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Gianluigi Toccafondo
Inaugurazione affresco digitale di Gianluigi Toccafondo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
TOCCAFONDO RENDE OMMAGGIO AD ANTONIO DELFINI
L'artista ha realizzato un affresco digitale per il soffitto della sala conferenze della Biblioteca Civica di Modena.
In programma mostre all'Estense e alla Galleria D406
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La Galleria Civica di Modena, che ha sede a Palazzo Santa Margherita insieme alla Biblioteca Delfini e al Museo della Figurina, è lieta di informare pubblico, critici, stampa, e quanti in genere ricevono informazioni sulle mostre e le attività promosse dall'istituto, di un evento che non la riguarda direttamente, ma che comunque ben si inserisce sulla scena dell'arte contemporanea e delle vicende culturali della città.
Proprio a Palazzo Santa Margherita, nei locali della Biblioteca Civica Antonio Delfini, per iniziativa della stessa Biblioteca, il prossimo 4 aprile alle 17,00 sarà presentata al pubblico un'opera d'arte che non ha precedenti, per estensione e caratteritiche, in altre biblioteche italiane. Si tratta di 130 metri quadrati di superficie, sulle volte a botte dei soffitti della sala conferenze della Delfini di Modena, sui quali l'artista Gianluigi Toccafondo ha realizzato un "affresco digitale", dedicato allo scrittore modenese che dà il nome alla Biblioteca Civica di corso Canalgrande 103.
Saranno presenti anche Luigi Ficacci, Soprintendente ai Beni Storici e Artistici di Bologna e lo scrittore Ugo Cornia.
Sempre il 4 aprile, dalle 16 alle 17,30, sarà inaugurata alla Biblioteca Estense, a Palazzo dei Musei, la mostra Dentro la foto. Gianluigi Toccafondo incontra Delfini, aperta fino al prossimo 16 aprile, mentre alle 18,30, alla Galleria d'Arte Contemporanea D406 , in via Cardinal Morone 31/33, sarà inaugurata la mostra Antonio Delfini, è mio dovere scrivere la malapoesia, mostra dei disegni originali di Gianluigi Toccafondo, aperta fino al 10 maggio.
Dopo cortometraggi di animazione, sigle televisive per la Rai, sigle e loghi animati per il cinema, spot pubblicitari, mostre personali in Italia e in Francia, copertine di libri e l'aiuto regia per il film Gomorra di Matteo Garrone, Gianluigi Toccafondo ha usato per l'intervento alla Delfini materiali e tecniche moderne, guardando ai maestri del passato, ai grandiosi affreschi che abbelliscono i soffitti di antiche ville e palazzi storici.
Con uno stile personalissimo e moderno, Toccafondo reinterpreta circa settanta immagini in bianco e nero che documentano la vita, pubblica e privata, di Delfini: fotografie, collage e manifesti conservati dalla figlia Giovanna e nel Fondo della Biblioteca Estense di Modena.
L'artista è intervenuto direttamente sulla carta fotografica, scegliendo per ogni immagine una particolare tonalità di rosso, di rosa, di giallo e di grigio. Alterando i contorni dei volti, delle piazze, delle cose, coprendo e sfumando, con il colore denso e materico, ha trasformato un mondo conosciuto e riconoscibile in un luogo fantastico e onirico abitato da personaggi ignoti, ma dai tratti somatici familiari.
La sequenza delle immagini non segue un ordine preciso, non quello cronologico, non quello aneddotico. Il racconto senza trama si svela allo spettatore in un caleidoscopio di immagini e di colori: una casa abbandonata piena di libri, un uomo con il cappello, un cielo rosso, una strana figura mitologica, figure femminili per strada.
Si riconoscono Delfini, la facciata del Teatro Storchi, piazza Roma, il Foro Boario, ma il colore avvolge e stravolge ogni cosa, trasfigura i soggetti, crea nuovi personaggi, conferendo loro un'espressività densa e visionaria.
Sono due le sequenze di immagini che Toccafondo ha creato per la saletta conferenze della biblioteca. Colori vivaci (rossi accesi, gialli ocra, rosa porpora) per i primi anni di vita, la giovinezza, l'estate a Viareggio, gli amici, i giorni di mercato. Il colore grigio e infinite sfumatire di azzurro e di verde per la maturità e la vecchiaia, la villa di Disvetro nella Bassa modenese, solitarie passeggiate cittadine, l'adorato Fafner.
Le opere originali, (disegni acrilici su carta fotografica di dimensioni 30,5 x 30,5 e 40 x 30,5 centimetri) sono state ingrandite e riprodotte, con procedimento a stampa digitale a plotter, su un particolare film in pvc laminato con pellicola trasparente opaca e applicato direttamente al soffitto a volta della sala conferenze.
La stampa e l'applicazione sono state eseguite dalla ditta Logo Pubblicità di Modena.
In catalogo un testo di Luigi Ficacci, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Bologna, gli acrilici realizzati per la biblioteca e 37 disegni inediti a carboncino e acrilico su carta, con invettive di Antonio Delfini.
L'iniziativa è stata realizzata con il contributo della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Logo Pubblicità di Modena - che ha eseguito stampa e applicazione delle immagini - e Mactac (Morgan Adhesives Company), Polimark.
L'artista ha realizzato un affresco digitale per il soffitto della sala conferenze della Biblioteca Civica di Modena.
In programma mostre all'Estense e alla Galleria D406
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La Galleria Civica di Modena, che ha sede a Palazzo Santa Margherita insieme alla Biblioteca Delfini e al Museo della Figurina, è lieta di informare pubblico, critici, stampa, e quanti in genere ricevono informazioni sulle mostre e le attività promosse dall'istituto, di un evento che non la riguarda direttamente, ma che comunque ben si inserisce sulla scena dell'arte contemporanea e delle vicende culturali della città.
Proprio a Palazzo Santa Margherita, nei locali della Biblioteca Civica Antonio Delfini, per iniziativa della stessa Biblioteca, il prossimo 4 aprile alle 17,00 sarà presentata al pubblico un'opera d'arte che non ha precedenti, per estensione e caratteritiche, in altre biblioteche italiane. Si tratta di 130 metri quadrati di superficie, sulle volte a botte dei soffitti della sala conferenze della Delfini di Modena, sui quali l'artista Gianluigi Toccafondo ha realizzato un "affresco digitale", dedicato allo scrittore modenese che dà il nome alla Biblioteca Civica di corso Canalgrande 103.
Saranno presenti anche Luigi Ficacci, Soprintendente ai Beni Storici e Artistici di Bologna e lo scrittore Ugo Cornia.
Sempre il 4 aprile, dalle 16 alle 17,30, sarà inaugurata alla Biblioteca Estense, a Palazzo dei Musei, la mostra Dentro la foto. Gianluigi Toccafondo incontra Delfini, aperta fino al prossimo 16 aprile, mentre alle 18,30, alla Galleria d'Arte Contemporanea D406 , in via Cardinal Morone 31/33, sarà inaugurata la mostra Antonio Delfini, è mio dovere scrivere la malapoesia, mostra dei disegni originali di Gianluigi Toccafondo, aperta fino al 10 maggio.
Dopo cortometraggi di animazione, sigle televisive per la Rai, sigle e loghi animati per il cinema, spot pubblicitari, mostre personali in Italia e in Francia, copertine di libri e l'aiuto regia per il film Gomorra di Matteo Garrone, Gianluigi Toccafondo ha usato per l'intervento alla Delfini materiali e tecniche moderne, guardando ai maestri del passato, ai grandiosi affreschi che abbelliscono i soffitti di antiche ville e palazzi storici.
Con uno stile personalissimo e moderno, Toccafondo reinterpreta circa settanta immagini in bianco e nero che documentano la vita, pubblica e privata, di Delfini: fotografie, collage e manifesti conservati dalla figlia Giovanna e nel Fondo della Biblioteca Estense di Modena.
L'artista è intervenuto direttamente sulla carta fotografica, scegliendo per ogni immagine una particolare tonalità di rosso, di rosa, di giallo e di grigio. Alterando i contorni dei volti, delle piazze, delle cose, coprendo e sfumando, con il colore denso e materico, ha trasformato un mondo conosciuto e riconoscibile in un luogo fantastico e onirico abitato da personaggi ignoti, ma dai tratti somatici familiari.
La sequenza delle immagini non segue un ordine preciso, non quello cronologico, non quello aneddotico. Il racconto senza trama si svela allo spettatore in un caleidoscopio di immagini e di colori: una casa abbandonata piena di libri, un uomo con il cappello, un cielo rosso, una strana figura mitologica, figure femminili per strada.
Si riconoscono Delfini, la facciata del Teatro Storchi, piazza Roma, il Foro Boario, ma il colore avvolge e stravolge ogni cosa, trasfigura i soggetti, crea nuovi personaggi, conferendo loro un'espressività densa e visionaria.
Sono due le sequenze di immagini che Toccafondo ha creato per la saletta conferenze della biblioteca. Colori vivaci (rossi accesi, gialli ocra, rosa porpora) per i primi anni di vita, la giovinezza, l'estate a Viareggio, gli amici, i giorni di mercato. Il colore grigio e infinite sfumatire di azzurro e di verde per la maturità e la vecchiaia, la villa di Disvetro nella Bassa modenese, solitarie passeggiate cittadine, l'adorato Fafner.
Le opere originali, (disegni acrilici su carta fotografica di dimensioni 30,5 x 30,5 e 40 x 30,5 centimetri) sono state ingrandite e riprodotte, con procedimento a stampa digitale a plotter, su un particolare film in pvc laminato con pellicola trasparente opaca e applicato direttamente al soffitto a volta della sala conferenze.
La stampa e l'applicazione sono state eseguite dalla ditta Logo Pubblicità di Modena.
In catalogo un testo di Luigi Ficacci, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Bologna, gli acrilici realizzati per la biblioteca e 37 disegni inediti a carboncino e acrilico su carta, con invettive di Antonio Delfini.
L'iniziativa è stata realizzata con il contributo della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Logo Pubblicità di Modena - che ha eseguito stampa e applicazione delle immagini - e Mactac (Morgan Adhesives Company), Polimark.
04
aprile 2009
Gianluigi Toccafondo
04 aprile 2009
presentazione
Location
BIBLIOTECA CIVICA ANTONIO DELFINI
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 17
Autore