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Gianluigi Toccafondo – Fotogramma per fotogramma
Fotogramma per fotogramma, una personale di Gianluigi Toccafondo, sicuramente uno dei più versatili e originali artisti italiani contemporanei. Saranno presenti l’artista e il professor Goffredo Fofi che presenterà il lavoro di Toccafondo accompagnando il pubblico nel suo universo artistico.
Comunicato stampa
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Mercoledì 4 Marzo alle ore 19.00 presso la Galleria Stefano Forni, in collaborazione con BilBolBul 2009 Festival internazionale di Fumetto, si aprirà la mostra Fotogramma per fotogramma, una personale di Gianluigi Toccafondo, sicuramente uno dei più versatili e originali artisti italiani contemporanei. Saranno presenti l’artista e Goffredo Fofi che presenterà il lavoro di Toccafondo accompagnando il pubblico nel suo universo artistico.
In questa mostra Toccafondo ci propone il “suo archivio” esposto con l’intento di metter in evidenza il suo eclettico universo espressivo mettendo insieme video animazioni, disegni e dipinti. La mostra vedrà la proiezione dei suoi cortometraggi dal 1989 al 2004 e l’esposizione di vari disegni realizzati appositamente per le animazioni.
Pittore, illustratore, cineasta, Toccafondo (San Marino, 1965) si presenta come il capofila di quella generazione di pittori prestati all’animazione che sta caratterizzando la scena italiana. Un artista a tutto tondo, innamorato dell’arte grafica, del cinema e delle rispettive ibridazioni e trasformazioni. I personaggi nei suoi disegni e nei suoi video si trasformano, si allungano, si deformano. Le braccia, i nasi, il corpo si immergono nel colore della scena, è un divenire ricco di personalità e passione. Toccafondo ci mette poesia e riesce a raccontare con piacevole leggerezza un mondo che vive. «Il mio lavoro nasce all’interno del cinema - spiega Toccafondo - non ho quasi mai disegnato su carta bianca, parto sempre da un’immagine, spezzoni di film o scene girate da me con l’aiuto di operatori; faccio migliaia di fotografie, stampo su carta o su fotocopie, ci dipingo sopra con colori acrilici, matite o altro e modifico continuamente l’immagine fino a cambiare quasi completamente quella originaria; filmo i disegni con una verticale tradizionale in pellicola 35 mm e vedo il risultato in proiezione. Il risultato finale è un film d’animazione che conserva un movimento reale».
Il suo film più recente, La Piccola Russia, premiato ai festival di Ottawa, Ljubljana,Tallin e Torino, è di gran lunga la sua opera più ambiziosa e complessa, e segna il vertice della sua produzione più personale e intimistica, alla quale si affianca un altro filone dall’ispirazione più legata al mondo del cinema (Le criminel), della letteratura (Pinocchio), e della cultura in genere (Essere morti o essere vivi è la stessa cosa, ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini). Attivo anche in pubblicità e in televisione, ha realizzato sigle per programmi di successo (Tunnel), il logo e la sigla della Fandango (che ha prodotto i suoi ultimi film), campagne rimaste famose come quella, ormai decennale, per la Sambuca Molinari (su regia di Pietro Follini) e nel 1999 la sigla d’apertura della 56ª Mostra del Cinema di Venezia, che vedeva protagonista un’ Asia Argento trasfigurata in sirena. E’ stato aiuto regista del film Gomorra di Matteo Garrone.
Ha esposto le sue opere in importanti mostre e collabora a riviste culturali e d’arte. Suoi disegni sono stati pubblicati da: Fandango, Einaudi, Mondadori, Little More, Giunti, Pulcinoelefante, Salani, Feltrinelli. Ha collaborato con le riviste: Linea d'ombra, Lo straniero, Internazionale, Mano, Abitare, Teléma, Macramè, Diario.
CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE
Cortometraggi in visione
La coda
Italia, 1989, 2’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo; produzione: Mixfilm (Milano).
La coda rielabora pittoricamente, attraverso la tecnica delle fotocopie ritoccate -usualmente adottata dall’autore- topoi del cinema muto (e, in particolare, sequenza dei film di Buster Keaton), creando un suggestivo confronto tra l’arte del movimento e il movimento dell’arte.
La pista
Italia, 1991, 2’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo, Simona Mulazzani; produzione: Mixfilm (Milano).
La pista è il luogo del movimento; un percorso lungo il quale si raccontano storie legate tra loro come cicli. Qualche vibrazione, in accordo con un tango, annuncia la messa in scena di un amore inquieto, troppo instabile per rimanere protagonista. Le corse degli amanti, attraverso equilibri precari, suscitano incontrollate trasformazioni.
La pista del maiale
Italia, 1992, 3’20”, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia e riprese dal vero; realizzazione: Gianluigi Toccafondo; fotografia e montaggio: Massimo Salvucci; musica: Tiziano Tononi; produzione: Salvucci - Toccafondo.
Attraverso manipolazioni fotografiche e rielaborazioni pittoriche, un percorso sulle tracce della storia ciclica e rituale della vita del maiale nella tradizione marchigiana.
Le criminel (Il criminale)
Francia, 1993, 5’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo;musica: Julian Nott; produzione: Jean-Pierre Gibrat per Trans Europe Films (Parigi).
“Il più semplice gesto surrealista consiste nell’uscire per strada, pistola alla mano, e sparare a caso tra la folla” (André Breton). Il delitto, la fuga, il paesaggio metropolitano, a metà tra un incubo kafkiano e il citazionismo noir.
Pinocchio
Italia, 1999, 6’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: mista; realizzazione Gianluigi Toccafondo; musica: Mario Marian; produzione: Toccafondo - SEPT/ARTE
Rivisitazione della favola di Collodi attraverso le avventure più peculiari del famoso burattino.
Biennale di Venezia
Italia, 1999, 1’, 35mm, colore, s.d.tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo; produzione: Elica.
Sigla della Biennale di Venezia 1999 con Asia Argento.
Essere morti o vivi e' la stessa cosa
Italia, 2000, 3', 35mm, colore, s.d.
tecnica: mista; realizzazione Gianluigi Toccafondo; Produzione e distribuzione: Carlo Cresto-Dina e Tele+ per Fandango.
Un cortometraggio d'animazione che muove i personaggi creati dalla penna di Pasolini. Sullo sfondo le poesie friulane, mentre una serie di veloci schizzi pittorici disegnano il ciclo naturale della vita e della morte, sottolineato dal continuo passaggio dal bianco e nero al colore.
La piccola Russia
Italia, 2004, 16’, 35mm, b/n
tecnica: mista; realizzazione Gianluigi Toccafondo; produzione: Arte France, Fandango, Studio Nino. Musica, suono Nakagawa Toshio, Mr Music Watanabe
Il giovane assassino, il babbo coniglio, la mamma lunare, la cagnetta ballerina, la donna lumaca, le suore poliziotto i personaggi e i fatti di questo film sono immaginari; i luoghi esistono e appartengono a quella zona del Centroest dell’Italia, tra le Marche e la Romagna, l’Appennino e il mare Adriatico, denominata «la piccola Russia».
In questa mostra Toccafondo ci propone il “suo archivio” esposto con l’intento di metter in evidenza il suo eclettico universo espressivo mettendo insieme video animazioni, disegni e dipinti. La mostra vedrà la proiezione dei suoi cortometraggi dal 1989 al 2004 e l’esposizione di vari disegni realizzati appositamente per le animazioni.
Pittore, illustratore, cineasta, Toccafondo (San Marino, 1965) si presenta come il capofila di quella generazione di pittori prestati all’animazione che sta caratterizzando la scena italiana. Un artista a tutto tondo, innamorato dell’arte grafica, del cinema e delle rispettive ibridazioni e trasformazioni. I personaggi nei suoi disegni e nei suoi video si trasformano, si allungano, si deformano. Le braccia, i nasi, il corpo si immergono nel colore della scena, è un divenire ricco di personalità e passione. Toccafondo ci mette poesia e riesce a raccontare con piacevole leggerezza un mondo che vive. «Il mio lavoro nasce all’interno del cinema - spiega Toccafondo - non ho quasi mai disegnato su carta bianca, parto sempre da un’immagine, spezzoni di film o scene girate da me con l’aiuto di operatori; faccio migliaia di fotografie, stampo su carta o su fotocopie, ci dipingo sopra con colori acrilici, matite o altro e modifico continuamente l’immagine fino a cambiare quasi completamente quella originaria; filmo i disegni con una verticale tradizionale in pellicola 35 mm e vedo il risultato in proiezione. Il risultato finale è un film d’animazione che conserva un movimento reale».
Il suo film più recente, La Piccola Russia, premiato ai festival di Ottawa, Ljubljana,Tallin e Torino, è di gran lunga la sua opera più ambiziosa e complessa, e segna il vertice della sua produzione più personale e intimistica, alla quale si affianca un altro filone dall’ispirazione più legata al mondo del cinema (Le criminel), della letteratura (Pinocchio), e della cultura in genere (Essere morti o essere vivi è la stessa cosa, ispirato alla figura di Pier Paolo Pasolini). Attivo anche in pubblicità e in televisione, ha realizzato sigle per programmi di successo (Tunnel), il logo e la sigla della Fandango (che ha prodotto i suoi ultimi film), campagne rimaste famose come quella, ormai decennale, per la Sambuca Molinari (su regia di Pietro Follini) e nel 1999 la sigla d’apertura della 56ª Mostra del Cinema di Venezia, che vedeva protagonista un’ Asia Argento trasfigurata in sirena. E’ stato aiuto regista del film Gomorra di Matteo Garrone.
Ha esposto le sue opere in importanti mostre e collabora a riviste culturali e d’arte. Suoi disegni sono stati pubblicati da: Fandango, Einaudi, Mondadori, Little More, Giunti, Pulcinoelefante, Salani, Feltrinelli. Ha collaborato con le riviste: Linea d'ombra, Lo straniero, Internazionale, Mano, Abitare, Teléma, Macramè, Diario.
CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE
Cortometraggi in visione
La coda
Italia, 1989, 2’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo; produzione: Mixfilm (Milano).
La coda rielabora pittoricamente, attraverso la tecnica delle fotocopie ritoccate -usualmente adottata dall’autore- topoi del cinema muto (e, in particolare, sequenza dei film di Buster Keaton), creando un suggestivo confronto tra l’arte del movimento e il movimento dell’arte.
La pista
Italia, 1991, 2’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo, Simona Mulazzani; produzione: Mixfilm (Milano).
La pista è il luogo del movimento; un percorso lungo il quale si raccontano storie legate tra loro come cicli. Qualche vibrazione, in accordo con un tango, annuncia la messa in scena di un amore inquieto, troppo instabile per rimanere protagonista. Le corse degli amanti, attraverso equilibri precari, suscitano incontrollate trasformazioni.
La pista del maiale
Italia, 1992, 3’20”, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia e riprese dal vero; realizzazione: Gianluigi Toccafondo; fotografia e montaggio: Massimo Salvucci; musica: Tiziano Tononi; produzione: Salvucci - Toccafondo.
Attraverso manipolazioni fotografiche e rielaborazioni pittoriche, un percorso sulle tracce della storia ciclica e rituale della vita del maiale nella tradizione marchigiana.
Le criminel (Il criminale)
Francia, 1993, 5’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo;musica: Julian Nott; produzione: Jean-Pierre Gibrat per Trans Europe Films (Parigi).
“Il più semplice gesto surrealista consiste nell’uscire per strada, pistola alla mano, e sparare a caso tra la folla” (André Breton). Il delitto, la fuga, il paesaggio metropolitano, a metà tra un incubo kafkiano e il citazionismo noir.
Pinocchio
Italia, 1999, 6’, 35mm, colore, s.d.
tecnica: mista; realizzazione Gianluigi Toccafondo; musica: Mario Marian; produzione: Toccafondo - SEPT/ARTE
Rivisitazione della favola di Collodi attraverso le avventure più peculiari del famoso burattino.
Biennale di Venezia
Italia, 1999, 1’, 35mm, colore, s.d.tecnica: pittura su fotocopia; realizzazione: Gianluigi Toccafondo; produzione: Elica.
Sigla della Biennale di Venezia 1999 con Asia Argento.
Essere morti o vivi e' la stessa cosa
Italia, 2000, 3', 35mm, colore, s.d.
tecnica: mista; realizzazione Gianluigi Toccafondo; Produzione e distribuzione: Carlo Cresto-Dina e Tele+ per Fandango.
Un cortometraggio d'animazione che muove i personaggi creati dalla penna di Pasolini. Sullo sfondo le poesie friulane, mentre una serie di veloci schizzi pittorici disegnano il ciclo naturale della vita e della morte, sottolineato dal continuo passaggio dal bianco e nero al colore.
La piccola Russia
Italia, 2004, 16’, 35mm, b/n
tecnica: mista; realizzazione Gianluigi Toccafondo; produzione: Arte France, Fandango, Studio Nino. Musica, suono Nakagawa Toshio, Mr Music Watanabe
Il giovane assassino, il babbo coniglio, la mamma lunare, la cagnetta ballerina, la donna lumaca, le suore poliziotto i personaggi e i fatti di questo film sono immaginari; i luoghi esistono e appartengono a quella zona del Centroest dell’Italia, tra le Marche e la Romagna, l’Appennino e il mare Adriatico, denominata «la piccola Russia».
04
marzo 2009
Gianluigi Toccafondo – Fotogramma per fotogramma
Dal 04 marzo al 02 aprile 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA STEFANO FORNI
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-12.30 e 16-19.30
Domenica 8 Marzo aperti
Vernissage
4 Marzo 2009, ore 18.30
Autore
Curatore