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Gianluca Russo – Double
Un’indagine sul doppio che rivela le contraddizioni dell’esistenza, dalle trappole del consumismo che ci vuole omologati. Venti anni di attività artistica racchiusi nel catalogo portfolio che accompagna la mostra “Double” dove al centro dell’indagine resta il doppio nell’arte come nella vita
Comunicato stampa
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"Double" è il titolo della mostra personale dell’artista Gianluca Russo, curata da Eresie Pellegrine, che si inaugura il 15 luglio nella Chiesetta Madonna degli Studenti di Lecce. La mostra è accompagnata dalla presentazione del catalogo-portfolio a cura di Gianluca Russo per Il Raggio Verde edizioni, che testimonia vent’anni di produzione dell’artista, che va dal 2003 al 2023. All’interno note e testi critici accompagnano le testimonianze fotografiche delle opere personali e di alcuni suoi lavori realizzati in collaborazione, negli ultimi anni, con gruppi di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce prima e successivamente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Nella giornata di apertura verrà presentata l’opera video L’Arca di Noè (Gallipoli-Turchia), una delle opere più rappresentative del lavoro dell’artista, realizzata nel 2005 e con delle tematiche ancora fortemente attuali. Opera esposta alla Fondazione Hangar Bicocca (Milano), Fondazione Merz (Torino), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Enav Cultural Center, (Tel Aviv-Yafo, Israele), Palazzo Ducale-Spazio Dogana (Genova), Museo Leonardiano (Vinci, FI), MAC-Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB), Casa Del Cinema (Roma), etc.
«L’archetipo religioso dell’Arca di Noè – scrive Marcella Anglani che si è occupata del lavoro dell’artista quando era ancora studente – serve a Gianluca Russo per affrontare in maniera leggera, come è suo uso fare, alcune problematiche legate alla globalizzazione e all’omologazione nella società contemporanea. L’itinerario del peschereccioarca è ribaltato rispetto all’attualità, parte dal porto di Gallipoli – che ha visto nell’aprile 2001, lo sbarco di 600 profughi provenienti dal porto turco di Izmir – diretto in Turchia. Il cielo azzurro e la serenità dei personaggi rendono evidente che non è il castigo di Dio ma la coscienza di vivere in una parte del mondo violenta e oppressiva, l’Occidente, a spingere Noè e la sua famiglia a compiere questo viaggio di salvezza. Ma è davvero possibile scappare dall’omologazione a cui l’uomo occidentale sembra condannato? Anche il più saggio degli uomini sembra non riuscire più a sottrarsi al condizionamento dei mass media. L’effimero e il superfluo prendono spazio nel luogo deputato alla salvezza sotto forma di beni di consumo super pubblicizzati, la colonna sonora del video è un misto di musiche di note pubblicità (Heineken, Mulino Bianco, Pavesini, etc) e la scena della preparazione del viaggio è più volte interrotta dalla réclame dei prodotti imbarcati, che sono per l’artista il simbolo di una società che produce in serie e che ha dimenticato il valore dell’originalità e dell’unicità.»
Lunedì 17 Luglio alle ore 20, verrà presentata l’opera Hypnotic, realizzata da Gianluca Russo e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria: Margherita Amodeo, Romana Azzarà, Melania Barbera, Erica Anna Bellezza, Sergio Campolo, Ardemio Ciurleo, Andrea Crupi, Davide Curcio, Domenica D’Elia, Giorgia Dario, Roberta De Cicco, Alberta Dito, Daniele Federico, Ma Kexin, Maria Francesca Montaspro, Javier Moro, Antonio Pirrotta, Vanessa Purpura, Graziella Romeo, Stefania Romeo, Erika Scalo, Marco Scarcella, Giorgia Taverna.
Notizie biografiche
Gianluca Russo nasce a Nardò (Le) nel 1976. Nel 2003 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce con 110 e lode. Dal 2005 al 2008 si trasferisce a Milano dove partecipa a diverse mostre e al Workshop “The Artist as Curator and the Curator as Artist”, con Jens Hoffmann, alla NABA (Milano). Nel 2009 ritorna a Lecce dove attualmente vive e lavora, utilizzando svariate tecniche espressive come la fotografia, la pittura, la scultura, il video, l’installazione multimediale, la performance, etc. Già nei suoi primi lavori in Accademia chiariva quello che sarebbe diventato il tema ricorrente di tutto il suo lavoro, la dualità e il doppio, analizzato nel tempo in tutte le sue molteplici implicazioni, dalla clonazione all’identità doppia dei gemelli, alle problematiche dell’emigrazione, alla serialità, alla visione simmetrica, al naturale e all’artificiale.
Dal 2018 insegna “Applicazioni digitali per le arti visive” all’Accademia di Belle Arti di Lecce prima e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Le sue opere sono state esposte nei seguenti spazi espositivi: Fondazione Hangar Bicocca (Milano), Fondazione Merz (Torino), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Enav Cultural Center, (Tel Aviv-Yafo, Israele), CRAC-Centro Ricerca Arte Contemporanea (Cremona), Palazzo Ducale-Spazio Dogana (Genova), Museo Leonardiano (Vinci, FI), MAC-Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB), Casa Del Cinema (Roma), Galleria Klerkx (Milano), Galleria Antonio Battaglia (Milano), Galleria L’Osanna (Nardò, LE).
Nella giornata di apertura verrà presentata l’opera video L’Arca di Noè (Gallipoli-Turchia), una delle opere più rappresentative del lavoro dell’artista, realizzata nel 2005 e con delle tematiche ancora fortemente attuali. Opera esposta alla Fondazione Hangar Bicocca (Milano), Fondazione Merz (Torino), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Enav Cultural Center, (Tel Aviv-Yafo, Israele), Palazzo Ducale-Spazio Dogana (Genova), Museo Leonardiano (Vinci, FI), MAC-Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB), Casa Del Cinema (Roma), etc.
«L’archetipo religioso dell’Arca di Noè – scrive Marcella Anglani che si è occupata del lavoro dell’artista quando era ancora studente – serve a Gianluca Russo per affrontare in maniera leggera, come è suo uso fare, alcune problematiche legate alla globalizzazione e all’omologazione nella società contemporanea. L’itinerario del peschereccioarca è ribaltato rispetto all’attualità, parte dal porto di Gallipoli – che ha visto nell’aprile 2001, lo sbarco di 600 profughi provenienti dal porto turco di Izmir – diretto in Turchia. Il cielo azzurro e la serenità dei personaggi rendono evidente che non è il castigo di Dio ma la coscienza di vivere in una parte del mondo violenta e oppressiva, l’Occidente, a spingere Noè e la sua famiglia a compiere questo viaggio di salvezza. Ma è davvero possibile scappare dall’omologazione a cui l’uomo occidentale sembra condannato? Anche il più saggio degli uomini sembra non riuscire più a sottrarsi al condizionamento dei mass media. L’effimero e il superfluo prendono spazio nel luogo deputato alla salvezza sotto forma di beni di consumo super pubblicizzati, la colonna sonora del video è un misto di musiche di note pubblicità (Heineken, Mulino Bianco, Pavesini, etc) e la scena della preparazione del viaggio è più volte interrotta dalla réclame dei prodotti imbarcati, che sono per l’artista il simbolo di una società che produce in serie e che ha dimenticato il valore dell’originalità e dell’unicità.»
Lunedì 17 Luglio alle ore 20, verrà presentata l’opera Hypnotic, realizzata da Gianluca Russo e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria: Margherita Amodeo, Romana Azzarà, Melania Barbera, Erica Anna Bellezza, Sergio Campolo, Ardemio Ciurleo, Andrea Crupi, Davide Curcio, Domenica D’Elia, Giorgia Dario, Roberta De Cicco, Alberta Dito, Daniele Federico, Ma Kexin, Maria Francesca Montaspro, Javier Moro, Antonio Pirrotta, Vanessa Purpura, Graziella Romeo, Stefania Romeo, Erika Scalo, Marco Scarcella, Giorgia Taverna.
Notizie biografiche
Gianluca Russo nasce a Nardò (Le) nel 1976. Nel 2003 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce con 110 e lode. Dal 2005 al 2008 si trasferisce a Milano dove partecipa a diverse mostre e al Workshop “The Artist as Curator and the Curator as Artist”, con Jens Hoffmann, alla NABA (Milano). Nel 2009 ritorna a Lecce dove attualmente vive e lavora, utilizzando svariate tecniche espressive come la fotografia, la pittura, la scultura, il video, l’installazione multimediale, la performance, etc. Già nei suoi primi lavori in Accademia chiariva quello che sarebbe diventato il tema ricorrente di tutto il suo lavoro, la dualità e il doppio, analizzato nel tempo in tutte le sue molteplici implicazioni, dalla clonazione all’identità doppia dei gemelli, alle problematiche dell’emigrazione, alla serialità, alla visione simmetrica, al naturale e all’artificiale.
Dal 2018 insegna “Applicazioni digitali per le arti visive” all’Accademia di Belle Arti di Lecce prima e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Le sue opere sono state esposte nei seguenti spazi espositivi: Fondazione Hangar Bicocca (Milano), Fondazione Merz (Torino), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Enav Cultural Center, (Tel Aviv-Yafo, Israele), CRAC-Centro Ricerca Arte Contemporanea (Cremona), Palazzo Ducale-Spazio Dogana (Genova), Museo Leonardiano (Vinci, FI), MAC-Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB), Casa Del Cinema (Roma), Galleria Klerkx (Milano), Galleria Antonio Battaglia (Milano), Galleria L’Osanna (Nardò, LE).
15
luglio 2023
Gianluca Russo – Double
Dal 15 al 17 luglio 2023
arte contemporanea
fotografia
libri ed editoria
personale
fotografia
libri ed editoria
personale
Location
Chiesetta Madonna degli Studenti
Lecce, Via Madonna degli Studenti, 23, (LE)
Lecce, Via Madonna degli Studenti, 23, (LE)
Orario di apertura
20/24
Vernissage
15 Luglio 2023, ore 20
Sito web
Editore
Il Raggio Verde
Ufficio stampa
Il Raggio Verde _comunicazione
Autore
Curatore