiantato a Maniago dal 1957, dove arrivò, fresco di laurea in medicina.
Innamorato del Friuli, della montagna e della natura, nel poco tempo libero, munito di macchina fotografica, percorre le sue strade, i suoi sentieri, fissando “attimi e sensazioni irripetibili” da riassaporare di tanto in tanto.
Raggiunta l’età pensionabile, si dedica con maggiore assiduità alla fotografia naturalistica.
Entra a far parte del Circolo fotografico “L’Immagine” di Maniago affinandone le tecniche.
Un giorno gli capitò fra le mani il volumetto di Beno Fignon, “HAIKU FURLANS” “Poesia dei magredi”. Leggendoli riassaporò gli attimi e le suggestioni provate nel peregrinare tra la natura e le montagne friulane.
Decise allora di fissare nell’immagine fotografica queste suggestioni, cercando di dare così
un’evidenziazione delle pietre, sabbie, colori e sfondi, contenuti negli Haiku.
Beno Fignon
Friulano, vive a Milano.
Prima che narratore è un lirico ed è l’atteggiamento, questo, che domina il suo libro: “Haiku furlans”.
«Costituiscono, questi che possiamo chiamare frammenti nel loro insieme, redatti nella parlata soltanto d'Andreis
(la materna di Fignon), un’opera dove s’accentua in una notevole condensazione semantica, quella caratteristica plastica (che è in genere degli epigrammi) chiamata “fulmen in clausula”.
Epigrammi, questo sono infatti, e non veri e propri haiku, ché dichiaratamente nulla o quasi rispettano della rigida tradizione giapponese; rispettano invece la cifra stilistica del poeta, un po’ con tutti gli aspetti tipici della sua personalità: l’evidenziazione non virtuale degli oggetti (pietre, sabbie, colori), la trasparenza degli sfondi, l’imprevedibilità assai spesso stuporosa dell’invenzione.»
Tratto dalla Postfazione di
Amedeo Giacomini
alla pubblicazione HAIKU FURLANS
ispirate da
HAIKU FURLANS
Poesia dei magredi
di BENO FIGNON
Organizzazione:
Circolo fotografico "L'IMMAGINE" Maniago
Comune di Maniago - Assessorato alla Cultura
Collaborazione:
Comune di Montereale Valcellina
Associazione Pro Maniago
Giangabriele Mazzucco
Padovano, trapiantato a Maniago dal 1957, dove arrivò, fresco di laurea in medicina.
Innamorato del Friuli, della montagna e della natura, nel poco tempo libero, munito di macchina fotografica, percorre le sue strade, i suoi sentieri, fissando “attimi e sensazioni irripetibili” da riassaporare di tanto in tanto.
Raggiunta l’età pensionabile, si dedica con maggiore assiduità alla fotografia naturalistica.
Entra a far parte del Circolo fotografico “L’Immagine” di Maniago affinandone le tecniche.
Un giorno gli capitò fra le mani il volumetto di Beno Fignon, “HAIKU FURLANS” “Poesia dei magredi”. Leggendoli riassaporò gli attimi e le suggestioni provate nel peregrinare tra la natura e le montagne friulane.
Decise allora di fissare nell’immagine fotografica queste suggestioni, cercando di dare così
un’evidenziazione delle pietre, sabbie, colori e sfondi, contenuti negli Haiku.
Beno Fignon
Friulano, vive a Milano.
Prima che narratore è un lirico ed è l’atteggiamento, questo, che domina il suo libro: “Haiku furlans”.
«Costituiscono, questi che possiamo chiamare frammenti nel loro insieme, redatti nella parlata soltanto d'Andreis
(la materna di Fignon), un’opera dove s’accentua in una notevole condensazione semantica, quella caratteristica plastica (che è in genere degli epigrammi) chiamata “fulmen in clausula”.
Epigrammi, questo sono infatti, e non veri e propri haiku, ché dichiaratamente nulla o quasi rispettano della rigida tradizione giapponese; rispettano invece la cifra stilistica del poeta, un po’ con tutti gli aspetti tipici della sua personalità: l’evidenziazione non virtuale degli oggetti (pietre, sabbie, colori), la trasparenza degli sfondi, l’imprevedibilità assai spesso stuporosa dell’invenzione.»
Tratto dalla Postfazione di
Amedeo Giacomini
alla pubblicazione HAIKU FURLANS
20
agosto 2004
GianGabriele Mazzucco – Suggestioni Fotografiche
Dal 20 agosto all'otto settembre 2004
fotografia
Location
CORICAMA
Maniago, Via Vittorio Veneto, 1, (Pordenone)
Maniago, Via Vittorio Veneto, 1, (Pordenone)
Orario di apertura
Mercoledì, giovedì, venerdì 17.00 - 20.00
Sabato e Domenica 10.30 - 13.00 / 16.00 - 20.00
Vernissage
20 Agosto 2004, ore 18.30
Sito web
digilander.libero.it/maniago/galleria.htm
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