Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gianna Zanafredi – Un’arte altra. Metamorfosi, mutazioni, paesaggi opere 1997-2012
La Zanafredi, sin dagli anni della formazione, adotta un linguaggio neoinformale e ne fa lo strumento di una originale interpretazione della realtà. Per nulla astratte, le sue opere partono sempre da un dato reale e figurale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“È la mostra di esordio di Gianna Zanafredi, forte di trenta e più opere su tela e su
carta. Mostra-rivelazione di un’artista che ha perseguito nel tempo la propria
originaria vocazione alla pittura con coerenza e ostinazione e ha oggi raggiunto una
consapevole maturità
La Zanafredi, sin dagli anni della formazione, adotta un linguaggio neoinformale e ne
fa lo strumento di una originale interpretazione della realtà. Per nulla astratte, le sue
opere partono sempre da un dato reale e figurale. Ciò che vede - paesaggio o
situazione, orizzonte di pianura o emballage di stoffa - è il dato di partenza. Il suo
occhio parte dalla “struttura portante” delle cose. Questa geometria iniziale del
mondo, poi muta, condizionata dal suo pensiero sul mondo, dalle sue convinzioni di
genere, sociali e politiche. E mai compiacimenti, niente tonalismi. Il quadro è tenuto
in tensione da una materia acida, impietosa, che ci sottopone la rappresentazione di
paesaggi desueti, schegge in un tempo cosmico. Si può dire altrimenti: un tempo
storico-e-infinito in cui fluttuano (in un esilio riscattato dalle rappresentazioni in icona
di questa artista) culture e società declinate.
L’informel - dunque - torna con lei ad avere un senso che non sia di mero stile.
Le materie, le hautes pâtes messe in scena sulla tela sono i resti materici di una
provincia e di una natura - remote come le società che vi si erano costituite e
organizzate - appena decifrabili dietro fitte caligini, sepolte nelle calcificazioni di un
olocene della memoria e della scomparsa. Ed è “memorante, impietosa e pietosa” la
materia che le rappresenta e le avvolge. Una materia che la Zanafredi accumula sulla
tela con tecniche particolari - con le mani e con la spatola - con diluenti e
stratificazioni. È qui l’eredità riconosciuta dei padri dell’informale (Burri e Tàpies
La mostra è prolungata sino a domenica 15 lugliosugli altri), l’area di cultura parallela all’imprinting delle terre originarie, da cui la
pittrice parte per la sua del tutto attuale, cogente avventura artistica.”
Piero del Giudice
Curatore della mostra e del catalogo
Gianna Zanafredi, è nata a Casalmaggiore.
Gli anni della sua adolescenza sono attraversati da letture, da un diverso sguardo sul
paesaggio e sul mondo, che si incanalano nella maturità - dopo un cursus di formale
apprendistato alla scuola d’arte “P. Toschi” - in una attività pittorica senza soste.
Ha studio a Parma in Borgo del Parmigianino.
carta. Mostra-rivelazione di un’artista che ha perseguito nel tempo la propria
originaria vocazione alla pittura con coerenza e ostinazione e ha oggi raggiunto una
consapevole maturità
La Zanafredi, sin dagli anni della formazione, adotta un linguaggio neoinformale e ne
fa lo strumento di una originale interpretazione della realtà. Per nulla astratte, le sue
opere partono sempre da un dato reale e figurale. Ciò che vede - paesaggio o
situazione, orizzonte di pianura o emballage di stoffa - è il dato di partenza. Il suo
occhio parte dalla “struttura portante” delle cose. Questa geometria iniziale del
mondo, poi muta, condizionata dal suo pensiero sul mondo, dalle sue convinzioni di
genere, sociali e politiche. E mai compiacimenti, niente tonalismi. Il quadro è tenuto
in tensione da una materia acida, impietosa, che ci sottopone la rappresentazione di
paesaggi desueti, schegge in un tempo cosmico. Si può dire altrimenti: un tempo
storico-e-infinito in cui fluttuano (in un esilio riscattato dalle rappresentazioni in icona
di questa artista) culture e società declinate.
L’informel - dunque - torna con lei ad avere un senso che non sia di mero stile.
Le materie, le hautes pâtes messe in scena sulla tela sono i resti materici di una
provincia e di una natura - remote come le società che vi si erano costituite e
organizzate - appena decifrabili dietro fitte caligini, sepolte nelle calcificazioni di un
olocene della memoria e della scomparsa. Ed è “memorante, impietosa e pietosa” la
materia che le rappresenta e le avvolge. Una materia che la Zanafredi accumula sulla
tela con tecniche particolari - con le mani e con la spatola - con diluenti e
stratificazioni. È qui l’eredità riconosciuta dei padri dell’informale (Burri e Tàpies
La mostra è prolungata sino a domenica 15 lugliosugli altri), l’area di cultura parallela all’imprinting delle terre originarie, da cui la
pittrice parte per la sua del tutto attuale, cogente avventura artistica.”
Piero del Giudice
Curatore della mostra e del catalogo
Gianna Zanafredi, è nata a Casalmaggiore.
Gli anni della sua adolescenza sono attraversati da letture, da un diverso sguardo sul
paesaggio e sul mondo, che si incanalano nella maturità - dopo un cursus di formale
apprendistato alla scuola d’arte “P. Toschi” - in una attività pittorica senza soste.
Ha studio a Parma in Borgo del Parmigianino.
26
maggio 2012
Gianna Zanafredi – Un’arte altra. Metamorfosi, mutazioni, paesaggi opere 1997-2012
Dal 26 maggio al 15 luglio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO DIOTTI
Casalmaggiore, Via Aldo Formis, 17, (Cremona)
Casalmaggiore, Via Aldo Formis, 17, (Cremona)
Orario di apertura
martedì a venerdì ore 8,00 - 13,00 //sabato e festivi ore 15,30-18,30
Autore
Curatore