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Gianluigi Alberio – Bellezza rapace
In anteprima una serie di lavori inediti realizzati dall’artista negli ultimi due anni aventi come tema gli uccelli rapaci
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per meglio comprendere la pittura di Gianluigi Alberio, partirei col distinguere tra pittori di
natura e illustratori di natura.
Intendiamoci, sono entrambi da considerare artisti; semplicemente, partendo da questa
distinzione, potremo avere un'approccio alle opere più obiettivo, senza escludere
comunque il gusto personale che, in ogni forma d'arte, rimane comunque la cosa più
importante per un giudizio finale.
Una precisazione va comunque fatta.
Nel mondo ci sono parecchi pittori, specialmente in Inghilterra e in America dove la pittura
naturalistica è molto più considerata come forma d'arte, che hanno raggiunto livelli di
perfezione sotto entrambi gli aspetti.
In un'illustrazione di un animale, che sia singolo od ambientato, si cerca normalmente la
perfezione sia dal punto di vista tecnico, ma specialmente dal punto di vista scientifico.
In questo caso l'opera, se presa in considerazione da un esperto di natura, viene passata
al setaccio sotto tutti gli aspetti.
Il gusto personale passa in secondo piano ed un eventuale giudizio positivo dipende
quasi esclusivamente da quanto l'illustratore è riuscito ad avvicinarsi alla perfezione nel
dipingere il soggetto e/o l'ambiente. Per il pittore di natura l'approccio cambia.
Anche per lui il soggetto deve comunque essere identificabile ma, sia nell'ambientazione
che nella raffigurazione, dobbiamo accettare quella parte di personalizzazione che l'artista
utilizza per esprimere il suo modo di vedere e di intendere il soggetto raffigurato, con un
risultato unico ma specialmente identificativo e, quando un pittore è riconoscibile e non si
confonde tra gli altri, allora sotto l'aspetto artistico ha raggiunto un traguardo importante, e
la pittura di Gianluigi è indubbiamente riconoscibile.
Non so perché è attirato dagli animali all'apice delle rispettive catene alimentari; nei
mammiferi i grandi felini o i lupi, negli uccelli i rapaci sia diurni che notturni, ma una cosa è
certa.
In tutte le sue opere, la fierezza insita in queste categorie di animali, traspare prepotente in
ogni pennellata.
Non sono un critico d'arte e per questo non mi sono addentrato in improbabili
interpretazioni.
Le lascio tutte ai visitatori, come è giusto che sia.
Sicuramente in tutte le opere trapela l'amore per tutto ciò che riguarda la natura e,
per noi del Museo di Lentate, questa è la cosa più importante, e siamo certi che
questa interessante mostra contribuirà a diffondere una cultura artistica ma soprattutto
naturalistica, e di questo vogliamo ringraziare Gianluigi.
Paolo Lietti
Presidente
Museo Civico Lentate sul Seveso
natura e illustratori di natura.
Intendiamoci, sono entrambi da considerare artisti; semplicemente, partendo da questa
distinzione, potremo avere un'approccio alle opere più obiettivo, senza escludere
comunque il gusto personale che, in ogni forma d'arte, rimane comunque la cosa più
importante per un giudizio finale.
Una precisazione va comunque fatta.
Nel mondo ci sono parecchi pittori, specialmente in Inghilterra e in America dove la pittura
naturalistica è molto più considerata come forma d'arte, che hanno raggiunto livelli di
perfezione sotto entrambi gli aspetti.
In un'illustrazione di un animale, che sia singolo od ambientato, si cerca normalmente la
perfezione sia dal punto di vista tecnico, ma specialmente dal punto di vista scientifico.
In questo caso l'opera, se presa in considerazione da un esperto di natura, viene passata
al setaccio sotto tutti gli aspetti.
Il gusto personale passa in secondo piano ed un eventuale giudizio positivo dipende
quasi esclusivamente da quanto l'illustratore è riuscito ad avvicinarsi alla perfezione nel
dipingere il soggetto e/o l'ambiente. Per il pittore di natura l'approccio cambia.
Anche per lui il soggetto deve comunque essere identificabile ma, sia nell'ambientazione
che nella raffigurazione, dobbiamo accettare quella parte di personalizzazione che l'artista
utilizza per esprimere il suo modo di vedere e di intendere il soggetto raffigurato, con un
risultato unico ma specialmente identificativo e, quando un pittore è riconoscibile e non si
confonde tra gli altri, allora sotto l'aspetto artistico ha raggiunto un traguardo importante, e
la pittura di Gianluigi è indubbiamente riconoscibile.
Non so perché è attirato dagli animali all'apice delle rispettive catene alimentari; nei
mammiferi i grandi felini o i lupi, negli uccelli i rapaci sia diurni che notturni, ma una cosa è
certa.
In tutte le sue opere, la fierezza insita in queste categorie di animali, traspare prepotente in
ogni pennellata.
Non sono un critico d'arte e per questo non mi sono addentrato in improbabili
interpretazioni.
Le lascio tutte ai visitatori, come è giusto che sia.
Sicuramente in tutte le opere trapela l'amore per tutto ciò che riguarda la natura e,
per noi del Museo di Lentate, questa è la cosa più importante, e siamo certi che
questa interessante mostra contribuirà a diffondere una cultura artistica ma soprattutto
naturalistica, e di questo vogliamo ringraziare Gianluigi.
Paolo Lietti
Presidente
Museo Civico Lentate sul Seveso
07
aprile 2013
Gianluigi Alberio – Bellezza rapace
Dal 07 aprile al 26 maggio 2013
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO
Lentate Sul Seveso, Via Domenico Aureggi, 27, (Milano)
Lentate Sul Seveso, Via Domenico Aureggi, 27, (Milano)
Orario di apertura
domenica e festivi infrasettimanali 9.00-12.00 / 15.00-18.00
Vernissage
7 Aprile 2013, ore 11.30
Sito web
www.gianluigialberio.it
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