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Gianluca Bronzoni / Massimiliano Maccari – Illuplica!
sul titolo: Niente di più nudo di un nome; niente di più importante. ILLUPLICA perché qualcosa andava trovato. Perché ILLUPLICA è il nome dell’anello di congiunzione fra Gianluca Bronzoni e Massimiliano Maccari, entrambi fotografi.
Comunicato stampa
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a) sul titolo: Niente di più nudo di un nome; niente di più importante. ILLUPLICA perché qualcosa andava trovato. Perché ILLUPLICA è il nome dell’anello di congiunzione fra Gianluca Bronzoni e Massimiliano Maccari, entrambi fotografi. ILLUPLICA è un imperativo presente che significa “illumina e moltiplica nel medesimo rispetto”. Oppure “moltiplica l’illuminazione” o, se si preferisce, “illumina la moltiplicazione”. Insomma, non significa nulla.
b) Gianluca Bronzoni (Parma, 1977) di solito illumina. Le immagini sono immobili e sovraesposte (alla distanza emettono un leggero rumore di cicale). Il film è fatto di instanti colti col sole negli occhi. Un abbaglio che sfuma la visione e che sembra ridurre la gamma dei colori alla sola opposizione dei chiaro-scuri. Questi mondi privi di interni ed esterni sono ingabbiati nella guaina scura della cornice. Sono luoghi in cui la luce irrompe da lontano come per far evadere San Pietro dal carcere
c) Massimiliano Maccari (Firenze, 1978) in primo luogo moltiplica. Gli elementi architettonici vengono montati come fossero i mattoni di costruzione di un incubo urbano. Si passa dalla calma di paesaggi possibili in cui il la matrice della duplicazione disegna spazi dalle geometrie euclidee, modernamente razionali, privi di curve ed angoli smussati, alle scenografie “gotiche”, strutture dalla pelle ispida ed irregolare, avvampata di fiamme nere. E’ la costruzione simbolica di un territorio perfettamente coincidente con la stessa realtà (già alterata) da cui è scaturita la deformazione.
d) ILLUPLICA potrebbe essere il nome di un software grafico, di una di queste macchine impalpabili che strutturano le visioni dei fotografi contemporanei.
b) Gianluca Bronzoni (Parma, 1977) di solito illumina. Le immagini sono immobili e sovraesposte (alla distanza emettono un leggero rumore di cicale). Il film è fatto di instanti colti col sole negli occhi. Un abbaglio che sfuma la visione e che sembra ridurre la gamma dei colori alla sola opposizione dei chiaro-scuri. Questi mondi privi di interni ed esterni sono ingabbiati nella guaina scura della cornice. Sono luoghi in cui la luce irrompe da lontano come per far evadere San Pietro dal carcere
c) Massimiliano Maccari (Firenze, 1978) in primo luogo moltiplica. Gli elementi architettonici vengono montati come fossero i mattoni di costruzione di un incubo urbano. Si passa dalla calma di paesaggi possibili in cui il la matrice della duplicazione disegna spazi dalle geometrie euclidee, modernamente razionali, privi di curve ed angoli smussati, alle scenografie “gotiche”, strutture dalla pelle ispida ed irregolare, avvampata di fiamme nere. E’ la costruzione simbolica di un territorio perfettamente coincidente con la stessa realtà (già alterata) da cui è scaturita la deformazione.
d) ILLUPLICA potrebbe essere il nome di un software grafico, di una di queste macchine impalpabili che strutturano le visioni dei fotografi contemporanei.
13
febbraio 2004
Gianluca Bronzoni / Massimiliano Maccari – Illuplica!
Dal 13 febbraio al 04 marzo 2004
fotografia
Location
SESTO SENSO
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Bologna, Via Galliera, 63/d, (Bologna)
Orario di apertura
lun-ven: 11-23, sab: 18-23
Vernissage
13 Febbraio 2004, ore 18.30