Venerdì 26 maggio si apre al pubblico, il nuovo spazio culturale ed espositivo Contemporanea(mente. Un evento significativo per Parma, in un “luogo d’arte” che si prefigge di promuovere mostre e manifestazioni culturali legate prevalentemente all’arte contemporanea nelle sue più ampie e libere espressioni. Il desiderio e il proposito sono quelli di sostenere giovani artisti sia del nostro territorio, che nazionali ed internazionali. All’attività espositiva viene inoltre accostata quella della diffusione e la consultazione di riviste, documenti e libri d’arte, oltre ad incontri che avranno come protagonista non solo l’arte visiva, ma la musica, la letteratura, il teatro ecc. L’evento inaugurale prevede la mostra personale del fotografo Gianluca Bronzoni. Il titolo dell’iniziativa, C’era vita su marte, nasce dall’ultima serie di lavori dell’artista parmigiano, che osservano l’uomo contemporaneo all’interno del proprio habitat, considerandone non solo alcuni dei luoghi nei quali egli vive, ma analizzandone anche i rapporti e l’interazione tra uomo-ambiente. Come sostiene lo stesso Bronzoni: “Il paesaggio della Pianura Padana, così indefinito e sfuggente, ha da sempre costituito lo scenario per un’indagine fotografica sul territorio italiano, la quale ci ha spesso comunicato le contraddizioni di un habitat quasi irreale. La via Emilia, colonna vertebrale della pianura, rappresenta anch’essa una sorta di dimensione parallela al “Mondo conosciuto” se paragonata a ciò che l’immaginario collettivo accomuna spesso al concetto di “spazio”, ovvero la presenza di un luogo dai contorni nitidi e dai confini certi”. Ecco che la memoria va subito alle recenti ricerche spaziali condotte su Marte, che hanno dato la certezza della presenza di antiche forme di vita sul pianeta, definita impossibile ed illogica fino a soli pochi anni fa. L’illogicità ritorna da protagonista anche in queste foto, dove la vita sembra immobile, lo spazio circostante all’uomo annullato o meglio offuscato, provocando un senso di straniamento e abbandono dalla superficie vitale. Gli altri cicli di lavori come Gocce nel mare e Aria illuminata raccontano anch’essi il rapporto che l’uomo mette in atto con l’ambiente circostante, e che sempre più viene modificato e compromesso da un intervento umano insensibile ed egoistico. L’uomo del XXI secolo sta sempre più “violentando” e trascurando i luoghi nei quali vive, non accorgendosi che così interpretando il concetto di vita comprometterà e punirà proprio il suo stesso futuro. Il sogno è quello di un nuovo dialogo con l’ambiente, luogo assolutamente unico e speciale che dovremmo preservare dall’insaziabile individualismo e con il quale poter avvertire una reale assonanza.

Gianluca Bronzoni nasce a Parma 29 anni fa. Laureato in Scienze Politiche contemporaneamente agli impegni universitari studia fotografia presso la scuola Riccardo Bauer di Milano. Dopo avere trascorso un’importante esperienza negli Stati Uniti, successivamente comincia il suo impegno come assistente fotografo a fianco della fotografa e artista Paola De Pietri. Conseguito un master in “Sviluppo Locale” presso l’ateneo bolognese, lavora come free-lance per alcuni studi fotografici in Emilia. Attualmente lavora sul territorio emiliano come fotografo e insegna fotografia digitale presso l’istituto tecnico multimediale Albe Steiner di Milano. Tra le principali esposizioni e mostre fotografiche ricordiamo: “Urbana” presso il museo del territorio di Biella, “Spina05” presso palazzo Bellini a Comacchio, “Premio Iceberg” a Bologna, il premio per la fotografia “Luigi Pronti” a Castell’Arquato, “Quotidiana” al Museo Civico di Padova, il premio “Pezza” presso la Triennale di Milano.