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Gianluigi Coppola
La qualità pittorica e narrativa del disegno di Didi Coppola riesce ad essere insieme familiare e sorprendente. Il vigore e la naturalezza delle sue composizioni e delle sue atmosfere si lasciano intuire da ognuno, e intanto solleticano il buon gusto degli occhi più acuti.
Comunicato stampa
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LA PENNELLATA MAGISTRALE DI DIDI COPPOLA
La felicità dello scorrere sapiente di un pennello è ormai un bene prezioso d’altri tempi. Oggi, viceversa precipitosi e netti tra tastiere e monitor, sono sempre di meno gli artefici d’immagini in grado di affrontare il mestiere con la padronanza di quei piccoli e grandi maestri della figurazione che si erano formati inalando gli odori penetranti dei colori mischiati sulla tavolozza. Il chiavarese Gianluigi – “Didi” – Coppola è ancora, per sua e nostra fortuna, uno di quelli.
Formatosi alla scuola dura (ma briosa) ed incalzante (ma efficace) del disegno del fumetto, nel primo dopoguerra a Milano lavora su storie rimaste mitiche tra gli appassionati, dai titoli evocativi di Sciuscià e Nat del Santa Cruz. Trasferitosi nel 1954 a Londra, si dedica a rinomate serie western come Billy the Kid e Gun Law e a numerose storie drammatiche della seconda guerra mondiale. Negli anni Sessanta, tra l’Inghilterra e l’Italia, collabora ad episodi particolarmente importanti dell’editoria internazionale: lì con eleganti copertine per i tascabili Penguin progettati da Germano Facetti e qui con puntuali illustrazioni per la rivoluzionaria enciclopedia per ragazzi Io e gli altri edita da Angelo Ghiron. Rientrato definitivamente in Liguria nel 1980, presta il suo abilissimo pennello illustrativo all’editoria maliziosa di Penthouse e Playboy e all’immagine editoriale Mondadori. In seguito, passa a disegnare alcune delle più popolari serie a fumetti dell’editore Sergio Bonelli, quali Martin Mystère e Dylan Dog, e diventa una riverita colonna della Scuola Chiavarese del Fumetto.
La qualità pittorica e narrativa del disegno di Didi Coppola riesce ad essere insieme familiare e sorprendente. Il vigore e la naturalezza delle sue composizioni e delle sue atmosfere si lasciano intuire da ognuno, e intanto solleticano il buon gusto degli occhi più acuti. A ciò Coppola aggiunge, in misura crescente col passare degli anni, uno speciale sottofondo divertito e ironico che lo rende maggiormente complice del suo pubblico. E chi ha la fortuna di frequentarlo sa bene quanto la sua simpatia umana possa rappresentare un impagabile valore aggiunto alla sua abilità creativa. Anche per questo, tutta la grande tradizione italiana delle arti figurative applicate all’editoria è affettuosamente fiera di poterlo annoverare tra i suoi protagonisti.
Ferruccio Giromini
La felicità dello scorrere sapiente di un pennello è ormai un bene prezioso d’altri tempi. Oggi, viceversa precipitosi e netti tra tastiere e monitor, sono sempre di meno gli artefici d’immagini in grado di affrontare il mestiere con la padronanza di quei piccoli e grandi maestri della figurazione che si erano formati inalando gli odori penetranti dei colori mischiati sulla tavolozza. Il chiavarese Gianluigi – “Didi” – Coppola è ancora, per sua e nostra fortuna, uno di quelli.
Formatosi alla scuola dura (ma briosa) ed incalzante (ma efficace) del disegno del fumetto, nel primo dopoguerra a Milano lavora su storie rimaste mitiche tra gli appassionati, dai titoli evocativi di Sciuscià e Nat del Santa Cruz. Trasferitosi nel 1954 a Londra, si dedica a rinomate serie western come Billy the Kid e Gun Law e a numerose storie drammatiche della seconda guerra mondiale. Negli anni Sessanta, tra l’Inghilterra e l’Italia, collabora ad episodi particolarmente importanti dell’editoria internazionale: lì con eleganti copertine per i tascabili Penguin progettati da Germano Facetti e qui con puntuali illustrazioni per la rivoluzionaria enciclopedia per ragazzi Io e gli altri edita da Angelo Ghiron. Rientrato definitivamente in Liguria nel 1980, presta il suo abilissimo pennello illustrativo all’editoria maliziosa di Penthouse e Playboy e all’immagine editoriale Mondadori. In seguito, passa a disegnare alcune delle più popolari serie a fumetti dell’editore Sergio Bonelli, quali Martin Mystère e Dylan Dog, e diventa una riverita colonna della Scuola Chiavarese del Fumetto.
La qualità pittorica e narrativa del disegno di Didi Coppola riesce ad essere insieme familiare e sorprendente. Il vigore e la naturalezza delle sue composizioni e delle sue atmosfere si lasciano intuire da ognuno, e intanto solleticano il buon gusto degli occhi più acuti. A ciò Coppola aggiunge, in misura crescente col passare degli anni, uno speciale sottofondo divertito e ironico che lo rende maggiormente complice del suo pubblico. E chi ha la fortuna di frequentarlo sa bene quanto la sua simpatia umana possa rappresentare un impagabile valore aggiunto alla sua abilità creativa. Anche per questo, tutta la grande tradizione italiana delle arti figurative applicate all’editoria è affettuosamente fiera di poterlo annoverare tra i suoi protagonisti.
Ferruccio Giromini
25
febbraio 2005
Gianluigi Coppola
Dal 25 febbraio al 20 marzo 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE & GRAFICA
Genova, Via Di Canneto Il Lungo, 67R, (Genova)
Genova, Via Di Canneto Il Lungo, 67R, (Genova)
Orario di apertura
10-12,30 e 16-19,30. Chiuso domenica e lunedì mattina
Vernissage
25 Febbraio 2005, ore 18
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