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Gianluca e Massimiliano De Serio – Dialoghi del Lys
“Dialoghi del Lys” è un video che i De Serio hanno girato nelle montagne che conobbero eventi, talvolta crudamente drammatici, della resistenza partigiana in Piemonte. L’argomento, pagina capitale della storia recente del nostro paese, è stato affrontato numerose volte in cinematografia, con un’attitudine più o meno documentaria, ma tesa, in genere, alla ricostruzione o all’evocazione dei fatti storici.
Comunicato stampa
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“Dialoghi del Lys” è un video che i De Serio hanno girato nelle montagne che conobbero eventi, talvolta crudamente drammatici, della resistenza partigiana in Piemonte. L’argomento, pagina capitale della storia recente del nostro paese, è stato affrontato numerose volte in cinematografia, con un’attitudine più o meno documentaria, ma tesa, in genere, alla ricostruzione o all’evocazione dei fatti storici.
Il video si apre con un’immagine fissa: la fotografia seppiata di un giovane partigiano ucciso, il cui corpo fu esposto sulla scarpata della fossa comune perché la sua famiglia potesse riconoscerlo. Subito dopo, però, il dato storico lascia spazio alla realtà presente dei luoghi. Seguono, infatti, alcuni ritratti di coppie di amici, ragazzi e ragazze di oggi, che chiacchierano liberamente nel folto dei boschi attorno al colle. Quei ragazzi hanno la stessa età che avevano i giovani partigiani quando decisero d’impugnare le armi. I loro discorsi intessuti di semplici preoccupazioni e desideri quotidiani non devono essere troppo diversi da quelli che animavano i discorsi tra i ragazzi di allora. Lottavano per un grande ideale, per la libertà ma, come importanti pagine della letteratura ci ricordano, i loro discorsi, i loro sogni, i loro amori, erano quelli della vita semplice che avevano vissuto sino allora e che speravano di tornare a vivere una volta conquistato il diritto di pensare e dire ciò che il loro animo gli suggeriva, senza le proibizioni e le censure imposte dalla dittatura.
I partigiani morirono anche perché i ragazzi di oggi possano gioire della libertà di preoccuparsi del loro futuro, dei loro interessi e dei loro sogni, perché possano parlarne con una libertà tanto grande da sembrare a tratti persino dimentica di ciò che costò conquistarla. I Dialoghi del Lys si chiudono con una domanda lasciata senza risposta, fatta da una ragazza al giovane protagonista del filmato: “Ma tu hai paura della morte?” perché è quell’interrogativo, in fondo, che sembra davvero separare l’odierne generazioni da quella di allora: la scelta, il coraggio e la disponibilità a morire per un ideale. Anche in tempi che non conoscono la dittatura e l’impegno diretto nella guerra, c’è sempre un momento nella vita di ogni giovane, in cui non si può fare a meno di chiedersi se c’è qualcosa per difendere la quale si sarebbe disposti a morire. Il ragazzo protagonista viene ritratto nella stessa posizione del partigiano ucciso della prima immagine. Il video trova dunque compimento: il passato e il presente si uniscono nell’eterno ritorno dei sentimenti e dei sogni umani. Ma c’è ancora un altro dialogo posto a chiusura dell’opera: il silenzioso colloquio col monumento alla memoria dei partigiani morti di un uomo e una donna, nella loro piena età matura. Dal valore presente di quella lotta si torna così al ricordo della sua storia, commemorato in una lapide inquadrata a lungo, senza movimenti di macchina, frontalmente, quasi a incastonare nel fotogramma le parole scolpite, mentre sulla sua superficie passa veloce l’ombra delle macchine e il loro rumore presente si sovrappone al sentimento del passato.
17
maggio 2011
Gianluca e Massimiliano De Serio – Dialoghi del Lys
Dal 17 maggio al 18 giugno 2011
arte contemporanea
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato 10-18. Aperta la prima domenica del mese
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