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Gianluigi Brancaccio – Dipinti e incisioni
Cinquanta opere realizzate dal 1952 a oggi di Gianluigi Brancaccio (Olivetta San Michele/Imperia, 1936)
Comunicato stampa
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Cinquanta opere realizzate dal 1952 a oggi di Gianluigi Brancaccio (Olivetta San Michele/Imperia, 1936) saranno presentate presso il Castello della Lucertola di Apricale dal 9 luglio al 13 agosto 2006.
La mostra voluta dalla Provincia di Imperia, dal Comune di Apricale e dalla Pro loco è la prima grande esposizione antologica dell’artista. Successivamente l’esposizione sarà ospitata a Palazzo Robellini di Acqui Terme, con il patrocinio del Comune.
Il catalogo edito da Mazzotta contiene il saggio del curatore Luciano Caramel che ci racconta il suo singolare “rapporto-non rapporto” con Brancaccio che risale addirittura all’immediato dopoguerra.
Completano il volume i contributi critici di Rossana Bossaglia e di Germano Beringheli e una lettera di André Verdet.
Brancaccio inizia a dipingere nel secondo dopoguerra prendendo le distanze – come molti artisti in quegli anni - dal gruppo dei novecentisti italiani che si erano proposti, attorno agli anni trenta, il recupero della tradizione. Dipinge mettendo l’accento su quella vita delle forme estesa, oltre il Fronte Nuovo delle Arti, a una sorta di figurazione il cui impianto formale e cromatico risentiva echi post cubisti.
Esperienze fondamentali per la sua pittura furono i primi anni di apprendistato a Como e la conoscenza dell’ambiente artistico cittadino, ma anche l’incontro alcuni anni più tardi a Capri di Carrà, Prampolini, Gentilini e Saetti. Infine importanti furono i viaggi a Parigi e in Olanda, dove ebbe modo di conoscere il gruppo COBRA.
Recentemente il percorso artistico di Brancaccio è stato coinvolto dal segno, dalla sua connotazione incisoria in rapporto al disegno e all’azione di uno strumento adatto a segnare, graffiandola o intagliandola, un’altra superficie, più dura del tessuto teso, quasi sempre metallica. Nel 2004 si è tenuta la sua prima la sua prima mostra di arte grafica presso l’Atelier Lacourière Frélaut di Montmartre.
Gianluigi Brancaccio è nato il 29 febbraio 1936 a Olivetta San Michele (Imperia). All’età di nove anni si trasferisce con la famiglia a Como dove, durante gli anni del liceo, conosce Alfonso Salardi che lo avvicina alla pittura. Frequenta la Scuola di Belle Arti guidata dal pittore Aldo Galli e da Alfonso Salardi ed entra in contatto con l’ambiente artistico comasco dove conosce i pittori astrattisti quali Rho, Radice ed Aldo Galli.
Soggiorna nei mesi estivi nell’Isola di Capri ospite dello zio Giovanni Brancaccio, allora Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e noto pittore del Novecento italiano.
Durante i soggiorni capresi, molto importanti per la formazione della propria coscienza artistica, frequenta Carrà, Prampolini, Gentilini, Saetti e molti altri importanti pittori del Novecento.
Terminate le scuole medie superiori si iscrive al Politecnico di Milano, continuando a dipingere e a partecipare a mostre collettive. Si laurea in ingegneria chimica e inizia un’importante esperienza professionale, presso una società multinazionale, venendo trasferito in diverse sedi in Italia e all’estero.
Parallelamente all’attività professionale, non trascura alcuna occasione di approfondimento artistico e culturale che gli viene offerto nelle città in cui opera: così in Olanda conosce la pittura del gruppo COBRA, seguendo, in particolare Appel, Corneille e Lucebert che incontra personalmente e a La Spezia diviene amico del pittore Pino Saturno.
Dal 1973 risiede definitivamente in Italia, a Genova dove la sua vita professionale nel 1985 ha una svolta determinante. A metà degli anni Novanta comincia a frequentare gli ambienti artistici parigini dove acquista una casa, dando nuovo impulso alla sua attività pittorica.
Frequenta l’artista André Verdet, protagonista della cultura e della pittura francese del '900, e viene da lui incoraggiato nel suo percorso artistico. Inizia a dedicarsi all’attività incisoria e frequenta l’Atelier Lacourière Frélaut di Montmartre dove nel 2004 espone la sua prima mostra di arte grafica.
La mostra voluta dalla Provincia di Imperia, dal Comune di Apricale e dalla Pro loco è la prima grande esposizione antologica dell’artista. Successivamente l’esposizione sarà ospitata a Palazzo Robellini di Acqui Terme, con il patrocinio del Comune.
Il catalogo edito da Mazzotta contiene il saggio del curatore Luciano Caramel che ci racconta il suo singolare “rapporto-non rapporto” con Brancaccio che risale addirittura all’immediato dopoguerra.
Completano il volume i contributi critici di Rossana Bossaglia e di Germano Beringheli e una lettera di André Verdet.
Brancaccio inizia a dipingere nel secondo dopoguerra prendendo le distanze – come molti artisti in quegli anni - dal gruppo dei novecentisti italiani che si erano proposti, attorno agli anni trenta, il recupero della tradizione. Dipinge mettendo l’accento su quella vita delle forme estesa, oltre il Fronte Nuovo delle Arti, a una sorta di figurazione il cui impianto formale e cromatico risentiva echi post cubisti.
Esperienze fondamentali per la sua pittura furono i primi anni di apprendistato a Como e la conoscenza dell’ambiente artistico cittadino, ma anche l’incontro alcuni anni più tardi a Capri di Carrà, Prampolini, Gentilini e Saetti. Infine importanti furono i viaggi a Parigi e in Olanda, dove ebbe modo di conoscere il gruppo COBRA.
Recentemente il percorso artistico di Brancaccio è stato coinvolto dal segno, dalla sua connotazione incisoria in rapporto al disegno e all’azione di uno strumento adatto a segnare, graffiandola o intagliandola, un’altra superficie, più dura del tessuto teso, quasi sempre metallica. Nel 2004 si è tenuta la sua prima la sua prima mostra di arte grafica presso l’Atelier Lacourière Frélaut di Montmartre.
Gianluigi Brancaccio è nato il 29 febbraio 1936 a Olivetta San Michele (Imperia). All’età di nove anni si trasferisce con la famiglia a Como dove, durante gli anni del liceo, conosce Alfonso Salardi che lo avvicina alla pittura. Frequenta la Scuola di Belle Arti guidata dal pittore Aldo Galli e da Alfonso Salardi ed entra in contatto con l’ambiente artistico comasco dove conosce i pittori astrattisti quali Rho, Radice ed Aldo Galli.
Soggiorna nei mesi estivi nell’Isola di Capri ospite dello zio Giovanni Brancaccio, allora Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e noto pittore del Novecento italiano.
Durante i soggiorni capresi, molto importanti per la formazione della propria coscienza artistica, frequenta Carrà, Prampolini, Gentilini, Saetti e molti altri importanti pittori del Novecento.
Terminate le scuole medie superiori si iscrive al Politecnico di Milano, continuando a dipingere e a partecipare a mostre collettive. Si laurea in ingegneria chimica e inizia un’importante esperienza professionale, presso una società multinazionale, venendo trasferito in diverse sedi in Italia e all’estero.
Parallelamente all’attività professionale, non trascura alcuna occasione di approfondimento artistico e culturale che gli viene offerto nelle città in cui opera: così in Olanda conosce la pittura del gruppo COBRA, seguendo, in particolare Appel, Corneille e Lucebert che incontra personalmente e a La Spezia diviene amico del pittore Pino Saturno.
Dal 1973 risiede definitivamente in Italia, a Genova dove la sua vita professionale nel 1985 ha una svolta determinante. A metà degli anni Novanta comincia a frequentare gli ambienti artistici parigini dove acquista una casa, dando nuovo impulso alla sua attività pittorica.
Frequenta l’artista André Verdet, protagonista della cultura e della pittura francese del '900, e viene da lui incoraggiato nel suo percorso artistico. Inizia a dedicarsi all’attività incisoria e frequenta l’Atelier Lacourière Frélaut di Montmartre dove nel 2004 espone la sua prima mostra di arte grafica.
09
luglio 2006
Gianluigi Brancaccio – Dipinti e incisioni
Dal 09 luglio al 13 agosto 2006
arte contemporanea
Location
CASTELLO DELLA LUCERTOLA
Apricale, Piazza Vittorio Emanuele Iii, 1, (Imperia)
Apricale, Piazza Vittorio Emanuele Iii, 1, (Imperia)
Orario di apertura
tutti i giorni 16-19/ 20-22; domenica 10.30-12/16-19/ 20-22
Vernissage
9 Luglio 2006, ore 17
Editore
MAZZOTTA
Autore
Curatore