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Gianluca Capozzi – Sequences of a Panorama
La seconda personale di Gianluca Capozzi da metroquadro. In mostra i suoi ultimi lavori, i suoi personaggi e suggestioni di interni ripetuti, sequenze a formare un panorama indefinito.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
metroquadro presenta:
Gianluca Capozzi: Sequences of a Panorama
testo di Mattia Solari
2 febbraio - 28 marzo 2024
inaugurazione 2 febbraio ore 16 - 22
orario della galleria: gio - ven - sab | ore 16 - 19
o su appuntamento al 328 4820897
metroquadro
Corso San Maurizio 73/F 10124 Torino
Sequences of a panorama
“I confini della nostra mente si spostano di continuo e molte menti possono confluire l’una nell’altra, per così dire, e creare o rivelare un’unica mente, un’unica energia.” W. B. Yeats, Magia, Adelphi, Milano, 2019, p. 17.
Sogno lucido è l’ossimoro che meglio descrive la dimensione che la pittura di Gianluca Capozzi dischiude. Le situazioni, gli ambienti e i personaggi ritratti nelle sue opere eludono il mondo fenomenico e raccontano la non linearità di tempi e spazi.
Le opere che la mostra Sequences of a panorama presenta, sono delle sequenze che scandagliano lo sguardo mentre coglie frammenti di panorami che per analogia divengono paesaggi interiori.
I nuovi dipinti della serie Stanze, interni, realizzati per la mostra, presentano dei soggiorni di case borghesi dall’atmosfera vintage, che diventano per Capozzi metafore di uno stare dentro per guardarsi all’interno. Qui, cumuli di forme astratte, nebulizzate e sovrapposte a elementi figurativi, delineano scenari domestici che tuttavia non danno luogo a scene intime e accoglienti, al contrario, si declinano in contesti fantasmagorici, come le illusioni ottiche che si verificano durante uno stato alterato di coscienza.
Tutto è interconnesso, e tutto è animato da energie dalle diverse tonalità e vibrazioni che confluiscono tra loro. L’opera d’arte è dunque, come ebbe a dire Aby Warburg, un dinamogramma, ovvero uno strumento che registra il passaggio di una forza.
Per questo motivo, la pittura di Capozzi trascende la pura rappresentazione e la trasfigura stratificando l’immagine e sviandone il senso apparente. Nella sua operazione di congiunzione tra figura e astrazione, tra gestualità e minimalismo, tra disegno fatto di linee e disegno colorista, i quadri di Capozzi aprono a una dimensione alterata e psichedelica, dove i piani temporali si confondono, e gli interni, fatti di mobili modernisti di metallo, fòrmica e vetro, sofà in pelle, colori acidi alle pareti e, come in una mise-en-abyme, quadri appesi, costruiscono un setting, disertato e silenzioso, dove non compaiono figure umane, perché sono questi stessi interni a osservare la figura umana che siamo noi spettatori.
Capozzi ricrea luoghi di un altrove alterato, una dimensione parallela e onirica, che ritorna anche nella seconda serie in mostra, Senza titolo, che attinge invece a foto vintage di figure femminili. Pose inusuali e figure evanescenti, sono i fantasmi che hanno forse abitato quegli stessi salotti, e che rompono la linearità irrevocabile dello scorrere del tempo per un eterno presente impermanente, in un provvisorio equilibrio che travalica i confini delle menti.
Mattia Solari
BIO
Gianluca Capozzi è nato ad Avellino nel 1973 e si è diplomato nel 1997 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Vive e lavora ad Aiello Del Sabato, (AV)
I suoi lavori sono stati esposti in diverse rassegne internazionali d’arte, musei e fondazioni tra cui: "BAM, BIENNALE ARCIPELAGO MEDITERRANEO”; “WAITING FOR THE PRINCE” Fondazione Videoinsight®, “OCEAN PROJECT” a cura di Viktor Misiano al Palazzo Delle Arti, Napoli, “MULTIPATH FADING” a cura di Pier Luigi Tazzi, “BROWIAN MOTION” con Gordon Cheung, Velan Center, Torino; "FRAME STORE" e "TRAVEL REPORT" da Artra, Milano.
Opere di Gianluca Capozzi sono custodite in diverse fondazioni e collezioni pubbliche tra cui: Museo Laboratorio, Città S.Angelo, The Artrooms Foundation, Londra, The Bank Contemporary Art Collection, Luciano Benetton Collection, Frank Cohen Collection, London, Videoinsight® Collection.
Tra i finalisti di due Premi Videoinsight®, Premio Eneganart, Palazzo Strozzi, Premio Cairo, Premio Termoli, Premio Lissone, Premio Celeste, Brodbeck Foundation, Premio Banca Profilo alla Permanente, Premio Michetti e due edizioni del premio Seat Pagine Bianche.
Capozzi trascende la rappresentazione, ma usa tutti gli elementi a disposizione per alludere ad una realtà ampliata.
Nelle sue opere l'artista vuole esprimere il concetto dell'interdipendenza e l'impermanenza, con figure, come fantasmi, che abitano un unico instante e sul legame con la nostra parte profonda, gli stati di coscienza ampliati, che generano visioni, evoluzione e consapevolezza, in una caratteristica messa in scena percettiva, quasi teatrale che vuole avvicinarsi, il più possibile, rendere visibile, qui e ora, ciò che non è visibile.
Il rapporto tra luce e colore in pittura abbraccia velocità e istinto rendendo protagonista il momento in cui l'opera si completa e lo stesso concetto di creazione. Il dipinto stesso è una traccia di questo gesto, una pittura non di rappresentazione, ma parte della realtà.
Gianluca Capozzi: Sequences of a Panorama
testo di Mattia Solari
2 febbraio - 28 marzo 2024
inaugurazione 2 febbraio ore 16 - 22
orario della galleria: gio - ven - sab | ore 16 - 19
o su appuntamento al 328 4820897
metroquadro
Corso San Maurizio 73/F 10124 Torino
Sequences of a panorama
“I confini della nostra mente si spostano di continuo e molte menti possono confluire l’una nell’altra, per così dire, e creare o rivelare un’unica mente, un’unica energia.” W. B. Yeats, Magia, Adelphi, Milano, 2019, p. 17.
Sogno lucido è l’ossimoro che meglio descrive la dimensione che la pittura di Gianluca Capozzi dischiude. Le situazioni, gli ambienti e i personaggi ritratti nelle sue opere eludono il mondo fenomenico e raccontano la non linearità di tempi e spazi.
Le opere che la mostra Sequences of a panorama presenta, sono delle sequenze che scandagliano lo sguardo mentre coglie frammenti di panorami che per analogia divengono paesaggi interiori.
I nuovi dipinti della serie Stanze, interni, realizzati per la mostra, presentano dei soggiorni di case borghesi dall’atmosfera vintage, che diventano per Capozzi metafore di uno stare dentro per guardarsi all’interno. Qui, cumuli di forme astratte, nebulizzate e sovrapposte a elementi figurativi, delineano scenari domestici che tuttavia non danno luogo a scene intime e accoglienti, al contrario, si declinano in contesti fantasmagorici, come le illusioni ottiche che si verificano durante uno stato alterato di coscienza.
Tutto è interconnesso, e tutto è animato da energie dalle diverse tonalità e vibrazioni che confluiscono tra loro. L’opera d’arte è dunque, come ebbe a dire Aby Warburg, un dinamogramma, ovvero uno strumento che registra il passaggio di una forza.
Per questo motivo, la pittura di Capozzi trascende la pura rappresentazione e la trasfigura stratificando l’immagine e sviandone il senso apparente. Nella sua operazione di congiunzione tra figura e astrazione, tra gestualità e minimalismo, tra disegno fatto di linee e disegno colorista, i quadri di Capozzi aprono a una dimensione alterata e psichedelica, dove i piani temporali si confondono, e gli interni, fatti di mobili modernisti di metallo, fòrmica e vetro, sofà in pelle, colori acidi alle pareti e, come in una mise-en-abyme, quadri appesi, costruiscono un setting, disertato e silenzioso, dove non compaiono figure umane, perché sono questi stessi interni a osservare la figura umana che siamo noi spettatori.
Capozzi ricrea luoghi di un altrove alterato, una dimensione parallela e onirica, che ritorna anche nella seconda serie in mostra, Senza titolo, che attinge invece a foto vintage di figure femminili. Pose inusuali e figure evanescenti, sono i fantasmi che hanno forse abitato quegli stessi salotti, e che rompono la linearità irrevocabile dello scorrere del tempo per un eterno presente impermanente, in un provvisorio equilibrio che travalica i confini delle menti.
Mattia Solari
BIO
Gianluca Capozzi è nato ad Avellino nel 1973 e si è diplomato nel 1997 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Vive e lavora ad Aiello Del Sabato, (AV)
I suoi lavori sono stati esposti in diverse rassegne internazionali d’arte, musei e fondazioni tra cui: "BAM, BIENNALE ARCIPELAGO MEDITERRANEO”; “WAITING FOR THE PRINCE” Fondazione Videoinsight®, “OCEAN PROJECT” a cura di Viktor Misiano al Palazzo Delle Arti, Napoli, “MULTIPATH FADING” a cura di Pier Luigi Tazzi, “BROWIAN MOTION” con Gordon Cheung, Velan Center, Torino; "FRAME STORE" e "TRAVEL REPORT" da Artra, Milano.
Opere di Gianluca Capozzi sono custodite in diverse fondazioni e collezioni pubbliche tra cui: Museo Laboratorio, Città S.Angelo, The Artrooms Foundation, Londra, The Bank Contemporary Art Collection, Luciano Benetton Collection, Frank Cohen Collection, London, Videoinsight® Collection.
Tra i finalisti di due Premi Videoinsight®, Premio Eneganart, Palazzo Strozzi, Premio Cairo, Premio Termoli, Premio Lissone, Premio Celeste, Brodbeck Foundation, Premio Banca Profilo alla Permanente, Premio Michetti e due edizioni del premio Seat Pagine Bianche.
Capozzi trascende la rappresentazione, ma usa tutti gli elementi a disposizione per alludere ad una realtà ampliata.
Nelle sue opere l'artista vuole esprimere il concetto dell'interdipendenza e l'impermanenza, con figure, come fantasmi, che abitano un unico instante e sul legame con la nostra parte profonda, gli stati di coscienza ampliati, che generano visioni, evoluzione e consapevolezza, in una caratteristica messa in scena percettiva, quasi teatrale che vuole avvicinarsi, il più possibile, rendere visibile, qui e ora, ciò che non è visibile.
Il rapporto tra luce e colore in pittura abbraccia velocità e istinto rendendo protagonista il momento in cui l'opera si completa e lo stesso concetto di creazione. Il dipinto stesso è una traccia di questo gesto, una pittura non di rappresentazione, ma parte della realtà.
02
febbraio 2024
Gianluca Capozzi – Sequences of a Panorama
Dal 02 febbraio al 28 marzo 2024
arte contemporanea
Location
METROQUADRO
Torino, Corso San Maurizio, 73/F, (Torino)
Torino, Corso San Maurizio, 73/F, (Torino)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 16 - 19
Vernissage
2 Febbraio 2024, 18 - 22
Sito web
Autore
Autore testo critico